giovedì 20 agosto 2020

Ponte, se non ora quando ???

 

Se non ora …quando?

 

Ad ogni cambio di maggioranza della nostra regione (ri)torna il dibattito sulla costruzione del ponte sullo stretto, afferma Iaconetti Coordinatore regionale di Fare Ambiente, come se il costruirlo o meno sia di destra o di sinistra.

Allora dico, Presidente Santelli, se non ora quando??

Lei ha il grande merito, oggi, di poter realizzare un sogno che affascina l’umanità dal tempo dei romani che per primi, forse, si posero il problema di unire le due sponde di Scilla e Cariddi.

Noi come Fare Ambiente da sempre siamo favorevoli alla sua costruzione ed ora lo siamo più che mai.

Perché non solo rappresenta un respiro di sollievo per l’eco sistema marino – continua Iaconetti - ma rappresenterebbe un momento di rilancio per il genio italico e, soprattutto, visto il periodo post - pandemico, una opportunità di rilancio economico che non può prescindere da una massiccia ripresa dei lavori pubblici.

Penso che il Ponte sia, a prescindere, un’infrastruttura strategica e fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno, in grado di imprimere una decisiva svolta alle ambizioni di crescita sociale ed economica del Sud del Paese, a cui è, ora più che mai, inaccettabile rinunciare. 

«Il Ponte San Francesco di Paola – continua quindi Iaconetti nel proprio ragionamento sul redivivo Ponte – da oggi in poi così mi piacerebbe venisse chiamato, in onore al Santo patrono delle genti di mare - rappresenta una grande opportunità in termini occupazionali ed economici.

Rinunciare alla costruzione del Ponte significa, non solo una grave perdita per l’asfittica economia del Meridione ma anche italiana che, secondo quanto disse alcuni anni or sono Impregilo, si tradurrebbe, anche, in una perdita per lo Stato del gettito fiscale potenziale da 4,5 miliardi dagli oltre 40mila posti di lavoro che si creerebbero. E’ innegabile, quindi, che l’opera-Ponte San Francesco di Paola – aggiunge – porterà un valore aggiunto a questo lembo d’Italia, poiché diventerà una sicura attrattiva turistica così da valorizzare anche i tanto e da tutti desiderati Bronzi di Riace, confinati in questo estremo sud della nostra bellissima penisola». 

«Il Ponte – conclude Iaconetti – costituirebbe, inoltre, una forte attrazione di investimenti, ed anche sotto il profilo dell’impatto paesaggistico, poiché questo collegamento stabile metterebbe un freno al traffico di imbarcazioni a motore che quotidianamente, nell’indifferenza e nel silenzio di tutti, attraversano lo Stretto, con conseguente inquinamento meteo-marino.

E allora Presidente, se non ora quando??

Abbia allora il coraggio, Presidente, e giochi senza indugi la carta del Ponte che potremmo intitolare a San Francesco di Paola, che proprio dalle sponde calabresi attraversò lo stretto sul suo mantello per portare una carezza di speranza e d’amore alla gente di Sicilia.

In bocca al lupo Presidente.

Cosenza, 02.06.20200

 

Il Coordinatore Regionale

Avv. Antonio Iaconetti

lunedì 22 luglio 2019

Linea Blu ad Amantea


"Far conoscere le proprie bellezze e le potenzialità del territorio tanto a livello turistico che ambientale è una grande opportunità. Diamo il benvenuto a Linea Blu una trasmissione che da sempre va alla scoperta di luoghi e paesaggi nascosti ai più. E' certo un momento di grande opportunità per le nostre coste che hanno, grazie alla trasmissione ed alla sua conduttrice Donatella Bianchi, la possibilità di far conoscere quelle incantevoli attrattive paesaggistiche, turistiche e ambientali uniche nel loro genere".

