mercoledì 8 dicembre 2010

Osservatorio reati ambientali Calabria ~ Lombardia

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale per la Calabria di Fare Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La collaborazione avviata dal Presidente della Commissione Antimafia della Calabria Salvatore Magarò, con il Consiglio Regionale della Lombardia per condurre una strategia comune di lotta alla ‘ndrangheta è senza dubbio una iniziativa di grande spessore che non mancherà di produrre benefici ed effetti positivi.
Creare una rete sinergica contro il malaffare rafforza le istituzioni nella quotidiana battaglia contro la criminalità organizzata.
Siamo certi che le due regioni affronteranno anche il tema delle ecomafie e, in questa prospettiva, Fare Ambiente auspica l’istituzione di un Osservatorio permanente per meglio monitorare e contrastare i reati ambientali, che rappresentano uno dei maggiori business per le cosche“.

martedì 16 novembre 2010

I verdi: negazione del progresso scientifico

“L’adozione di un progetto di sviluppo equo e sostenibile nel rispetto dell’ambiente e della tutela dei valori e delle culture, deve essere la stella polare di ogni movimento ecologista, il punto di approdo delle politiche per la salvaguardia del territorio”.
Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale per la Calabria di Fare Ambiente, commentando le dichiarazioni del leader della Federazione dei Verdi rilasciate in occasione della sua recente visita a Cosenza.
“A sentire il leader dei Verdi invece, la nostra società dovrebbe adattarsi a vivere nell’età della pietra, rifiutando a prescindere ogni forma di progresso.
Non è frenando il cammino della civiltà che si difende il nostro ecosistema. Al contrario, la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, sono gli strumenti da mettere in campo per operare nei settore dell’energia, dello smaltimento dei rifiuti, dell’edilizia e della costruzione di nuove infrastrutture, senza mettere a repentaglio la salute del nostro habitat naturale”.

16 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

La Consulta: «Illegittime le leggi regionali che bocciano il nucleare


I Giudici: «le regioni possono impugnare le leggi statali, non farne di proprie»

Bocciati i divieti posti da Puglia, Basilicata e Campania alle centrali e ai siti di stoccaggio delle scorie

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l'installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione - secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti qualificate - è stata presa in una delle ultime camere di consiglio dei giudici costituzionali e le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Secondo la Consulta le tre leggi regionali che, in assenza di un'intesa tra Stato e Regioni, precludono il proprio territorio all'installazione di impianti nucleari violano specifiche competenze statali.

«COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO» - In particolare, le norme di Puglia, Basilicata e Campania sono state bocciate perché, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi, avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente (art.117, secondo comma, lettera s). Mentre per quanto riguarda l'installazione di impianti di energia nucleare - si è inoltre appreso - sarebbe stata lesa la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza (art.117, secondo comma, lettere d e h). In base al ragionamento dei giudici costituzionali, se le Regioni ritengono giustamente necessaria un'intesa con lo Stato per l'installazione degli impianti allora possono impugnare le leggi statali dinanzi alla Consulta e non, come invece hanno fatto Puglia, Basilicata e Campania, riprodurre con legge regionale le situazioni che considerano più corrette.

SITI PER LE SCORIE, TUTTO FERMO - A settembre scorso la Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, aveva individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, di circa 300 ettari, dovrebbe ospitare anche un «parco tecnologico». Le zone adatte sarebbero sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie non sarà imposta, e avverrà d'accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici. Il lavoro svolto dalla Sogin, al quale i ricercatori hanno lavorato un anno, è tuttavia finito in cassaforte, in attesa della creazione dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare che doveva già essere pronta prima dell'estate.

I Giudici: «le regioni possono impugnare le leggi statali, non farne di proprie»

La Consulta: «Illegittime le leggi regionali che vietano il nucleare»

Bocciati i divieti posti da Puglia, Basilicata e Campania alle centrali e ai siti di stoccaggio delle scorie

MILANO - La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l'installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione - secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti qualificate - è stata presa in una delle ultime camere di consiglio dei giudici costituzionali e le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Secondo la Consulta le tre leggi regionali che, in assenza di un'intesa tra Stato e Regioni, precludono il proprio territorio all'installazione di impianti nucleari violano specifiche competenze statali.

«COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO» - In particolare, le norme di Puglia, Basilicata e Campania sono state bocciate perché, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi, avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente (art.117, secondo comma, lettera s). Mentre per quanto riguarda l'installazione di impianti di energia nucleare - si è inoltre appreso - sarebbe stata lesa la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza (art.117, secondo comma, lettere d e h). In base al ragionamento dei giudici costituzionali, se le Regioni ritengono giustamente necessaria un'intesa con lo Stato per l'installazione degli impianti allora possono impugnare le leggi statali dinanzi alla Consulta e non, come invece hanno fatto Puglia, Basilicata e Campania, riprodurre con legge regionale le situazioni che considerano più corrette.

SITI PER LE SCORIE, TUTTO FERMO - A settembre scorso la Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, aveva individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, di circa 300 ettari, dovrebbe ospitare anche un «parco tecnologico». Le zone adatte sarebbero sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie non sarà imposta, e avverrà d'accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici. Il lavoro svolto dalla Sogin, al quale i ricercatori hanno lavorato un anno, è tuttavia finito in cassaforte, in attesa della creazione dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare che doveva già essere pronta prima dell'estate.

venerdì 29 ottobre 2010

Il GUP di Crotone prende una cantonata !!!

“Siamo sconcertati per la decisione assunta dal Gup di Crotone che ha rigettato la richiesta di FareAmbiente di costituirsi parte civile nel processo “Black Mountain” che deve fare luce sui disastri ambientali provocati dall’ex Pertusola”.
Lo afferma in una nota Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di FareAmbiente Calabria.
“Nelle motivazioni il giudice considera che FareAmbiente non sia tra le associazioni effettivamente e statutariamente portatrici di interessi ambientali territorialmente determinati e concretamente lesi dall’attività illecita.
In realtà, e per amore della verità, mi corre l’obbligo di puntualizzare che FareAmbiente non solo è impegnata quotidianamente in azioni di salvaguardia e tutela del territorio, ma è formalmente riconosciuta sia dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia dall’Unione Europea, ed ha sede anche in Belgio, Francia, Albania, Croazia e Turchia.
Per questi motivi torneremo a presentare la richiesta in sede dibattimentale”.

29 ottobre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

I numeri della commissione sugli errori in campo sanitario.

Malasanità, un caso ogni due giorni, metà delle vittime in Calabria e Sicilia

Da aprile 2009 a metà settembre 2010 si contano 242 episodi: 163 hanno fatto registrare la morte del paziente

Un caso di malasanità ogni due giorni. E dunque 15 al mese. Sono i numeri finiti sotto la lente d'ingrandimento della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, diffusi dall'Adnkronos Salute. In poco più di un anno, dal primo ufficio di presidenza di fine aprile 2009 a metà settembre 2010, si contano 242 casi all'esame. Episodi di presunta malasanità, di cui 163 hanno fatto registrare la morte del paziente. O per errore diretto del personale medico e sanitario, o per disservizi o carenze strutturali. Episodi che dopo un esposto, una segnalazione, o magari un articolo di giornale, arrivano sul tavolo del presidente della Commissione Leoluca Orlando.

I NUMERI - Ben 163 vittime di cui 88 - praticamente la metà - concentrate in due sole regioni: Calabria (50) e Sicilia (38). L'analisi, se da una parte fa emergere il grande lavoro e la capillare attenzione da parte della Commissione, dall'altra mostra un lato sinistro della sanità nazionale: su 242 casi «attenzionati», ben 64 si sono verificati in Calabria, 52 in Sicilia, 24 nel Lazio, 15 in Campania, Puglia e Lombardia, 14 in Veneto, 12 in Toscana, 9 in Emilia Romagna, 8 in Liguria, 6 in Piemonte, 2 in Friuli Venezia Giulia e in Abruzzo, 1 in Trentino Alto Adige, Umbria, Marche e Basilicata. (fonte: Adnkronos)


27 ottobre 2010

lunedì 11 ottobre 2010

L'italia in lutto onora i Sui caduti per la libertà




" A noi fanti del Carso, gloria è dormir vicini ai puri eroi dei monti, nostri fratelli alpini".

(In onore degli alpini caduti in battaglia, da un'iscrizione apposta su di uno dei cippi piramidali del Colle Sant'Elia, parte del complesso monumentale del Sacrario Militare di Redipuglia)


Primo Caporal Maggiore Gianmarco Manca,
Primo Caporal Maggiore Francesco Vannozzi,
Primo Caporal Maggiore Sebastiano Ville,
Caporal Maggiore Marco Pedone

P R E S E N T I

L'italia in lutto onora i sui caduti per la libertà

venerdì 3 settembre 2010

Minacce a Scopelliti, comunicato ANSA

PROIETTILI A SCOPELLITI: IACONETTI, NON FRENERA' NUOVO CORSO
CATANZARO
(ANSA) - CATANZARO, 2 SET - "Un gesto vile di intimidazione che certo non frenera' il nuovo corso inaugurato dal governatore, che fin dal proprio insediamento ha intrapreso un'azione di contrasto al malaffare che imperversa in Calabria". Lo sostiene il presidente regionale del movimento ecologista Fare Ambiente, Antonio Iaconetti, che esprime la piena solidarieta' a Giuseppe Scopelliti.
"L'attacco al massimo rappresentante istituzionale della regione - afferma Iaconetti - e' il segnale del disagio avvertito dalle organizzazioni criminali che vogliono continuare a mantenere il controllo sul territorio e che percepiscono Scopelliti come un nemico. Non v'e' dubbio che la societa' calabrese non esitera' a sostenere invece la politica riformatrice avviata da Scopelliti, nel solco della giustizia e della legalita".(ANSA).


COM-ATT/MED
S45 QBXU

Piena solidarietà di Fare Ambiente Calabria al presidente Giuseppe Scopelliti

Piena solidarietà di Fare Ambiente Calabria a Giuseppe Scopelliti è stata espressa dal presidente regionale del movimento ecologista Antonio Iaconetti e riportata in una nota stampa: “Un gesto vile di intimidazione che certo non frenerà il nuovo corso inaugurato dal governatore, che fin dal proprio insediamento ha intrapreso un’azione di contrasto al malaffare che imperversa in Calabria. L’attacco al massimo rappresentante istituzionale della regione è il segnale del disagio avvertito dalle organizzazioni criminali che vogliono continuare a mantenere il controllo sul territorio e che percepiscono Scopelliti come un nemico. Non v’è dubbio che la società calabrese non esiterà a sostenere invece la politica riformatrice avviata da Scopelliti, nel solco della giustizia e della legalità”.

