sabato 2 luglio 2011

Rifiuti, Calabria situazione a rischio

«La Calabria rischia seriamente di dover fare i conti nei prossimi mesi con una emergenza rifiuti del tutto simile per circostanze e gravità a quella che sta da tempo interessando Napoli e la Campania».
Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente.
«Non mancano preoccupanti analogie; anche nella nostra regione il commissariamento che si trascina da oltre un decennio e che ha comportato lo spreco di ingenti risorse finanziarie, non ha apportato alcun beneficio nell’ambito dei processi di trattamento dei rifiuti, né sono stati realizzati quegli impianti per lo smaltimento di cui invece la Calabria avrebbe assoluto bisogno.
Come in Campania – aggiunge Iaconetti – esiste il rischio concreto di infiltrazioni della criminalità organizzata e manca quasi completamente una corretta educazione alla raccolta differenziata, decisiva per avviare quei circuiti virtuosi di riciclaggio che alleggeriscono il sistema delle discariche, riducono l’inquinamento e consentono anche di realizzare un importante risparmio di natura economica, come sperimentato in quei territori in cui i rifiuti vengono trasformati in una risorsa ed in una opportunità occupazionale.
Ritengo che la politica e le istituzioni debbano intervenire ad ogni livello con coraggio, rapidità e determinazione, magari anche assumendo decisioni impopolari, per evitare che la precaria situazione relativa alla raccolta ed allo smaltimento della spazzatura in Calabria degeneri come già accaduto in Campania».

Rifiuti, Calabria situazione a rischio

«La Calabria rischia seriamente di dover fare i conti nei prossimi mesi con una emergenza rifiuti del tutto simile per circostanze e gravità a quella che sta da tempo interessando Napoli e la Campania».
Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente.
«Non mancano preoccupanti analogie; anche nella nostra regione il commissariamento che si trascina da oltre un decennio e che ha comportato lo spreco di ingenti risorse finanziarie, non ha apportato alcun beneficio nell’ambito dei processi di trattamento dei rifiuti, né sono stati realizzati quegli impianti per lo smaltimento di cui invece la Calabria avrebbe assoluto bisogno.
Come in Campania – aggiunge Iaconetti – esiste il rischio concreto di infiltrazioni della criminalità organizzata e manca quasi completamente una corretta educazione alla raccolta differenziata, decisiva per avviare quei circuiti virtuosi di riciclaggio che alleggeriscono il sistema delle discariche, riducono l’inquinamento e consentono anche di realizzare un importante risparmio di natura economica, come sperimentato in quei territori in cui i rifiuti vengono trasformati in una risorsa ed in una opportunità occupazionale.
Ritengo che la politica e le istituzioni debbano intervenire ad ogni livello con coraggio, rapidità e determinazione, magari anche assumendo decisioni impopolari, per evitare che la precaria situazione relativa alla raccolta ed allo smaltimento della spazzatura in Calabria degeneri come già accaduto in Campania».