"Ben venga Linea blu, una trasmissione seguitissima e apprezzata che è in grado di valorizzare ed esaltare le bellezze del territorio. Le nostre coste hanno bisogno di ritornare a ricoprire quel ruolo primario che la natura gli ha dato e soprattutto aspettano da anni di entrare in quel circuito turistico ed economico, che ha fatto la fortuna di altri territori, molto meno belli dei nostri. Sia questa l'occasione propizia per disvelare al mondo le nostre bellezze ed il calore della nostra gente. Buona linea blu a tutti". Lo afferma, in una nota, Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente.
http://ildispaccio.it/cosenza/218539-linea-blu-ad-amantea-cs-iaconetti-fare-ambiente-opportunita-per-fare-conoscere-le-nostre-bellezzehttp://ildispaccio.it/cosenza/218539-linea-blu-ad-amantea-cs-iaconetti-fare-ambiente-opportunita-per-fare-conoscere-le-nostre-bellezze
http://ildispaccio.it/cosenza/218539-linea-blu-ad-amantea-cs-iaconetti-fare-ambiente-opportunita-per-fare-conoscere-le-nostre-bellezze
"Far conoscere le proprie bellezze e le potenzialità del territorio tanto a livello turistico che ambientale è una grande opportunità. Diamo il benvenuto a Linea Blu una trasmissione che da sempre va alla scoperta di luoghi e paesaggi nascosti ai più. E' certo un momento di grande opportunità per le nostre coste che hanno, grazie alla trasmissione ed alla sua conduttrice Donatella Bianchi, la possibilità di far conoscere quelle incantevoli attrattive paesaggistiche, turistiche e ambientali uniche nel loro genere".
"Ben venga Linea blu, una trasmissione seguitissima e apprezzata che è in grado di valorizzare ed esaltare le bellezze del territorio. Le nostre coste hanno bisogno di ritornare a ricoprire quel ruolo primario che la natura gli ha dato e soprattutto aspettano da anni di entrare in quel circuiti turistico ed economico, che ha fatto la fortuna di altri territorio molto meno belli dei nostri. Sia questa l'occasione propizia per disvelare al mondo le nostre bellezze ed il calore della nostra gente. Buona linea blu a tutti". Lo afferma, in una nota, Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente.

mercoledì 16 gennaio 2019

Ministro Bonisoli hai toppato...lo stesso


Si apprende, che il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, visiterà, insieme al Sen. Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia, il centro storico di Cosenza, per scoprirlo e valorizzarlo.
Alla visita seguirà un incontro.
Si apprende, anche- afferma Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente, che il Ministro, assieme a Morra, incontrerà i cittadini, mentre, la opportuna, se non doverosa, visita al sindaco sarebbe stata annullata.
Questo comportamento, afferma Iaconetti, inquadrabile nella categoria della costumatezza istituzionale, rappresenta una grave mancanza di rispetto e di considerazione verso i Cosentini, che trovano la loro espressione e rappresentanza nel Sindaco della Città.
Ciò non significa essere pro o contro Occhiuto, bensì essere pro o contro le istituzioni.
Un Ministro della Repubblica, che va in visita in una città e che, volutamente, complice, peraltro, il  presidente della commissione antimafia, decide di non incontrare il Sindaco mortifica l’intera comunità e dimostra scarso garbo istituzionale.
Così come mostra scarsa sensibilità nei confronti delle associazioni, compresa la nostra, che da sempre si cura anche della valorizzazione e tutela dei beni culturali, associazioni che non sono state invitate ad alcun incontro.
Come pensa il Ministro di conoscere la storia di una città e i beni da salvaguardare senza incontrare chi su quel territorio ci vive e ci opera da sempre, se non attraverso il Sindaco e le associazioni che per natura e vocazione si occupano proprio di questo?
Sig. ministro, se lo lasci dire, lei ha toppato e lo ha fatto alla grande.
Ritorni a Roma con negli occhi le bellezze e il degrado della nostra Cosenza, ma non ci venga a fare promesse che poi non manterrà
Antonio Iaconetti
 