Quotidiano Economico Online www.calabriaeconomia.it
03 settembre 2010

martedì 24 agosto 2010

diciamo basta alla malasanità

COMUNICATO STAMPA

Noi diciamo basta alla malasanità
Da FareAmbiente una forte presa di posizione contro la malasanità

Cosenza. Il coordinamento regionale di Fare Ambiente, movimento ecologista europeo impegnato nel miglioramento della “qualità della vita”, si oppone fermamente al perdurare dei casi di malasanità in Calabria.
“È paradossale – dichiara il coordinatore regionale, Avv. Antonio Iaconetti – che una persona si rechi in ospedale per trovare la morte. E questo non tanto con riferimento agli interventi ad alto rischio, per i quali l’evento morte è altamente probabile; oggi capita sempre più spesso che un paziente deceda anche se sottoposto a ricoveri e controlli ordinari e di routine”.
L’accertamento delle responsabilità diviene quindi marginale rispetto le carenze delle strutture e degli organici. “I motivi e le disfunzioni sono ben conosciute dalle Istituzioni calabresi – continua Iaconetti – che già da cinque anni sono impegnate nell’elaborazione ed attuazione di un Piano di risanamento sanitario, in collaborazione con il Ministero della salute e quello dell’economia e delle finanze”.
“L’impegno dell’Amministrazione regionale potrebbe però essere più incisivo, per questo motivo abbiamo già presentato ai tavoli del dibattito politico due proposte di legge regionali che ci permettano di risolvere l’impasse in cui versiamo da anni”.
Le proposte di legge, redatte con la collaborazione del dott. Peter Lewis Geti dell’Università di Pisa, propongono due serie di interventi strutturali importanti e distinti.

Le vittime della malasanità. La prima proposta mira ad introdurre uno strumento di intervento economico a supporto di quanti, ritenendosi vittime della malasanità, ritengano opportuno rivolgersi all'Autorità giudiziaria.
Sebbene, infatti, le strutture a supporto dei Diritti del Malato, ormai diffuse su tutto il territorio nazionale, siano solitamente convenzionate con studi legali che applicano tariffe ridotte, spesse volte devono corrispondersi somme - anche ingenti - onde ottenere una perizia ed ogni altro atto urgente che debba essere predisposto nell'immediatezza del danno patito e successivamente allegato tanto alla segnalazione all'URP quanto negli atti introduttivi del giudizio (atto di citazione, querela, costituzione di parte civile...) a sostegno della fondatezza della propria posizione.
In simili casi, il costo per la predisposizione di tali atti deve essere integralmente sostenuto dal paziente/vittima, con evidente ulteriore lesione dei diritti dell'individuo-paziente. Introducendo una concreta azione di solidarietà a sostegno delle vittime della malasanità si intende così garantire il diritto al patrocinio legale gratuito a quanti, indipendentemente dalla capacità reddituale individuale e dalla strategia processuale che vogliano perseguire (azione di risarcimento in sede civile ovvero costituzione di parte civile nel processo penale), intendano far valere i propri diritti in sede giurisdizionale.

Il sistema ospedaliero. Con la seconda proposta di legge si intende rimodulare il processo diagnostico e terapeutico correlando le funzioni alle strutture più appropriate, razionalizzando la spesa sanitaria nel territorio regionale. Allo stesso tempo si intende ridurre la migrazione sanitaria, anche riqualificando e convertendo le strutture già esistenti in poli specialistici ed in strutture ambulatoriali generaliste.
In particolare, viene proposta l’istituzione di un “Centro regionale specialistico in Nefrologia” e si impegnano le Istituzioni calabresi ad adeguare e sviluppare i ricoveri lungodegenti e per recupero presso l’ospedale di Mormanno, nonché razionalizzare i posti letto negli ospedali di Cetraro, Soverato e Lamezia Terme. Certo questo è un sunto molto succinto, essendo la proposta redatta ben più ampia ed articolata.
“Confidiamo – conclude Iaconetti – che l’Amministrazione regionale darà ascolto alle nostre richieste, che non vogliono tanto ricercare responsabilità e comminare sanzioni, quanto piuttosto tutelare il cittadino nel modo migliore possibile, riducendo le diseconomie e gli sprechi attuali”.
Cosenza 23 Agosto 20010

Proposta di riforma Sanità Calabrese

Proposta di legge regionale

“Programmazione e riconversione delle strutture dell’edilizia ospedaliera e sanitaria”


Relazione alla proposta

Il sistema sanitario della Nostra Regione appare eccessivamente carente e pieno di diseconomie.
Le tristemente note vicende della malasanità nei nostri ospedali sono un chiaro indice di tale disordine ed impongono una seria riflessione sulle opportunità di riconversione delle strutture.
Dall’analisi della domanda di ricovero della popolazione residente in Calabria nelle strutture della Regione e in quelle fuori Regione, che si riferiscono all’anno 2008, emergono alcuni aspetti critici che riguardano, in particolare, il tasso di ospedalizzazione che raggiunge i 225 ricoveri per 1000, di cui 153 di tipo ordinario e 72 day hospital.
Indubbiamente preoccupante la percentuale di ricoveri di tipo chirurgico fuori regione pari al 50% riguardante principalmente malattie muscolo scheletriche, circolatorie, ma anche malattie dell’apparato digerente, che sono per la metà rappresentate da interventi di tipo chirurgico.
Estremamente elevata la popolazione ultra 65 e ultra 75, che ha fatto registrare ricoveri ripetuti e di durata media superiore a 12 giorni per patologie di tipo cardiocircolatorio, neurologico e respiratorio.
I ricoveri di lungodegenza e riabilitazione rappresentano attualmente lo 0,5 per 1000 ma sono caratterizzati da durate della degenza oltre gli 80 giorni che, in una quota molto elevata, sembrano riconducibili a fabbisogni di tipo residenziale e non ospedaliero.
I ricoveri diurni in regione sono prevalentemente di carattere medico e un terzo circa presentano un solo accesso; aspetto che si conferma anche nei ricoveri dello stesso tipo in mobilità passiva.
Rilevantissimi passi in avanti sono stati compiuti successivamente all’approvazione della legge 311/2004 (legge finanziaria 2005), che ha previsto la possibilità, per le Regioni che presentavano situazioni di squilibrio economico-finanziario e di mancato mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, di elaborare un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale da sottoscrivere, con apposito Accordo, con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero della Salute.
In data 23 aprile 2008, i Ministri della Salute e dell’Economia e Finanze e il Presidente della Giunta regionale sottoscrivono una lettera d’intenti, nella quale si conviene che la Regione, previo affiancamento di un advisor individuato dal MEF (ma con oneri a carico della Regione), avrebbe operato una ricognizione dello stato dei conti e una verifica circa l’adeguatezza dei procedimenti amministrativi e contabili, al fine di individuare e correggere eventuali carenze.
Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 agosto 2008 n. 3696, le attribuzioni del Commissario delegato vengono estese anche alla definizione dei piani di rientro correlati all’accertamento dei disavanzi finanziari del periodo 2001-2007.
In particolare, il Commissario delegato realizza le seguenti azioni:
a) definizione della procedura di accorpamento, sotto il profilo amministrativo, civilistico, contabile e fiscale, delle preesistenti 11 Aziende Sanitarie Locali in 5 Aziende Sanitarie Provinciali, sancito dalla legge regionale n. 9 dell’11 maggio 2007;
b) accertamento del debito pregresso consolidato del servizio sanitario calabrese, a tutto il 31 dicembre 2007;
c) ricostruzione di un’efficiente organizzazione amministrativa, regionale e aziendale, congrua con i gravosi impegni legati al ripianamento del debito emerso.
La legge regionale 30 aprile 2009, n. 11, ha autorizzato la Giunta regionale, a definire, proporre, stipulare, attuare, monitorare e rimodulare con il Governo l’accordo per il rientro dai disavanzi del servizio sanitario, di cui all’articolo 1, comma 180, della legge. 30 dicembre 2004 n. 311, al fine di pervenire alla riorganizzazione, riqualificazione e risanamento strutturale del servizio sanitario regionale, anche attraverso la ristrutturazione dei debiti contratti.
Con il decreto legge n.78 del 1 luglio 2009 e la conseguente lettera del Presidente del Consiglio dei Ministri la Regione Calabria è stata diffidata a predisporre il piano di riqualificazione e razionalizzazione del Servizio sanitario Regionale attesa la straordinaria necessità ed urgenza di assicurare le prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza, di cui al DPCM del 29 novembre 2001, e di perseguire il risanamento il riequilibrio economico-finanziario e la riorganizzazione del sistema sanitario della regione, anche sotto il profilo amministrativo e contabile.
Le analisi di contesto predisposte nel corso del procedimento di predisposizione ed attuazione del “Piano di recupero” hanno mostrato che gli aspetti più negativi sui quali è indispensabile porre azioni di carattere correttivo sono la riduzione dei ricoveri complessivi attraverso la riduzione dell’inappropriatezza in regime ordinario, in modo particolare con il trasferimento di ricoveri in regime diurno per la componente chirurgica. Ma anche con la riduzione dei ricoveri diurni di tipo medico con un accesso che si riferiscono a prestazioni diagnostiche che potrebbero validamente essere eseguite in regime ambulatoriale. Rimodulando pertanto il processo diagnostico terapeutico e correlandolo alle funzioni e strutture più appropriate.
Per quanto riguarda la mobilità passiva, si individua un obiettivo generale volto a ridurre la migrazione sanitaria di bassa complessità.
Contemporaneamente, bisogna fare in modo che i ricoveri particolarmente complessi come quelli di ortopedia, cardiochirurgia e cardiologia interventistica trovino adeguata risposta nelle Aziende Ospedaliere della Regione.
Un significativo intervento è stato operato con Deliberazione di Giunta regionale n. 87 del 16 febbraio 2010, con la quale sono stati disattivati i ricoveri in regime di degenza ordinaria e day hospital relativi alle discipline per acuti nei presidi di Mormanno, S. Marco Argentano, Chiaravalle, Soriano e Oppido Mamertina.
L’intervento appare comunque ancora insufficiente, atteso che la riconversione - senz’altro opportuna - non risponde pienamente alle concrete esigenze di ottimizzazione delle prestazioni in ambito sanitario ed ospedaliero, mantenendo comunque aperti numerosi centri di cura con posti letto ampiamente al di sotto dei 120, requisito nazionale per strutture pubbliche per acuti previsto dall’articolo 3 della legge finanziaria 23 dicembre 1994, n. 724.
Al fine di rispondere in modo adeguato alla citata esigenza di rientro nei parametri economico-finanziari e nei livelli essenziali delle prestazioni come definiti dalla legislazione nazionale, la presente proposta di legge introduce il criterio della programmazione nell’ambito dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera nel Piano Regionale per la Salute (PRS), richiedendo che la Giunta individui annualmente, nel rispetto dei limiti vigenti, il fabbisogno regionale tanto dal punto di vista delle strutture quanto delle discipline (art. 2).
In tal modo, si ritiene, sarà possibile operare un più efficace ed efficiente monitoraggio delle necessità sanitarie della Regione, rispondendovi in modo adeguato e coordinato sia in sede di costruzione di nuove strutture ovvero di ampliamento di quelle esistenti (art. 3), sia consentendo la predisposizione periodica di programmi e piani per la riconversione (art. 4).
Nell’ottica di una concreta ed efficace riorganizzazione del sistema ospedaliero regionale, inoltre, vengono proposti alcuni rilevanti interventi strutturali.
In primo luogo si rileva l’opportunità di disattivare i ricoveri in regime di degenza ordinaria e day hospital relativi alle discipline per acuti nei presidi di Taurianova e Palmi.
Ed invero tali presidi hanno registrato, nel 2009, la più bassa quota di ricoveri per acuzie a livello regionale.
Dalla “Analisi propedeutica alla riorganizzazione complessiva” predisposta dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, allegata alla predetta deliberazione di Giunta regionale n. 87/2010, si rileva che nello scorso anno sono stati effettuati appena 13 ricoveri in “Medicina generale” e 7 in “Nefrologia” presso il P.O. “F. Pentimalli” di Palmi; 18 ricoveri in “Medicina generale” presso il P.O. “Principessa di Piemonte” di Taurianova.
Deve con rammarico rilevarsi che, nel 2008, il P.O. di Taurianova presentava il più alto numero di ricoveri in Emodialisi. Tale numero è tragicamente crollato nel 2009 (cfr. Tab. 1).
La Regione ha quindi perso la preziosa occasione di procedere alla riconversione di un Presidio in centro specialistico regionale nella predetta disciplina, favorendo una migrazione intra-regionale.
A meno di recuperare tale vocazione, non vi sono ragioni apparenti per mantenere in esercizio una struttura che presenti un carico operativo talmente ridotto.