venerdì 12 ottobre 2018

Ora agire, non recriminare



La terra ci restituisce il piccolo Nicolò in tempo per farlo ricongiungere in cielo con la sua mamma Stefania e al suo fratellino Cristian
Una morte in terra una rinascita in cielo che non può lasciarci indifferenti.
Questo ci sia da monito, afferma l’Avv. Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente,  con la natura non si scherza e questa triste vicenda ci indica la strada da seguire  affinchè tali tragedie non accadano mai più.
Una più attenta vigilanza dei siti a rischio con operatori qualificati e debitamente formati, magari dando attuazione al Regio Decreto n. 523 del 25 luglio 1904,  così come è stato fatto in altre regioni d’Italia.
 A questi operatori di polizia idraulica, afferma Iaconetti, dovrebbero essere affidati mansioni di controllo e di monitoraggio del corso dei fiumi, dei canali e delle zone franose e loro stessi, attenti conoscitori delle criticità dei  luoghi potrebbero dettare interventi di risanamento e bonifica, nonché,  essere le sentinelle attive sul territorio per allertare la macchina delle  emergenze,ovvero ad effettuare i primi interventi in caso di eventi meteorici eccezionali, così come quelli accaduti nel lametino.
Un ulteriore contributo alla salvaguardia del territorio potrebbe servire anche un recupero ed un più proficuo utilizzo delle terre rimaste da anni incolte o scarsamente utilizzate.(https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7005036568781692914#editor/target=post;postID=2832679242324895083;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=7;src=postname)
A tal proposito, prosegue Iaconetti, al precedente Consiglio Regionale, veniva consegnata una nostra proposta di legge che mirava e mira ad  incentivare la coltivazione e il recupero di quelle terre abbandonate a se stesse e che l’incuria, appunto, e il loro mancato utilizzo, aggravano un quadro idrogeologico già di per sé abbondantemente compromesso.
Il ripristino e la manutenzione dei muretti a secco, l’aratura dei terreni si da renderli più permeabili all’acqua così da contrastare una preoccupante desertificazione di vaste aree del nostro territorio,  nonchè la manutenzione dei canali di scolo, tutto ciò, afferma Iaconetti, rappresentano  piccoli ma incisivi interventi certamente in grado di evitare  o comunque limitare non poco i danni a cui stiamo sempre più assistendo in questi ultimi tempi.
Come Fare Ambiente siamo, disponibili, come sempre, a dare il nostro fattivo e disinteressato contributo.
A tal proposito va il mio personale plauso, e quello di tutto Fare Ambiente, anche a nome del Presidente Nazionale, Prof. Vincenzo Pepe,  in particolare alle nostre Guardie,  Francesco Caliò e Pasquale De Marco, che nella nottata di quel tragico 04 ottobre, sprezzanti del pericolo e  a costo della loro incolumità personale, misero in salvo, tra gli altri, due giovani automobilisti, estraendoli dalla propria autovettura, un attimo prima che venissero travolti dal fango.
Ora, nel ricordo e monito di Stefania, Cristian e Nicolò, giovani vittime di una tragedia annunciata, è il momento di agire e di reagire e non di recriminare.
A tutti, dico,  conclude Iaconetti, rimbocchiamoci le maniche e contribuiamo, ognuno per quanto di propria competenza, a dare un futuro migliore  alla nostra meravigliosa terra.
Cosenza, 12.10.2018

https://www.cosenzachannel.it/2018/10/12/tragedia-di-lamezia-fare-ambiente-dobbiamo-fare-di-piu/

http://ildispaccio.it/cosenza/191843-maltempo-fareambiente-calabria-che-la-tragedia-ci-sia-da-monito

http://www.lameziaoggi.it/cronaca/2018/10/12/maltempo-fare-ambiente-una-piu-attenta-vigilanza-siti-a-rischio/




lunedì 8 ottobre 2018

Presidente Casellati non ci lasci soli






PRESIDENTE, NON CI LASCI SOLI !!!!

Presidente, non ci lasci soli,  esordisce l’ Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale di Fare Ambiente, nel salutare la visita del Presidente del Senato Sen. Casellati,  e soprattutto non lasci sole le famiglie che in questi anni hanno dovuto piangere le perdite dei loro cari per quella che, oramai, più che di una emergenza può definirsi la normalità.
Ogni temporale, ogni evento climatico diventa una tragedia annunciata a cui deve mettersi definitivamente la parole fine.
Apprezziamo,  il  Presidente Casellati, continua Iaconetti,  per la sua sensibilità e per  l’alto senso dello Stato, per aver voluto onorare, con la sua presenza,  una giovane mamma  e quella dei suoi piccoli angeli, vittime innocenti dell’ennesima tragedia annunciata.
A quante Civita - chiede ancora Iaconetti - e a quanti San Pietro Lametino, solo ultime in ordine di tempo, dobbiamo ancora assistere impotenti?  Quante altre vittime e a quanti danni all’economia di una regione tra le ultime in tema di ricchezza, si devono ancora contare ?.
Le chiediamo,  Sig. Presidente,  che Ella  si faccia portavoce del disaggio del popolo Calabrese che merita certamente più attenzioni e rispetto da parte delle Istituzioni anche perché, senza la Calabria e le sue antiche civiltà che l’ebbero ad abitare, non ci sarebbe l’Italia.
Anche per questo,  meritiamo certamente più rispetto ed attenzione di quanto registrata sino ad oggi.
La Calabria, Sig. Presidente Casellati,  non necessita dei soliti  soldi erogati a pioggia  ma fonti realmente   finalizzati e destinati alla sicurezza  delle infrastrutture con progetti precisi e definiti e con un responsabile  che vigili sui tempi e sul reale utilizzo di quei fondi, altrimenti creiamo i soliti carrozzoni clientelari e senza fornire  alcun servizio alla collettività calabrese.
Sig. Presidente, conclude Iaconetti, si faccia portavoce dei nostri disaggi e sia  garante dei nostri bisogni, a nome di fare Ambiente e dei Calabresi glielo chiediamo a gran voce.
Cosenza, 08.10.2018


sabato 6 ottobre 2018

San Pietro Lametino una tragedia evitabile


                     
         
                                COMUNICATO STAMPA                                  

Siamo ancora  qui a commentare l’ennesima tragedia annunciata e a piangere vittime innocenti, dichiara Antonio Iaconetti , Coordinatore Regionale di Fare Ambiente.
E’ inconcepibile come, nonostante l’allerta e le previsioni meteo catastrofiche annunciate, nulla o quasi, è stato fatto per evitare vittime.
Inizierà, tra poco,  il balletto delle critiche e del rimpallo di responsabilità ma nessuno restituirà la vita ad una giovane mamma ed ai suoi due piccoli bambini.
Siamo vicini alle famiglie colpite, continua Iaconetti, anche con le nostre Guardie e i nostri uomini e donne della Protezione Civile per collaborare fattivamente al fianco delle Forze dell’Ordine,  per portare aiuto e sollievo a quanti sono stati colpiti dalla calamità che si è abbattuta sulla nostra Calabria.
A questi uomini e donne ,  che mettono a disposizione il loro tempo, anche a rischio della propria incolumità, cosi come a tutti volontari e alle forze dell’ordine, va il mio personale plauso e apprezzamento.
Mi aspetto, continua Iaconetti,  che chi ha delle responsabilità nella prevenzione di questi disastri, venga individuato e severamente punito, così come  mi auguro che la Magistratura accerti rapidamente colpe e responsabilità.
I consorzi di bonifica e tutti coloro che hanno la responsabilità della  manutenzione delle opere idrauliche, forestali e stradali siano vigili e attenti, conclude Iaconetti, siamo stanchi di dover  piangere vittime innocenti per l’incuria e il pressapochismo di pochi.
Cosenza, 06.10.2018

sabato 1 settembre 2018


Cinghiali, da emergenza a risorsa.