Tab. 1 - Posti letto 2008 e 2009 - Emodialisi
Denominazione azienda PL 2008 PL2009
Osp. Gen. di Lungro 8 0
Osp. S. Marco Argentano 2 0
P.O. “Principessa di Savoia” 12 0
Osp. “Scillesi d’America” 6 0
Fonte: All. 1 - DGR n. 87/2010

Al contrario, il P.O. di Palmi ha mantenuto invariato il numero di ricoveri in Nefrologia (cfr. Tab. 2), a fronte di una massiccia emigrazione (pari al 27% dei ricoveri in Regione).
La riconversione del Presidio in centro specialistico regionale si appalesa quale opportunità facilmente realizzabile in tempi brevi e con limitata incidenza sull’Erario regionale.

Tab. 2 - Posti letto 2008 e 2009 - Nefrologia
Denominazione azienda PL 2008 PL2009
Osp. S. Marco Argentano 4 1
P.O. “F. Pentimalli” 7 7
Fonte: All. 1 - DGR n. 87/2010

Al tempo stesso, il P.O. di Mormanno ha accertato un elevato numero di ricoveri in Lungodegenza (cfr. Tab. 3) e Riabilitazione (cfr. Tab. 4), registrando in quest’ultima disciplina un lieve aumento.
In contrapposizione con quanto ritenuto dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 87/2010, sembra essenziale potenziare tale reparto, al fine di rispondere in modo efficace alla potenziale crescita di ricoveri lungodegenti ovvero in recupero e riabilitazione.

Tab. 3 - Posti letto 2008 e 2009 - Lungodegenza
Denominazione azienda PL 2008 PL2009
Osp. Gen di Lungro 32 32
Osp. di Mormanno 16 16
Osp. di Chiaravalle centrale 4 4
P.O. di Soriano Calabro 0 10
Osp. Scillesi d’America 16 16
Fonte: All. 1 - DGR n. 87/2010

Tab. 4 - Posti letto 2008 e 2009 - Recupero e Riabilitazione
Denominazione azienda PL 2008 PL2009
Osp. di Mormanno 28 32
Osp. di Chiaravalle centrale 8 8
Osp. Basso Ionio Soverato 2 2
P.O. di Soriano Calabro 10 10
Osp. Scillesi d’America 16 16
Fonte: All. 1 - DGR n. 87/2010

Un discorso specifico merita di essere affrontato con riferimento al P.O. di Cetraro, indubbiamente il primo centro regionale per numero di posti letto (cfr. All. 1, DGR n. 87/2010), con i 103 ricoveri effettuati nel 2009.
Tale struttura necessita, insieme agli Ospedali di Soverato e Lamezia Terme (entrambi con 102 ricoveri nel 2009), di un adeguato piano di adeguamento e sviluppo, per far fronte all’ingente domanda di posti letto per ricoveri.
Tuttavia tale risposta da parte delle Istituzioni regionali dovrà comportare altresì un ripensamento delle scelte programmatiche della Regione, atteso che «i posti letto per acuti delle strutture pubbliche e private accreditate concorrono, su base complessiva regionale, al conseguimento dello standard di 4 posti letto ogni mille abitanti stabilito dal Piano Regionale per la Salute, rimanendo inalterato il rapporto percentuale tra posti letto pubblici e privati accreditati per acuti, fino alla concorrenza massima del 32% di posti letto privati accreditati sul totale dei posti letto per acuti esistenti alla data del 31.12.2003» (art. 8, l. r. n. 11/2004).
Stante l’invarianza del rapporto tra posti letto e popolazione, la riconversione di alcune strutture ospedaliere regionali pubbliche potrà essere perseguita solo attraverso la riallocazione dei posti letto, previa chiusura ovvero riduzione dei posti letto presso le strutture di minore dimensione, ovvero attraverso la rimodulazione del rapporto intercorrente tra posti letto e popolazione regionale.
Ne consegue che la copertura finanziaria di tale progetto potrà essere individuata non soltanto in sede di approvazione del bilancio regionale, ma anche tramite un’apposita riallocazione delle risorse stanziate in favore delle strutture ospedaliere disattivate ovvero ridotte nelle funzioni.


Titolo I
Principi e finalità

Art. 1
Oggetto e finalità
1. La Regione Calabria assicura alla popolazione residente nel territorio regionale i migliori livelli di assistenza sanitaria ed ospedaliera in ambito territoriale regionale, in rapporto alle risorse disponibili.

2. Per le finalità di cui al comma 1, la presente legge, in conformità ai principi contenuti nel decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, nonché nel decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, recante “Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università, a norma dell’articolo 6 della legge 30 novembre 1998, n. 419”, nel rispetto dei criteri indicati con la legge regionale 30 aprile 2009, n. 11, recante “Riordino del disavanzo di esercizio per l'anno 2008 ed accordo con lo Stato per il rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale”, integra e modifica quanto disposto dalla legislazione regionale in materia sanitaria con particolare riferimento a:
a) programmazione e riconversione in materia di edilizia ospedaliera e sanitaria;
b) organizzazione ed ordinamento del Servizio sanitario regionale;
c) erogazione delle prestazioni.

Titolo II
Edilizia sanitaria

Capo I
Programmazione dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera

Art. 2
Introduzione della programmazione nell’ambito dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera
1. Al comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale 19 marzo 2004, n. 11, dopo le parole: «intestazione con i servizi di assistenza sociale» sono aggiunte le seguenti: «, nonché delle linee di sviluppo tendenziale dell’edilizia ospedaliera».

2. Al comma 5 dell’articolo 4 della legge regionale n. 11/2004, dopo le parole: «obiettivi definiti dal Piano Regionale per la Salute» sono aggiunte le seguenti: «, nonché l’efficienza e l’efficacia del sistema ospedaliero».

Capo II
Criteri per la realizzazione delle strutture sanitarie ed ospedaliere

Art. 3
Realizzazione delle strutture sanitarie ed ospedaliere
1. Per la realizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private, nonché per l’ampliamento delle strutture esistenti, il comune, in sede di rilascio del titolo edilizio secondo quanto disciplinato dalla legge ____________________________________________, acquisisce preventivamente il parere della Giunta regionale sulla compatibilità del progetto rispetto al fabbisogno regionale.

2. Con deliberazione di Giunta regionale, in coerenza con gli indirizzi del Piano Regionale per la Salute di cui alla l.r. n. 11/2004, viene individuato, su base annuale, il fabbisogno di posti letto per tipologia di struttura e per settori specialistici di attività.

Art. 4
Riconversione delle strutture
1. Al comma 2 dell’articolo 10 della legge regionale n. 11/2004, è aggiunta la seguente: «e) elabora il piano di adeguamento dell’offerta sanitaria, proponendo gli interventi di riconversione delle strutture sanitarie alla luce del fabbisogno reale rilevato dalle Aziende Sanitarie Provinciali».

Titolo III
Interventi strutturali nella rete dei servizi

Art. 5
Disattivazione ricoveri per degenza ordinaria e day hospital
1. I ricoveri in regime di degenza ordinaria e day hospital relativi alle discipline per acuti nei presidi di Taurianova e Palmi sono disattivati.

2. Le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere interessate provvedono alla disattivazione dei suddetti ricoveri entro il termine di sei mesi dalla pubblicazione della presente legge, assicurando un adeguato livello delle attività assistenziali erogate ai cittadini durante il periodo di riconversione.

Art. 6
Istituzione di un centro regionale specialistico in Nefrologia
1. Il presidio ospedaliero “F. Pentimalli” di Palmi è riconvertito in centro specialistico regionale per la Nefrologia.

2. L’azienda sanitaria ed ospedaliera interessata procede alla redazione di un “Piano di riconversione”, per la rilevazione delle potenzialità della struttura esistente e delle criticità, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge. La Giunta regionale approva, formulando le proprie osservazioni, il Piano di riconversione, quantificando l’ammontare delle risorse necessarie per la realizzazione del processo.

3. La Giunta regionale sottopone al Consiglio regionale una relazione annuale sullo stato di avanzamento del Piano di riconversione, fino alla conclusione del procedimento.