 La questione dei cinghiali, afferma Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria, da emergenza puó trasformarsi in una risorsa in grado di valorizzare ed arricchire i prodotti del nostro patrimonio agroalimentare, tanto e sempre più apprezzato in Italia e all’estero .
Da più parti si sente parlare di abbattimenti selettivi dei cinghiali - che oramai hanno invaso non solo il nostro territorio-  e di altre iniziative fini a se stesse che mirano all’abbattimento c.d. selettivo dei capi in eccesso che sempre più devastano i campi dei nostri agricoltori e rappresentano, anche, un  serio pericolo alla incolumità delle persone. 
Allora, continua Iaconetti, perché non valorizzare questa emergenza facendone una opportunità di crescita per il nostro territorio, catturando i cinghiali considerati in eccesso e, dopo gli opportuni accertamenti sanitari, non farne salumi? 
Magari a marchio DOP – IGP, affidandone la gestione, la trasformazione e la successiva commercializzazione all’ARSAC, Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura in Calabria, Ente che nel suo statuto ha, come compito istituzionale, non solo l’elaborazione e la realizzazione di progetti di sviluppo in agricoltura, ma anche quella di provvedere alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari. 
Con tale iniziativa, prosegue Iaconetti nella sua nota, si darebbe una concreta soluzione al problema, contenendo gli ungulati nei limiti sostenibili e, dall’altro, si darebbe slancio all’economia della  nostra regione con la creazione di un nuovo salume a marchio Calabria.
Tale attività, di trasformazione e commercializzazione, di un prodotto prelibato e ricercato, quale appunto è il salume di cinghiale, oltre a dare nuovo  impulso ad un settore strategico  per la nostra regione,sarà certamente in grado di apportare, quindi,  un valore aggiunto al già ricco paniere agroalimentare della nostra regione-
Non ultimo la nuova attività poterà un contributo salutare al nostro asfittico sistema economico con la creazione di nuovi posti di lavoro.
Conclude  Iaconetti, il quale a giorni formalizzerà la proposta agli organismi regionali competenti,  a ben vedere da una emergenza si può certamente trarne dei vantaggi concreti e duraturi.
COSENZA, 01-09-2018

IL COORDINATORE REGIONARE FARE AMBIENTE
                                                                Avv. Antonio Iaconetti                                                   
    

giovedì 23 agosto 2018


Comunicato stampa del 23 agosto 2018 sui  tragici fatti di Civita, gole del Raganello







Fareambiente Calabria in questo giorno di lutto si associa al sentimento di umana compassione per i tragici eventi del Raganello.
Idealmente, dichiara l’Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale di Fare Ambiente, siamo con quel soccorritore che abbracciato dalle esili braccia di Chiara che ha appena salvato dalle acque del Raganello, per esprimere tutto il dolore e la vicinanza alla comunità di Civita e alle famiglie che anche questa volta in questa tragica giornata agostana, hanno dovuto subire la perdita dei loro cari.
Con la natura non si scherza, continua Iaconetti, l’incuria, le leggerezze e le mancate precauzioni anche in questo caso, come sul ponte di Genova, non lasciano spazio ad improvvisazioni e imprudenze.
Il rispetto dell’ambiente  richiama anche ad un approccio  responsabile a chi ad esso si avvicina per goderne la bellezza del Creato.
Bisogna averne cura e riguardo , siamo stanchi di assistere a siffatti eventi tragici che hanno colpito in questi giorni il nostro paese.
   Tragedie evitabili, conclude Iaconetti, se  ognuno di noi, ed ognuno per quanto di sua competenza avesse prestato la dovuta diligenza, e più rispetto umana.
La natura e le sue bellezze, meritano un approccio più attento e responsabile soprattutto in tutte quelle manifestazioni  che coinvolgono le attività dell’uomo, inteso sia come singolo che come collettività.


Ufficio Stampa Fare Ambiente Calabria                                                                          Cosenza 23 agosto 2018


venerdì 6 maggio 2016



L’associazione FareAmbiente – Laboratorio Verde di Cosenza in partnership con l’Unione Cechi di Cosenza organizza il I° Corso per aspiranti guardie zoofile ambientali volontarie.Il corso teorico-pratico della durata di 90 ore si propone di far acquisire competenze specialistiche nel settore della tutela della natura, dell’ambiente e degli animali. L’inaugurazione del Corso si terrà sabato 7 maggio 2016 in Rende presso il centro Polifunzionale dell’Unione Cechi e vedrà la partecipazione del Presidente Nazionale di FareAmbiente MEE, prof. Avv. Vincenzo Pepe oltre che del Presidente dell’UIC sezione di Cosenza, arch. Pino Bilotti, del Coordinatore del raggruppamento Provinciale delle Guardie ecozoofile di Cosenza, Avv. Antonio Iaconetti, del Vice Coordinatore Regionale dott. Luigi Gagliardi nonché del Coordinatore provinciale delle Guardie ecozoofile di Catanzaro, Dott. Leopoldo Ottocalli. Il tutto sarà allietato dall’esibizione della Banda Musicale “Valle del Savuto”.


Il coordinatore Regionale Fare Ambiente per la Calabria
Avv. Antonio Iaconetti


giovedì 13 novembre 2014

                                                                        Caro Vittorio,
apprezzo la vicinanza a Fare Ambiente e che sia amico del nostro Presidente, Prof. Vincenzo Pepe.
Altre volte ho apprezzato le tue prese di posizioni anche, sui Bronzi, nei confronti dei quali siamo stati sempre mentalmente aperti, sia come Fare Ambiente che come calabresi  per trasferire in esposizione i Guerrieri di Riace in altre località quali ambasciatore della nostra terra di Calabria.
Queste cose le abbiamo anche scritte.
Cosa che invece non possiamo accettare e che tu,  parli male della Calabria insultando la gente che ci vive.
Che dire poi della tua frase infelice che “ la Calabria non è in Italia” .
Solo per ricordarti, ma questo tu dovresti ben saperlo:   l’Italia che non sarebbe esistita se non ci fosse stata la Calabria.
« La regione, che ora chiamasi Italia, anticamente tennero gli Enotri;
 un certo tempo il loro re era Italo, e allora mutarono il loro nome
 in Itali; succedendo ad Italo Morgete, furono detti Morgeti;  
dopo venne un Siculo, che divise le genti, che furono quindi 
Morgeti e Siculi; e Itali furono quelli che erano Enotri »
 Dal re Italo, quindi, deriverebbe il nome Italia: dato prima alla regione corrispondente al suo regno, ovvero a quasi tutta la Calabria e successivamente, a tutta la penisola,  come narrano Tucidide,  Aristotele, Antioco di Siracusa e Strabone.
Non senza un pizzico d’orgoglio voglio ricordare ai più, ed anche e soprattutto  ai miei conterranei, i quali devono riscoprire l’orgoglio di essere Calabresi, che la nostra terra era il cuore pulsante della Magna Grecia.
“ La cultura fu il fiore all’occhiello della Magna Grecia ed  ogni città aveva almeno una biblioteca e svariati centri per lo studio delle arti, della filosofia, dell’ingegneria e della medicina. Basti pensare a personaggi come Pitagora, Filippo di Medma (segretario particolare di Platone),  Nosside (poetessa locrese) ed il medico Alcmeone, fondatore insieme ad Ippocrate della medicina moderna, che intuì per primo la funzione di comando sul corpo operata dal cervello. 
Oltre alle scienze ed alle arti anche lo sport fu un campo di eccellenza per le città calabresi della Magna Grecia: ricordiamo ad esempio il pugilatore Milone da 
Crotone, che detiene tuttora il record di 5 ori olimpici in 5 edizioni diverse. Gli atleti crotoniati erano celebrati come divinità….”
La Magna Grecia, possiamo dirlo con orgoglio,  influenzò e permeò la cultura ed il sapere dell’ Europa intera.
Come vedi, Vittorio, la Calabria ha dato tanto all’Italia ed all’Europa, anche se lo stesso noi non possiamo dire dell’Italia e dell’Europa !!!

Nonostante ciò, mai abbiamo rinnegato la nostra Patria anche quando, in nome dell’Unità, ci hanno depredato dei nostri tesori, delle nostre ricchezze e delle nostre fabbriche, anche quando  hanno messo a ferro e fuoco i nostri villaggi, ucciso i nostri uomini e violentato le nostre donne.
Imposto le loro tasse e le loro leggi.
Abbiamo continuato a dirci italiani e a morire fieri ed orgogliosi al grido di Viva l’Italia.
Ed affinché nessuno dimentichi,  neanche Sgarbi, concludo questi miei brevi e confusi pensieri, con le parole di Giovan Battista Vico:  "Quando Roma era un villaggio di pastori, a Crotone insegnava Pitagora".
Orgoglioso e fiero grido viva la Calabria, viva i Calabresi.
Cosenza, 12.11.2014