4. Nei tre anni successivi alla conclusione della riconversione della struttura, la Giunta relaziona annualmente al Consiglio sull’efficienza della struttura e l’efficacia della riconversione, formulando le proposte per migliorare il servizio specialistico erogato. Il Consiglio, assunte le necessarie informazioni, può approvare oppure modificare la proposta della Giunta.

Art. 7
Adeguamento e sviluppo dei ricoveri lungodegenti e per recupero presso l’ospedale di Mormanno
1. L’azienda ospedaliera di Mormanno, nel rispetto delle disposizioni regionali e nazionali sui posti letto, redige un “Piano di adeguamento e sviluppo” dei reparti per ricoveri lungodegenti e per recupero, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge.

2. La Giunta regionale approva tale Piano, formulando le proprie osservazioni e quantificando le risorse ed i tempi necessari per la realizzazione del progetto.

3. La Giunta regionale sottopone al Consiglio regionale una relazione annuale sullo stato di avanzamento del Piano, fino alla conclusione del procedimento.

4. Nei tre anni successivi alla conclusione dell’adeguamento e sviluppo dei reparti interessati, la Giunta relaziona annualmente al Consiglio sull’efficienza e l’efficacia dell’intervento, formulando le proposte per migliorare il servizio. Il Consiglio, assunte le necessarie informazioni, può approvare oppure modificare la proposta della Giunta.

Art. 8
Adeguamento e sviluppo dei posti letto negli ospedali di Cetraro, Soverato e Lamezia Terme
1. Le aziende ospedaliere di Cetraro, Soverato e Lamezia Terme, nel rispetto delle disposizioni regionali e nazionali sui posti letto, redigono un “Piano di adeguamento e sviluppo” dei posti letto disponibili per ciascuna disciplina, in accordo con le tendenze della domanda di ricoveri, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge.

2. La Giunta regionale approva tali Piani, formulando le proprie osservazioni e quantificando le risorse ed i tempi necessari per la realizzazione dei progetti.

3. La Giunta regionale sottopone al Consiglio regionale una relazione annuale sullo stato di avanzamento dei Piani, fino alla conclusione del procedimento.

4. Nei tre anni successivi alla conclusione dell’adeguamento e sviluppo dei reparti interessati, la Giunta relaziona annualmente al Consiglio sull’efficienza e l’efficacia degli interventi.

Titolo IV
Norme transitorie e finali

Art. 9
Responsabilità del Direttore Generale
1. Il mancato rispetto da parte delle Aziende sanitarie ed ospedaliere delle predette disposizioni comporta la decadenza dalle proprie funzioni da parte del Direttore Generale.

Art. 10
Norme transitorie
1. Le Aziende sanitarie ed ospedaliere interessate assicurano un adeguato livello delle attività assistenziali erogate ai cittadini durante il periodo di attuazione dei Piani di riconversione ovvero di adeguamento e sviluppo.

Art. 11
Norma finanziaria
1. Per l’attuazione delle misure previste dalla presente legge regionale si fa fronte attraverso uno stanziamento, a partire dall'esercizio finanziario 2010, pari a 1 milione di euro per ciascun anno, in termini di competenza e di cassa, iscritto nell'ambito della unità previsionale di base (UPB) UPB 6.1.01.01 (Spese inerenti al finanziamento del Servizio Sanitario Regionale) del bilancio regionale, nonché con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 5 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria)
Avv. Antonio Iaconetti

"Misure a sostegno delle vittime della malasanità"

Proposta di legge regionale

"Misure a sostegno delle vittime della malasanità"


Relazione alla proposta

La Nostra Regione è stata recentemente al centro di numerose indagini da parte della polizia giudiziaria in ordine a numerosi casi di malasanità, il più delle volte tragicamente conclusi con il decesso dei pazienti.
Senza bisogno di arrivare a simili epigoni, la malasanità è definibile quale "carenze nelle prestazione dei servizi professionali in ambito medico e sanitario che cagionino un danno immediato oppure differito nel tempo al soggetto beneficiario della prestazione stessa" [Cfr. Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006].
Evidentemente, la "carenza nella prestazione" comporta una insoddisfazionia e del paziente relativamente ai servizi proposti da una struttura ospedaliera non necessariamente dovuta alla morte del paziente, ma anche ad imperizia o negligenza medica, vitto e alloggio non conformi, condizioni igieniche o strutturali precarie, attrezzature manchevoli, ecc., in palese contrasto con le previsioni legislative, nonché il rispetto dell'arte medica.
In tal senso, la malasanità viene oggi individuata dalla contemporanea presenza di un obbligo dovuto e violato e dal riconoscimento eziologico secondo cui tale violazione abbia comportato danno al paziente (che può essere sia immediato che differito nel tempo) [Rick Daniels, Nursing Fundamentals: Caring & Clinical Decision Making, Cengage Learning, 2003].
Ed invero, tale disagio si affianca al malessere già sofferto dal paziente per il manifestarsi di una patologia, svilendo non solo la dignità della persona umana (art. 2 Cost.), ma anche la piena e corretta espressione del diritto alla salute di cui è titolare ciascun individuo (art. 32 Cost.).
Le Istituzioni si sono mobilitate, a tutti i livelli di governo, per garantire ed assicurare che tale diritto fondamentale non subisca improprie vanificazioni da parte di personale medico e sanitario incurante, predisponendo una nutrita serie di strumenti a tutela del malato, per supportarlo nella risoluzione dei problemi sanitari di ogni giorno, siano essi piccoli o grandi.
Nasce così, nel 1980, il Tribunale per i Diritti del Malato, associazione di livello mondiale, che siede di diritto nell'ONU e nell'Unione Europea, per tutelare i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire a una più umana e razionale organizzazione del servizio sanitario, riunendo cittadini attivi e seriamente interessati a supportare un bacino di utenti pressoché sterminato e variegato.
Tuttavia, in ambito europeo, si rileva che ogni sistema sanitario nazionale agisce in modo differente con riguardo ai diritti dei pazienti predisponendo carte dei diritti dei malati, specifiche leggi, regolamenti amministrativi, carte dei servizi, istituzioni (es. il difensore civico), procedure giudiziali e stragiudiziali. Altri possono non avere niente di tutto questo.
Il 15 ottobre 2002, veniva quindi presentata a Bruxelles una "Carta Europea dei Diritti del Malato", diretta ad «aumentare il livello di protezione dei diritti dei malati e dei cittadini nei differenti contesti nazionali e può inoltre essere uno strumento per una armonizzazione dei sistemi sanitari nazionali che favorisca i diritti dei pazienti e dei cittadini» (Cfr. il Preambolo).
La presente proposta di legge regionale prende atto delle esistenti procedure e strumenti, affiancando una specifica misura economica a supporto di quanti, ritenendosi vittime della malasanità, ritengano opportuno rivolgersi all'Autorità giudiziaria.
Difatti, la disciplina statale attualmente vigente prevede che l'utente che si ritenga vittima della malasanità si rivolga all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) dell'ospedale presentando un'apposita segnalazione corredata da tutto il materiale ritenuto idoneo a supportare la propria lagnanza. Ricevuta la segnalazione, l’ufficio aprirà un’istruttoria e invierà la segnalazione del paziente al Direttore Sanitario dell’organismo, oppure al Direttore dell’Unità Operativa responsabile (nel caso si tratti di un caso clinico), oppure al Responsabile Servizio Alberghiero (se la segnalazione concerne il vitto o le condizioni generali della struttura).
Entro il tempo massimo di 30 giorni, più altri 15 se si appura che serve un’indagine approfondita che coinvolge altri fattori o aziende esterni alla struttura, la Struttura dovrà esprimere una propria posizione in risposta alla segnalazione.
Quando la struttura sarà pronta con una risposta che ritiene esaustiva e soddisfacente, concordata e controfirmata dal Direttore Sanitario o Amministrativo, contatterà l’utente che, se non si sentirà accontentato, potrà avvalersi di un’azione legale. A questo proposito alcuni ospedali predispongono di un Ufficio Affari Legali interno, coordinato con l’URP, e persino, a volte, di un Perito interno, contattabile direttamente dal cliente.
In caso di reale necessità, tuttavia, i professionisti del settore legale suggeriscono di perseguire anche la via giudiziaria in sede civile o penale al fine di accertare le responsabilità della Struttura ovvero del Personale medico e sanitario, anche chiedendo il risarcimento del danno subito.
Le strutture a supporto dei Diritti del Malato - ormai diffusamente presenti su tutto il territorio nazionale - oltre ad indirizzare l'utente nella redazione della segnalazione all'URP, sono solitamente convenzionate con studi legali che applicano tariffe ridotte.
Ciò non esclude, comunque, che spesse volte si debbano corrispondere somme - anche ingenti - onde ottenere una perizia ed ogni altro urgente che debba essere predisposto nell'immediatezza del danno patito e successivamente allegato tanto alla segnalazione all'URP quanto negli atti introduttivi del giudizio (atto di citazione, querela, costituzione di parte civile...) a sostegno della fondatezza della propria posizione.
In simili ipotesi, il costo per la predisposizione di tali atti deve essere integralmente sostenuto dal paziente/vittima, con evidente ulteriore vulnus dei diritti dell'individuo/paziente.
La presente proposta di legge vuole quindi introdurre una concreta azione di solidarietà a sostegno delle vittime della malasanità, garantendo il diritto al patrocinio legale gratuito a quanti, indipendentemente dalla capacità reddituale individuale e dalla strategia processuale che vogliano perseguire (azione di risarcimento in sede civile ovvero costituzione di parte civile nel processo penale), intendano far valere i propri diritti in sede giurisdizionale.
Viene pertanto proposta l'istituzione, in convenzione con gli Ordini degli Avvocati, di un apposito Albo degli avvocati patrocinanti per il Fondo di solidarietà per le vittime della malasanità previsto con il quale sostenerne le azioni in sede giudiziaria.
Ma non solo.
Il Fondo garantisce un supporto anche nella fase prodromica all'avvio dell'azione giudiziaria, in particolare con riferimento alle richieste di consulenza tecnica di parte ovvero di consulenza che si rivelino necessarie già in sede di segnalazione del disservizio all'URP.
La Convenzione, stipulata tra la Regione e gli Ordini degli Avvocati, inoltre, comporta una predeterminazione degli onorari dei professionisti che dovranno essere specificamente approvati dallo stesso all'atto dell'iscrizione all'apposito Albo istituito.
Al tempo stesso, vengono individuate le modalità di accesso ai finanziamenti anche in favore dei soggetti per i quali non sussistono le condizioni per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, ma che non possano comunque sostenere le spese di un giudizio.
Con proprio regolamento, la Giunta dovrà conseguentemente definire i criteri e le modalità per il recupero dei contributi e la loro restituzione nei soli casi in cui a favore della vittima sia disposto il pagamento delle spese processuali sostenute ovvero nel caso in cui siano successivamente condannati per calunnia in merito agli stessi fatti per cui hanno richiesto tutela.
Evidentemente nelle due ipotesi individuate, la copertura delle spese di assistenza legale da parte della Regione appare incongruo, in quanto, nel primo caso, con sentenza, viene disposta a suo favore il risarcimento delle spese di giudizio sofferte; nel secondo caso, invece, un successivo procedimento giudiziario reso nei confronti del beneficiario della copertura delle spese di assistenza legale ne rivela la condotta palesemente fraudolenta e mistificatrice, tale da far venir meno l'interesse e l'opportunità per la Regione di sostenerne le ragioni in giudizio.
La proposta è altresì corredata da una clausola valutativa posta a chiusura del sistema, con la quale si richiede alla Giunta regionale di informare annualmente il Consiglio circa le modalità di funzionamento del Fondo, indicando, tra le altre, il tipo e il numero delle domande ammesse alle disponibilità del fondo, la tipologia dei reati e l'esito dei relativi procedimenti giudiziari.
In tal modo sarà possibile anche rimodulare l'entità del finanziamento negli anni successivi.