IL responsabile di Fare Ambiente Calabria
Avv. Antonio Iaconetti


mercoledì 1 ottobre 2014

Fare Ambiente favorevole alla costruzione del Ponte San Francesco di Paola altrimenti detto Ponte sullo stretto di Messina



«Renzi dovrebbe avere più coraggio e giocarsi senza indugi, la carta del Ponte San Francesco di Paola, altrimenti dello ponte sullo Stretto di Messina». Lo afferma Antonio Iaconetti, responsabile regionale della Calabria del Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente, commentando le ultime indiscrezioni secondo le quali il Presidente del Consiglio avrebbe chiesto al Consorzio Eurolink di riaprire il dossier dell’infrastruttura che il governo Monti, un po’ troppo precipitosamente, aveva invece accantonato nel 2012.
«Non so se allo stato attuale, le penali dovute alla Impregilo per la mancata  realizzazione dell’opera siano più onerose della costruzione dell’opera stessa – aggiunge Iaconetti -  Penso che il Ponte San Francesco di Paola sia, a prescindere, un’infrastruttura strategica e fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno, in grado di imprimere una decisiva svolta alle ambizioni di crescita sociale ed economica del Sud del Paese, a cui è inaccettabile rinunciare.
Il Ponte San Francesco di Paola - da oggi in poi così mi piacerebbe venisse chiamato,  – conclude l’esponente di FareAmbiente – rappresenta una grande opportunità in termini occupazionali ed economici, perché rinunciare al Ponte significa non solo una grave perdita per l’asfittica economia del Meridione ma anche italiana che, secondo Impregilo si tradurrebbe, anche,  in una perdita per lo Stato del gettito fiscale potenziale da 4,5 miliardi dagli oltre 40mila posti di lavoro che si creerebbero. E’ innegabile, quindi,  che l’opera –Ponte San Francesco di Paola porterà un valore aggiunto a questo lembo d’Italia, poiché diventerà una sicura attrattiva turistica così da valorizzare anche i tanto e da tutti desiderati Bronzi di Riace,  confinati in questo estremo sud della nostra bellissima penisola.  Il Ponte, conclude Iaconetti, costituirebbe una forte attrazione di investimenti, ed anche sotto il profilo dell’impatto paesaggistico, non dimentichiamo che questo collegamento metterebbe un freno al traffico di imbarcazioni a motore che quotidianamente, nell’indifferenza e nel silenzio di tutti, attraversano lo Stretto, con conseguente inquinamento meteo - marino. Altro che, preoccuparsi del fatto che l’ombra del ponte devia la rotta dei delfini !!! ».
Cosenza, 25.09.2014

Il responsabile regionale di Fare Ambiente
Avv. Antonio Iaconetti

Su Coreca, Fare Ambiente coinvolge gli ordini professionali

«Predisporre interventi efficaci per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera che interessa il sito di Coreca, ad Amantea, e però poco invasivi ed a basso impatto ambientale per tutelarne l’elevato valore paesaggistico, è una priorità che richiede il coinvolgimento dei migliori professionisti e dei tecnici più esperti su cui è possibile contare. Per questo abbiamo indirizzato una missiva all’Ordine provinciale degli architetti, a quello degli ingegneri e dei geologi ed all’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica chiedendo un parere in merito alla migliore strada da intraprendere per risolvere il problema».
E’ quanto si legge in una nota del coordinatore regionale di FareAmbiente Calabria, Antonio Iaconetti.
«Prima che si proceda all’allestimento di opere costose, inutili e dannose – informa Iaconetti – prima di pregiudicare l’inclusione di questo splendido tratto di litorale tra i Siti di Importanza Comunitaria, intendiamo dare massima pubblicità, se necessario anche a livello nazionale, della scellerata idea di posizionare barriere nell’area antistante la scogliera, in completo spregio delle peculiarità naturali e morfologiche. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione degli Ordini Professionali affinché diano vita ad un lavoro sinergico e di collaborazione con le istituzioni per individuare una soluzione alternativa, che da un lato freni il fenomeno dell’erosione e dall’altro non pregiudichi il patrimonio ambientale e paesaggistico della zona di Coreca».