In considerazione dell'elevato numero di casi di malasanità si ritiene opportuno dotare il Fondo di una somma iniziale di 1 milione di Euro, da individuare e destinare nella successiva legge di bilancio e finanziaria, ai sensi dell'articolo 5, della legge regionale n. 8/2002 ("Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria").
Ai senso della predetta disciplina, infatti, «le leggi regionali che prevedono attività o interventi a carattere continuativo o ricorrente determinano le procedure da seguire, rinviando alla legge di bilancio o alla legge finanziaria la quantificazione della relativa spesa».



Art. 1
Principi e finalità
1. La Regione Calabria riconosce che le carenze nelle prestazione dei servizi professionali in ambito medico e sanitario che cagionino un danno immediato oppure differito nel tempo al soggetto beneficiario della prestazione stessa costituiscono una violazione ai limiti imposti dal rispetto della persona umana e del diritto alla salute, secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalle vigenti leggi.

2. La Regione, al fine di tutelare la dignità e l'integrità fisica e psichica dei malati, promuove iniziative concrete di solidarietà e interviene con azioni efficaci contro ogni forma di carenze nelle prestazioni e di violazione dei diritti espressi nella Carta europea dei diritti del malato.

3. La Regione, per gli interventi di cui al comma 2, sostiene le vittime della malasanità, garantendo a tutte, direttamente o indirettamente, il diritto al patrocinio legale gratuito.


Art. 2
Fondo di solidarietà per le vittime della malasanità
1. La Regione, per la realizzazione delle finalità di cui all'articolo 1, istituisce un Fondo di solidarietà per le vittime della malasanità (di seguito denominato fondo) volto a sostenerne le azioni in sede giudiziaria e nella fase prodromica all'avvio delle stesse, ivi compreso l'eventuale ricorso a consulenza in ambito civilistico o a consulenza tecnica di parte.

2. Il fondo viene utilizzato per coprire, secondo quanto previsto dal regolamento di cui all'articolo 4, le spese di assistenza legale o per la costituzione di parte civile, nell'ipotesi in cui il patrocinio legale è svolto da avvocati regolarmente iscritti nell'elenco di cui all'articolo 3 della presente legge.

3. La Giunta regionale, con il regolamento di cui all'articolo 4, provvede a definire i criteri per il recupero dei contributi e per la loro restituzione al fondo, nei limiti di quanto erogato dallo stesso, con particolare riferimento ai casi in cui:
a) a favore della vittima beneficiaria dell'intervento di copertura delle spese di assistenza legale è disposto, con sentenza, il pagamento delle spese processuali;
b) i soggetti beneficiari dell'intervento di copertura delle spese di assistenza legale sono successivamente condannati per calunnia in merito agli stessi fatti per cui hanno richiesto tutela.


Art. 3
Convenzione per l'istituzione di un elenco di avvocati patrocinanti per il fondo di solidarietà

1. La Regione stipula una convenzione con gli Ordini degli avvocati dei Fori della Calabria al fine di predisporre e rendere accessibile un elenco di avvocati patrocinanti per il fondo di cui all'articolo 2, con esperienza e formazione continua specifiche nel settore.

2. La convenzione di cui al comma 1 prevede:
a) le modalità di individuazione dei professionisti;
b) le modalità di raccordo con i servizi territoriali e con le associazioni legalmente costituite e iscritte nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato, che operano per contrastare il fenomeno della malasanità;
c) modalità di periodico aggiornamento dell'elenco di cui al comma 1;
d) modalità di accesso al fondo, con particolare riferimento ai soggetti per i quali non sussistono le condizioni per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato;
e) modalità di determinazione degli onorari spettanti agli avvocati iscritti all'elenco di cui al comma 1.

Art. 4
Erogazione delle disponibilità del fondo di solidarietà
1. La Giunta regionale, con apposito regolamento, definisce i criteri di erogazione delle disponibilità del fondo, anche sulla base della condizione reddituale della vittima, e le modalità di attuazione della presente legge, sentita la Commissione consiliare competente.


Art. 5
Clausola valutativa
1. Entro un anno dall'entrata in vigore della legge, la Giunta regionale presenta alla Commissione consiliare competente una relazione, con cadenza annuale, contenente le seguenti informazioni:
a) il tipo e il numero delle domande ammesse alle disponibilità del fondo;
b) l'entità del contributo;
c) il tipo e il numero delle domande non ammesse a contributo e le motivazioni dell'esclusione;
d) la tipologia dei reati e l'esito dei relativi procedimenti giudiziari, in riferimento ai quali è stata accolta la richiesta di ammissione alle disponibilità del fondo;
e) le azioni svolte dalla Giunta regionale per informare i potenziali beneficiari della possibilità di accesso alle disponibilità del fondo;
f) il numero delle convenzioni stipulate con gli Ordini degli avvocati dei Fori della Calabria.


Art. 6
Norma finanziaria
1. All'istituzione del fondo di solidarietà finalizzato al patrocinio legale a favore delle vittime della malasanità, il cui stanziamento, a partire dall'esercizio finanziario 2010, è pari a 1 milione di euro per ciascun anno, in termini di competenza e di cassa, ed è iscritto nell'ambito della unità previsionale di base (UPB) UPB 6.1.01.01 (Spese inerenti al finanziamento del Servizio Sanitario Regionale) del bilancio regionale, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate secondo le modalità previste dall'articolo 5 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria)

La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Calabria.

Avv. Antonio Iaconetti

martedì 13 luglio 2010

Crotone: fareAmbiente deposita costituzione di Parte Civile



CROTONE: FAREAMBIENTE PARTE CIVILE PER VICENDA EX PERTUSOLA


(ASCA) - Crotone, 14 lug - FareAmbiente ''ha depositato la richiesta di costituzione di parte civile nel processo Black mountains, relativo alla vicenda della Pertusola di Crotone''. E' quanto si legge in una nota di Antonio Iaconetti, coordinatore regionale della Calabria di FareAmbiente.

''Intendiamo assumere - ha spiegato - una posizione chiara e netta a difesa di una citta' letteralmente depredata da una politica di aggressione indiscriminata del territorio, esercitata nel dispregio di ogni normativa di tutela ambientale''.

''Il caso della Pertusola e' di gravita' inaudita: parliamo di strade, ponti, edifici pubblici, scuole costruite utilizzando le scorie tossiche provenienti dallo stabilimento. Migliaia di crotonesi - ha aggiunto Iaconetti - sono stati esposti al rischio di contaminazione. Siamo preoccupati perche' questa vicenda indegna di un paese civile non riceve attenzioni adeguate e temiamo per la tutela della salute pubblica e per i diritti dei cittadini''.

''Per questo - ha concluso - abbiamo chiesto la costituzione di parte civile, ritenendo di poter svolgere un ruolo importante di denuncia e di ricerca della verita' durante il processo''.

red/map/bra

(Asca)


13 luglio 2010

martedì 6 luglio 2010

AMBIENTE:FARE AMBIENTE A GRECO, 330 MLN PER PRODURRE DISAGI?

(ANSA) delle 16:36 - CATANZARO, 6 LUG - ''Se e' vero che la precedente
giunta regionale ha investito oltre 330 milioni di euro tra il
2007 ed il 2009 per garantire la pulizia delle spiagge e del
mare, come afferma l'ex assessore regionale all'Ambiente Silvio
Greco, mi chiedo quali risultati visibili e concreti siano stati
raggiunti, atteso che per tutta l'estate scorsa sono stati
innumerevoli i disagi denunciati dai turisti, costretti dalla
sporcizia galleggiante a rinunciare al bagno, in particolare
lungo il Tirreno cosentino, un giorno si' e l'altro pure''. E'
quanto afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare
Ambiente.
''La situazione - prosegue Iaconetti - ha raggiunto livelli di
drammaticita' talmente alti da indurre la procura di Paola ad
aprire una inchiesta ed a sequestrare diversi depuratori mal
funzionanti. Cio' che piu' fa rabbia e' che la maggior parte di
questi impianti avrebbero bisogno di una manutenzione minima e
di risorse limitate per funzionare correttamente. Invece si
spendono 330 milioni di euro, dico oltre 600 miliardi di vecchie
lire, per ritrovarsi ancora con i soliti vecchi problemi. Non ho
dubbi che Giuseppe Scopelliti, che appartiene alla politica del
fare, guardera' a cio' che ha prodotto l'assessore della giunta
Loiero. E si muovera' nella direzione opposta''. (ANSA).

venerdì 2 luglio 2010

Convegno Camera dei Deputati Sala delle colonne





Mercoledì 30 giugno è stata presentata, nell'ambito della quarta festa nazionale giovani FareAmbiente tenutasi a Palazzo Marini, la proposta di legge elaborata dal coordinatore regionale della Calabria di FareAmbiente Antonio Iaconetti e presentata in Parlamento dal deputato del PDL Alfonso Papa, membro della commissione giustizia.
L'iniziativa, ha visto la partecipazione dei ministri Giorgia Meloni e Daniela Santanchè.
“Che l’ambientalismo non sia una prerogativa del centrosinistra, visto che l’ambiente è il tema più importante nella vita quotidiana degli italiani – ha affermato Daniela Santanchè – la scelta nucleare è fondamentale per l’Italia, perché abbiamo l’energia più cara d’Europa. Il petrolio fa male alla salute nostra e del nostro portafogli. Chernobyl non deve spaventare, è solo una disgrazia del comunismo”.
“Sono felice che i giovani si avvicinano alle tematiche ambientali e mi piacerebbe, che all’esperienza del progetto ‘campogiovani’ promosso dal ministero partecipassero anche i giovani di FareAmbiente”, ha dichiarato invece Giorgia Meloni intervenuta alla manifestazione.
Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente, ha invece sostenuto che “FareAmbiente, si sta radicando sempre di più sul territorio e la proposta di legge presentata da uno dei nostri dirigenti è la dimostrazione che l’associazione promuove la politica del ‘fare’ e non si limita a fare terrorismo psicologico predicando catastrofismi imminenti”.
In pomeriggio si è discusso sul Ddl 3487 presentato alla Camera il 19 maggio dallo stesso Papa, su proposta dell'Avvocato Antonio Iaconetti, coordinatore Regione Calabria di FareAmbiente.
Il tema riguarda la modifica dell’articolo 51 del codice di procedura penale in materia di competenza dell’esercizio delle funzioni di pubblico ministero nelle indagini e nei procedimenti per i reati in materia ambientale.
La frammentazione delle indagini dilata infatti i tempi e rischia di pregiudicare l'accertamento della verità e delle responsabilità. Questa proposta di legge invece ne affida la gestione alla Direzione Distrettuale
Antimafia che già si occupa, oltre che dei reati specificatamente connessi alle grandi organizzazioni criminali, anche di narcotraffico, tratta di esseri umani, riciclaggio, appalti pubblici, misure di prevenzione patrimoniali.
L'obiettivo è quello di ampliare i poteri della DDA che potrà occuparsi così anche dei reati ambientali













Si Segnalano alcuni link che hanno ripreso la notizia.



http://www.italpress.com/ambiente/4846/da-fareambiente-ddl-su-contrasto-reati

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo485132.shtml

http://www.asca.it/news-ECOMAFIE__FAREAMBIENTE__DIR__ANTIMAFIA_INDAGHI_SU_CRIMINI_AMBIENTALI-927964-POL-1.html



http://www.ionionotizie.it/notizia-2169.html

http://www.lavoripubblici.it/news/2010/06/formazione/iv-festa-nazionale-giovani-di-fareambiente/

http://www.nuovacosenza.com/cs/10/giugno/28/fareambiente.html

http://it.notizie.yahoo.com/19/20100701/tpl-ecomafie-fareambiente-dir-antimafia-1204c2b_1.html

http://www.reggiotv.it/news.php?id=15241

lunedì 28 giugno 2010

AMBIENTE:FAREAMBIENTE,PROGETTO LEGGE PER DARE A DDA INDAGINI





(ANSA) - CATANZARO, 28 GIU - Sara' illustrata a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, la proposta di legge elaborata dal coordinatore regionale della Calabria di FareAmbiente Antonio Iaconetti e presentata in Parlamento dal deputato Alfonso Papa, membro della Commissione Giustizia della Camera.
L'iniziativa si svolgera' nell'ambito della Quarta Festa Nazionale Giovani FareAmbiente in programma mercoledi' prossimo 30 giugno con la partecipazione del Ministro Giorgia Meloni.
''Si tratta - ha detto Iaconetti - di un progetto normativo che introduce nel nostro ordinamento una specifica disciplina per assicurare un coordinamento delle attivita' investigative in materia ambientale, allo stato attuale suddivise tra uffici e procure diverse sia per competenza che per territorio.
La frammentazione delle indagini dilata i tempi e rischia di pregiudicare l'accertamento della verita' e delle responsabilita'. Questa proposta di legge invece ne affida la gestione alla Direzione Distrettuale Antimafia che gia' si occupa, oltre che dei reati specificatamente connessi alle grandi organizzazioni criminali, anche di narcotraffico, tratta di esseri umani, riciclaggio, appalti pubblici, misure di prevenzione patrimoniali''.
''L'obiettivo - ha concluso - e' quello di ampliare i poteri della DDA che potra' occuparsi cosi' anche dei reati ambientali.
Questo consentira' la piena realizzazione del coordinamento delle attivita' di indagine, la funzionalita' dell'impiego della polizia giudiziaria nelle sue diverse articolazioni, nonche' la completezza e tempestivita' delle azioni di repressione dei reati che minacciano l'ambiente''. (ANSA).


COM-LE/MED
S45 QBXU

venerdì 18 giugno 2010

Non un MARE da BERE ma un MARE da AMARE




"Anche il Procuratore Eugenio Facciolla ha sgombrato il campo da ogni equivoco, affermando che non vi sono navi dei veleni al largo delle coste calabresi, intervenendo ieri ad Amantea al convegno dibattito della Fidapa “Mare ultimo Eden”".
Lo afferma in una nota Antonio iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria.
"Nelle ultime settimane, alle porte della stagione estiva, i soliti noti, senza uno straccio di prova in mano sono tornati a parlare di inquinamento dei nostri mari, di rifiuti radioattivi nascosti in profondità, di scorie disseminate tra il Tirreno e lo Jonio calabrese, screditando la nostra regione e danneggiando il settore turistico, oltre a quello della pesca.
Se il nostro mare non è cristallino – aggiunge Iaconetti – non è certo per qualche fantomatica storia raccontata da non meglio identificati collaboratori di giustizia, ma per l’assenza di una efficace politica di gestione del ciclo delle acque e per le carenze che si registrano nella manutenzione e nel funzionamento dei depuratori. Siamo convinti che con l’insediamento del governo Scopelliti ci sarà un incisivo cambio di rotta ed una maggiore attenzione per il nostro mare e le nostre coste.
Per avere non un mare da bere ma un mare da amare".

lunedì 14 giugno 2010

FareAmbiente incontra l'Assessore all'Ambiente On. Francesco Pugliano

REGIONE:ASSESSORE PUGLIANO INCONTRA 'FARE AMBIENTE CALABRIA'
CASTIGLIONE COSENTINO (COSENZA)

(ANSA) - CASTIGLIONE COSENTINO (COSENZA), 14 GIU - Una delegazione del
Movimento Ecologista Europeo ''Fare Ambiente Calabria'' ha incontrato
l'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pugliano, nel corso dell'iniziativa ''Assessoring'' promossa dal consigliere regionale Salvatore
Magaro' a Castiglione Cosentino. La delegazione, secondo quanto riferisce un
comunicato, era composta dal coordinatore regionale, Antonio Iaconetti; dal
coordinatore nazionale giovanile, Aurelio Longo, e dal presidente della
Commissione Energia, Orazio Mainieri. Nel corso dell'incontro i rappresentanti
di FareAmbiente hanno avanzato la proposta ''Rottamiamo i tetti in eternit''.
L'idea e' quella di incentivare la sostituzione dei tetti in amianto, che sono
ancora numerosi nei comuni calabresi, con pannelli fotovoltaici per la
produzione di energia pulita. FareAmbiente ha inoltre anticipato che il 30
giugno organizzera' a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, un
convegno sulla proposta di legge sui reati ambientali avanzata dal coordinatore
per la Calabria, Antonio Iaconetti. Tale proposta ha dato origine al disegno di
legge presentato il 19 maggio scorso alla Camera dall'on. Alfonso Papa,
componente della Commissione Giustizia. Con il DDL, nello specifico, si propone
la modifica dell'articolo 51 del codice di procedura penale in materia di
competenza dell'esercizio delle funzioni del pubblico ministero nelle indagini
e nei procedimenti per i reati in materia ambientale. L'assessore Pugliano, si
afferma ancora nel comunicato, ha espresso apprezzamento per la politica
condotta da FareAmbiente ''che porta avanti - ha detto - un ambientalismo
positivo che non dice no a priori e con cui e' possibile dialogare
costruttivamente''. (ANSA).
COM-DED/MED S45 QBXU

lunedì 7 giugno 2010

MARE: ULTIMO EDEN CONVEGNO DIBATTITO



TEMA NAZIONALE

“IL PERCORSO DEL RISPETTO”


CONVEGNO DIBATTITO

“ ”MARE: ULTIMO EDEN ”
-Cultura, Passione, Rispetto-


Giovedì 17 Giugno 2010-ore 18,00
Sala Convegni PALACE HOTEL MEDITERRANEO
Via Sromboli (SS.18)–AMANTEA (CS)

PROGRAMMA

APERTURA DEI LAVORI ORE 18,00


INTRODUCE E MODERA

Dott.ssa Anna LORELLI
Presidente F.I.D.A.P.A. Sezione di Amantea


INDIRIZZI DI SALUTO

Franco Tonnara
Sindaco di Amantea

Dr. Giovanni Battista Morelli
Consigliere Provinciale –Cosenza-

D.ssa Giosy Careri
Componente Commissione Ambiente e Turismo
Distretto Sud-Ovest F.I.D.A.P.A.

RELATORI

Dr. Cons. Eugenio FACCIOLLA
S. Procuratore Generale
c/o la Procura Generale della Repubblica di CATANZARO

Dr. Emilio CELLINI
Dirigente del Servizio Laboratoristico Biotossicologico
del Dipartimento Provinciale
A.R.P.A.C.A.L. di CROTONE

Avv. Antonio IACONETTI
Coordinatore Regionale di “FARE AMBIENTE”


CONCLUDE

Caterina Mazzella
Responsabile Nazionale F.I.D.A.P.A.
Commissione Ambiente e Turismo

INTERVENTI E DIBATTITO


Il Presidente
Dott.ssa Anna Lorelli

venerdì 28 maggio 2010



4 a Festa Nazionale dei Giovani di FareAmbiente

Convegno:

Reati Ambientali:

“Coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia ambientale”
. Ddl n. 3487 del 19 Maggio 2010 dell’On. Alfonso Papa su proposta dell’Avv. Antonio Iaconetti.