18 settembre 2014
Avv. Antonio Iaconetti

N.B.: si allega lettera ad Ordini professionali

Spett.li
Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Cosenza
e.p.c
Ordine Ingegneri Provincia di Cosenza
e.p.c.
Ordine Geologi Provincia di Cosenza
e.p.c.
IRPI - CNR U.O.S. Cosenza

OGGETTO: Comunicazione e richiesta parere in merito alla predisposizione di opere di contrasto  all’erosione costiera in località Coreca (Amantea, cs) di elevato valore paesaggistico

Si segnala all’attenzione degli Ordini Professionali quanto di seguito descritto, onde pervenire alla massima pubblicità  delle vicende e degli interventi in progetto relativi alla presunte opere di contrasto all’erosione costiera della scogliera di Coreca nel comune di Amantea (CS), nota località balneare di pregevole interesse paesaggistico ed identitario per una comunità, come quella del basso tirreno cosentino che, inerme, sta assistendo da tempo alla distruzione del proprio patrimonio ambientale e paesaggistico.
L’artificializzazione  e la modificazione irreversibile del profilo costiero attraverso opere invasive e completamente avulse da qualsiasi contesto paesaggistico sta, infatti, pregiudicando, in nome  di un’emergenza provocata ed auspicata, l’unica vera risorsa in grado di riscattare  un territorio ricco di potenzialità culturali ed ambientali, mediante  il turismo ed il miglioramento della qualità della vita nelle sue molteplici forme e significati.
Procedere, quindi, al posizionamento di nuove barriere nelle aree antistanti la scogliera di Coreca non è la migliore soluzione per recuperare questo tratto di litorale di grande valenza paesaggistica e naturalistica, vista la più che plausibile possibilità di includere tale area nel complesso dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e che, pertanto, così come si legge anche nella relazione tecnico-economica del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, richiede un intervento che “induca il minore impatto visivo possibile”.
Continuano, invece,  a propinarci l’idea di posizionare barriere emerse ad un centinaio di metri dalla spiaggia in completo spregio alle peculiarità naturali e morfologiche.
Come se non bastasse,  nel progetto,  è previsto anche un ripascimento dell’arenile intorno lo scoglio di Coreca utilizzando un volume di sabbia da prelevare dal letto del fiume Oliva, e quindi con quella stessa sabbia dal sito su la Procura della Repubblica di Paola sta facendo indagini per accertare se in quel sito ci siano o meno,  rifiuti tossici e radioattivi !!!
Per i motivi appena espressi, si chiede un parere agli Ordini professionali e delle altre istituzioni rappresentanti la società civile, affinché ogni intervento sia finalizzato al recupero ambientale ed alla riqualificazione e tutela paesaggistica, aspetti fondamentali per una compiuta  valorizzazione di Coreca nonché per tutto il comprensorio, che di fatto, oggi vengono deliberatamente ignorati.
Riteniamo e ci preme evidenziare anche, come risulti completamente assente una progettualità d’area rispetto alla configurazione di uno scenario di recupero delle condizioni originarie della Scogliera.
Invece, il progetto, così come è redatto, e  con la previsione di massicciate e barriere, vada in sostanza verso la modificazione permanente e irreversibile delle condizioni morfologiche ed ambientali originarie.
Pertanto, FareAmbiete in qualità di Associazione Ambientale accreditata presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare (MATTM),
CHIEDE
Un parere tecnico - in merito a quanto sopra esposto, sollecitando gli Ordini Professionali in indirizzo ad esprimere  – entro e non oltre il 22 settembre p.v., termine ultimo fissato dalla Regione Calabria per formulare eventuali obiezioni al progetto - un Loro autorevole parere, onde giungere ad una concreta tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio.
Ringrazio ed ossequio.
Cosenza, 15.09.2014

                                                                                  Il responsabile per la Calabria
                                                                                                       
                                                                 Avv. Antonio Iaconetti