30 Giugno 2010
Sala delle Colonne, Palazzo Marini,via Poli 19, Roma


Ore 10:00
Coordinamento Nazionale Giovanile: La classe dirigente di domani
Introducono:
Vincenzo PEPE Presidente FareAmbiente
On. Giorgia MELONI, Ministro della Gioventù*
Federica RICCI, Responsabile Nazionale Giovanile, FAREAMBIENTE
Luca CERRETANI, Vice Responsabile Nazionale Giovanile, FAREAMBIENTE

Maria Elena VALANZANO, Coordinatore Nazionale e Responsabile Nazionale Giovanile Avvocati della Libertà

Modera
Fabio PERUGIA, Redattore il Tempo
Intervengono:
On. Sergio BERLATO Euro Deputato Commissione Ambiente – Vice-Presidente Vicario delegazione italiana PPE
On. Angelo ALESSANDRI Presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici*
On. Agostino GHIGLIA, Capogruppo PDL Commissione Ambiente Camera dei Deputati
Fabio DE LILLO, Assessore all’Ambiente Comune di Roma
On. Cons. Luigi BOBBIO, Capo di Gabinetto Ministero della Gioventù*
Saluti:
Giuseppe Fausto MILILLO, Vice Presidente FareAmbiente
Piergiorgio BENVENUTI, Coordinatore Regione Lazio
∞∞∞
Sara AMOROSO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Abruzzo
Laura FARETTA, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Basilicata
Giovanni IACONETTI, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Calabria
Marco DI LUCCIO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Campania
Elena MONTANARI, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Emilia Romagna
Fabio FICOSECCO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Lazio
Simone PARODI, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Liguria
Matteo DOZIO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Lombardia
Davide D’AGOTINI, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Piemonte
Luigi CASCIARO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Puglia
Gianluca CORONEO, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Sicilia
Marco ABORDI, Responsabile Coordinamento Giovanile Regione Veneto




∞∞∞
Tony SINISCALCO, Coordinatore Nazionale Giovani Sud Italia di FAREAMBINTE
Simone Enea RICCO’, Coordinatore Nazionale Giovani Nord Italia di FAREAMBINTE
Aurelio Amedeo LONGO, Coordinatore Nazionale Giovani di FAREAMBINTE

Conclude
Paolo FELICIOTTI, Ufficio Stampa FareAmbiente

Ore 13:00
Pausa Pranzo

Ore 15:00
MARIO MASI
PRESENTA
“No Slogan - L'eco ottimismo ai tempi del catastrofismo"
INTERVISTA A LUIGI MARIANI E TEODORO GEORGIADIS
OSPITE: GUIDO GUIDI
Ore 16:00
Dibattito con gli autori sui temi della comunicazione
e delle politiche ambientali.





Convegno

Reati Ambientali:
“Coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia ambientale” . Ddl n. 3487 cel 19 Maggio 2010 dell’On. Alfonso Papa su proposta dell’Avv. Antonio Iaconetti.
….
Ripresa dei Lavori Ore 16:30

Introduce:
Vincenzo PEPE Presidente FareAmbiente
Modera:
Maria Elena VALANZANO, Coordinatrice Nazionale e Responsabile Nazionale Giovanile Avvocati della Libertà

Intervengono:

Giuseppe Fausto MILILLO, VicePresidente FareAmbiente

Antonio IACONETTI, Coordinatore Regione Calabria

Peter Lewis GETI, dottorando di ricerca in Giustizia costituzionale e Diritti fondamentali - Università di Pisa.

Sen. Antonio D’ALI’ Presidente Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali – Senato della Repubblica*

Francesco DELLA CORTE, Presidente Regione Campania FareAmbiente

Marco MATTEI, Assessore all’Ambiente Regione Lazio

Fabio DE ANGELIS, VicePresidentePDL Frosinone con delega All’Ambiente

Santo Emanuele MUNGARI - Segretario Nazionale Avvocati della Libertà

On. Alfonso PAPA, Deputato Pdl, componente della II Commissione Permanente Giustizia , della Commissione Bicamerale sulla Semplificazione Legislativa e della Commissione Antimafia

On. Stefania PRESTIGIACOMO, Ministro dell’Ambiente*

Conclude
Federica RICCI, Responsabile Nazionale Giovanile, FAREAMBIENTE






* Presenza da confermare

Per il Convegno delle ore 16:30 saranno previsti 3 crediti formativi riconosciuti dall’Ordine degli Avvocati di Roma.

martedì 4 maggio 2010

SANITA': BIMBA MORTA COSENZA; GENITORI, SI FACCIA GIUSTIZIA

SANITA': BIMBA MORTA COSENZA; GENITORI, SI FACCIA GIUSTIZIA
COSENZA

(ANSA) - COSENZA, 4 MAG - I familiari di Angela Ren, la bambina di quattro
anni di origine cinese e residente a Bonifati (Cosenza) morta nei giorni scorsi
nell'ospedale di Cosenza, in una nota si augurano che ''la giustizia punica i
responsabili della morte della loro bambina''. Gli avvocati Antonio Iaconetti e
Ferdinando Palumbo, a nome della famiglia Ren esprimono un ''sentito
ringraziamento a quanti in questi giorni, sono stati vicini ed hanno espresso
loro calore e vicinanza umana. Un grazie alla comunita' cinese per aver
promosso una raccolta fondi per far fronte alle necessita' della famiglia Ren,
ed agli abitanti di Bonifati, sinceramente solidali e affettuosi. Un
ringraziamento particolare va al Sindaco di Bonifati perche', sin dal primo
momento, si e' reso disponibile a venire incontro alla famiglia della piccola
Angela''. ''Un grazie - proseguono - al Presidente provinciale dell'Anolf,
Soodevi Shyama Bokkory, per l'interessamento e l'assistenza prestata in favore
della famiglia Ren nei momenti tristi e dolorosi di tutta la vicenda. La
Famiglia Ren, nel rinnovare la stima verso coloro i quali hanno mostrato la
loro solidarieta', si augura che la giustizia punisca i responsabili della
morte della loro bambina affinche' e il suo sacrificio possa evitare ad altri
di trovarsi nella medesima situazione e sia da monito a quanti operano nella
sanita'''.(ANSA).
COM-LE/MED S45 S0B QBXU

lunedì 26 aprile 2010

Apprezzamento azione Scopelliti



REGIONE: IACONETTI, BENE SCOPELLITI SU EMERGENZA AMBIENTALE
CATANZARO
(ANSA) - CATANZARO, 27 APR - ''Giuseppe Scopelliti e' partito con il piede
giusto. Nel giro di poche ore ha formato la propria squadra di governo e
fissato le priorita' della sua azione politica. Tra queste ha inserito ai primi
posti l'emergenza ambientale che da tempo affligge la Calabria''. Lo afferma,
in una nota, il coordinatore regionale di Fare Ambiente, Antonio Iaconetti.
''La flessione delle attivita' turistiche, la crisi del settore ittico, il
dissesto idrogeologico con tutte le ripercussioni in termini di danni e di
costi sociali - prosegue Iaconetti - sono tutte conseguenze della pessima ed
irresponsabile gestione del territorio che, invece, per i calabresi rappresenta
una risorsa autentica, un patrimonio inestimabile da valorizzare. La sensazione
e' che il neo eletto governatore abbia colto l'importanza strategica della
tutela ambientale. Siamo convinti che Scopelliti possa inaugurare un nuovo
corso, differente e migliore rispetto a quello realizzato dai poco sensibili
amministratori che lo hanno preceduto''.(ANSA).
COM-ATT/ S04 S45 QBXU

sabato 13 marzo 2010

Fare Ambiente ad Ambiente Italia



La puntata del 7 Marzo 2010 di Ambiente Itaia in diretta da Maierato, ospite Fare Ambiente, è visibile sul link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-52c3e453-5d45-43ed-9d58-a486475f1bd2.html?34663563

oppure sul mio profilo facebook: http://www.facebook.com/?ref=logo#!/profile.php?ref=profile&id=1541573162

mercoledì 10 marzo 2010

Un chiarimento o meglio, una lezione sull'energia termo nucleare !!!



"Quello che non si vuole capire è che un movimentismo antinucleare ci sarà sempre, più o meno incisivo in funzione della disinformazione imperante in Italia sull'argomento, ma ...non si vuole capire che il 2 dicembre 1942 Enrico Fermi ha diretto un esperimento che ha mandato in criticità il primo reattore nucleare. Da allora il mondo non è più lo stesso. L'uso pacifico della fonte nucleare ha permesso anche di dirottare il plutonio e l'Uranio 235 delle bombe nucleari nelle centrali di produzione elettrica. Quindi si è passati dal MEGATON al MEGAWATT; bellissimo. Tutti ed in particolare i pacifisti antinucleari dovrebbero gioire per questo passaggio dall'atomo della guerra all'atomo della pace. Invece NO, il solito NO A PRESCINDERE. E' chiaro che c'è la volontà di strumentalizzare il consenso degli ignoranti, cioè di chi ignora le realtà. Spetta a noi ECOLOGISTI SERI, REALISTI e SCIENTIFICI dare le giuste informazioni e far capire che la FONTE ENERGETICA NUCLEARE è SICURA, ECONOMICA e PULITA( impatti esterni quasi nulli). Comunque la scoperta della fisssione dell'uranio è PATRIMONIO DELL'UMANITA', perciò nel MONDO LE CENTRALI A URANIO verranno costruite a prescindere da ciò che si farà in Italia. Il PROGRESSO NON SI FERMA CON LE CHIACCHIERE e CON LE MANIFESTAZIONI, nè con i sit-in. Resta per noi l' AMAREZZA DI AVERE il kWh PIU' ELEVATO d'Europa, il SISTEMA ENERGETICO PIU' COSTOSO e SQUILIBRATO ed il rischio, causa costi elevati petrolio e gas, di retrocedere nella classifica dei Paesi industrializzati dal G8 al G20, e forse al G50, sperando di NON TORNARE NELLE CAVERNE."
Prof. Orazio Mainieri
Presidente Commissione energia di Fare Ambienteainieri

venerdì 5 marzo 2010

Proposta sanatoria irregolarità formali liste elettorali




Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Fax -------------------


Oggetto: Proposta sanatoria irregolarità formali liste elettorali



Ill.mo Sig. Presidente,
relativamente al caos circa la non ammissione delle liste elettorali voglio palesarLe alcune mie riflessioni, con il solo scopo di contribuire, alla discussione di queste ultime ore..
Siccome il diritto al voto è un diritto riconosciuto e tutelato dalla costituzione e poiché così stante le cose non si garantisce a tutti di poterlo esprimere liberamente ed in maniera compiuta, si potrebbe fare una leggina o un decreto, con cui stabilire che
1) Si possono sanare le mere irregolarità formali riscontrate dall’ufficio centrale per le elezioni istituito presso le corti d’appello, su richiesta di chi ne ha interesse e prima ancora che non vi sia un provvedimento giurisdizionale definitivo, ovvero non più soggetto ad impugnazione. Per cui tali irregolarità non determinano automaticamente esclusione della lista elettorale viziata, ma mera irregolarità comunque sanabile.
2) Relativamente al caso Roma PDL, si potrebbe stabilire, che i presentatori delle liste devono ritenersi presenti chi, entro le ore 12:00 del giorno stabilito, si trovava all’interno dello stabile, salvo dimostrati casi di forza maggiore, dove ha sede l’ufficio elettorale deputato a ricevere le liste elettorali. E che Comunque la presentazione oltre l’orario previsto non determina la non presentabilità delle liste se le stesse vengono depositate comunque entro le 15:00 dello stesso giorno. Ciò comporterà non la inammissibilità della lista ma la sanzione pecuniaria da € € x ad € xy a carico del presentatore ritardatario.

Nel mio piccolo spero di aver dato, anche se pur minimo contribuito.
Mi è lieta l’occasione per porgerLe vive cordialità.
San Fili, 05.03.2010 h. 14:55

Con sincera stima
Avv. Antonio Iaconetti

mercoledì 3 marzo 2010

Meno male che sono al tramonto !!!!




AMBIENTE: IACONETTI, SORPRESI PROVVEDIMENTO ASSESSORE GRECO
(ANSA) - CATANZARO, 3 MAR –

''Mi meraviglia che l'assessore regionale all'Ambiente sia latore di un provvedimento, approvato dalla Giunta, per individuare i tratti di costa non balneabili per il 2010''. A sostenerlo, in una nota, e' Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente. ''Sono sorpreso non perche' ero convinto che le nostre coste fossero interamente balneabili - prosegue Iaconetti - ma perche' soltanto qualche giorno fa il suo collega assessore ai Lavori pubblici nel corso di una trasmissione televisiva ha solennemente affermato che il mare della Calabria non e' mai stato inquinato. Dichiarazione improvvida, oltre che inopportuna, da parte di un componente del governo regionale uscente che, evidentemente, non trascorre le proprie vacanze sui litorali calabresi''. (ANSA).

martedì 2 marzo 2010

Corte europea accoglie ricorso dell'Italia sul Crocifisso



Finalmente una buona notizia.
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto il ricorso presentato dall'Italia contro la sentenza che ha sostanzialmente bocciato, il 3 novembre scorso, la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Una vittoria non solo dei cattolici ma il riconoscimento delle radici giudaico -cristiane della nostra cultura millenaria.

lunedì 1 marzo 2010

Il Ministro Claudio Scajola insignito della Legion d'Onore




Ill.mo Sig. Ministro
Volevo complimentarmi con Lei per l’alta onorificenza concessaLe dal Primo Ministro francese. E’ un riconoscimento alla persona ma soprattutto alla politica del fare di cui Lei è, assieme al nostro Leader On. Silvio Berlusconi, la massima espressione. In questo, come coordinatore di Fare Ambiente per la Calabria, mi sento a vicino a Lei ed alla politica del Governo accomunati da una visione moderna e fattiva della politica.
Ancora complimenti e auguri di un buon e proficuo lavoro.

lunedì 22 febbraio 2010

Visita di Bertolaso in Calabria




“La visita di Bertolaso in Calabria è la testimonianza tangibile e concreta dell’attenzione del Governo verso la nostra regione”. E’ quanto afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente e membro dell’assemblea provinciale di Calabria Riformista.
“Negli ultimi giorni abbiamo letto ogni genere di accusa nei confronti del responsabile della Protezione Civile: che mancano i fondi, che non c’è programmazione, che le promesse non sono state mantenute, dimenticando invece che la principale responsabilità degli scempi urbanistici ed ambientali che sono poi la principale causa del dissesto idrogeologico calabrese, ricade sugli enti locali e sulla cattiva amministrazione.
La Regione ha poi precise responsabilità in merito allo sperpero in consulenze improduttive di risorse ingenti che, se impiegate in maniera appropriata, unitamente ad una più efficace gestione del territorio, avrebbero certo evitato i disastri cui abbiamo assistito e, temo, dovremo assistere prima che la primavera arrivi”.

mercoledì 17 febbraio 2010

Dissesto idrogeologico danni di una pessima gestione



“Il vero insulto non è certo la costruzione del Ponte sullo Stretto ma le decine di consulenze, di incarichi clientelari, di dispendiose perizie distribuite attingendo alle risorse pubbliche e che nessun beneficio hanno prodotto per la tutela e la salvaguardia del territorio calabrese”.
Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente, replicando al presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
“Il dissesto idrogeologico non è certo una emergenza di queste ultime ore ma il risultato di anni di inerzia e di cattiva gestione da parte delle istituzioni locali. L’incapacità di affrontare in maniera concreta e strutturale il problema, attraverso la messa in sicurezza delle aree più a rischio, si ripercuote oggi su migliaia di cittadini che hanno perso tutto per colpa di chi non ha saputo, o non ha voluto, compiere il proprio dovere. Già nel 2009 i danni prodotti dal maltempo sono stati ingenti ma dodici mesi non sono stati sufficienti ai nostri amministratori per mettere in campo uno straccio di programmazione, una benché minima politica di contrasto degli eventi franosi. Non è un problema di fondi ma di come questi fondi sono stati spesi.
La Calabria si sta letteralmente sgretolando senza che nessuno abbia almeno il buon gusto di rassegnare le dimissioni”.

17 febbraio 2010

sabato 13 febbraio 2010

Navi dei veleni??? E le Prove dove sono ??



Non esistono navi dei veleni affondate al largo delle coste calabresi. E’ quello che emerge dai rilievi effettuati dal Ministero dell’Ambiente. Sono tutte favole, frutto della fantasia di qualcuno in vena di scherzi di Carnevale. Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria e membro dell’assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista.
La nave che si vede nel filmato girato dall’imbarcazione scientifica inviata al largo delle acque di Cetraro ha gli oblò. La Cunsky non aveva oblò. Era una nave da carico e quando è stata dismessa ad Alang in India non si chiamava Cunsky ma Shahinaz, come risulta dai registri navali internazionali.
E’ evidente che qualcuno ha pensato bene di rilasciare false dichiarazioni con lo scopo di ricevere qualche non meglio identificato beneficio.
Chi sostiene cose diverse, che presentasse prove plausibili evitando di arrecare ulteriore danno alla già fragile economia calabrese.
Non posso che ribadire ancora una volta che la Calabria è una regione bellissima e che non merita di essere infangata con bugie o altre cavolate di sorta.

11 febbraio 2010

giovedì 11 febbraio 2010

In ricordo dell'On. Costantino Belluscio








Addio Onorevole, nostro iscritto a Fare Ambiente voglio ricordarTi pubblicando la poesia che gentilmente mi hai inviato per il Santo Natale. Dalla Tua lirica ho appreso del male che ti affliggeva, capivo il Tuo dolore ma anche la Tua grande forza ed attaccamento alla vita. Addio Costantino con te va via una parte della nostra Storia ed un iscritto che ha dato lustro al nostro movimento.


LA PREGHIERA DI COSTANTINO BELLUSCIO
PER NATALE


O Signore,
la malattia ha bussato
alla porta della mia vita,
mi ha sradicato dal lavoro
e mi ha trapiantato in un “altro mondo”
il mondo dei malati.

Un’esperienza dura , Signore,
una realtà difficile da accettare.
Eppure, Signore, ti ringrazio
proprio per questa malattia:
mi ha fatto toccare con mano
la fragilità della vita,
mi ha liberato da tante illusioni.

Ora guardo tutto con occhi diversi:
quello che ho e che sono
non mi appartiene, è un tuo dono.
Ho scoperto che cosa vuol dire “dipendere”
aver bisogno di tutto e di tutti,
non poter far nulla da solo.
Ho provato la solitudine,
l’angoscia, la disperazione,
ma anche l’affetto, l’amore,
l’amicizia di tante persone.
Signore, anche se mi è difficile,
ti dico: sia fatta la tua volontà:
Ti offro le mie sofferenze
e le unisco a quelle di Cristo.

Ti prego: benedici
tutte le persone che mi assistono
e tutti quelli che soffrono con me.
E, se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri.

lunedì 8 febbraio 2010

Ho indirizzato al candidato governatore Giuseppe Scopelliti una richiesta di incontro in un pubblico dibattito da organizzarsi a Cosenza, da parte di Fare Ambiente dal titolo : “l’ambiente come risorsa, spunti e riflessioni per una Calabria più ecologica”. Da tale incontro deve scaturire un documento contenente le nostre richieste da inserire nel programma elettorale di Scopelliti. Vi chiedo di collaborare fattivamente a tale incontro, elaborando idee e progetti da dibattere e riassumere in un unico documento programmatico . Grazie per la vostra collaborazione, un affettuoso saluto e sopratutto, buon lavoro.

venerdì 22 gennaio 2010

SOSTENIAMO NICOLINO LA GAMBA SINDACO DI VIBO VALENTIA (http://www.nicolinolagamba.it)



L’Avv. Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione
“La candidatura a Sindaco della Città di Vibo del nostro Nicolino la Gamba è una scelta che fare ambiente condivide e fa propria”.
Ad affermarlo è l’Avv. Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente.
“La sua candidatura proviene da un’istanza di rinnovamento che nasce dal basso e si differenzia dagli alchimismi della vecchia politica che si regge su equilibri di potere e promesse di sviluppo mai mantenute”
“Nicolino la Gamba rappresenta l’anima ambientalista di cui Vibo Valentia - città che tanti lutti ha dovuto piangere e tanti danni ha dovuto subire a causa di una carente politica ambientale - ha bisogno per avere, finalmente, quel rilancio socio economico e culturale, non più altrimenti rinviabile”.
“Nicolino La Gamba è una figura di spicco, sia a livello regionale che nazionale, di Fare Ambiente, e molti apprezzamenti hanno riscosso le sue battaglie sulla tutela delle aree costiere calabresi, non disgiunte da una serie di articolate proposte sulla tutela e salvaguardia del territorio. Prendendo la parola, ha più volte sensibilizzato, durante i convegni romani di Fare Ambiente - presenti personalità di spicco del nostro Governo nazionale, da Bondi a Scajola - l’esigenza di bonificare il territorio del Vibonese dalla presenza di fonti inquinanti e soprattutto di una definitiva messa in sicurezza di quel territorio, al fine di evitare ulteriori dissesti idrogeologici”
“Forte condivisione riscuote il programma presentato agli elettori che fare ambiente condivide e sostiene”
Conclude Iaconetti “ Nicolino La Gamba rappresenta una personalità di spicco dell’ambientalismo del fare, persona competente, leale e dinamica, una risorsa per il movimento e che auguriamo alla città di Vibo di averlo come Sindaco sicuri che egli saprà darle uno spirito nuovo e renderla viva sia sotto l’aspetto culturale che dello sviluppo, anche attraverso una seria politica del fare”.