“Siamo sconcertati per la decisione assunta dal Gup di Crotone che ha rigettato la richiesta di FareAmbiente di costituirsi parte civile nel processo “Black Mountain” che deve fare luce sui disastri ambientali provocati dall’ex Pertusola”.
Lo afferma in una nota Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di FareAmbiente Calabria.
“Nelle motivazioni il giudice considera che FareAmbiente non sia tra le associazioni effettivamente e statutariamente portatrici di interessi ambientali territorialmente determinati e concretamente lesi dall’attività illecita.
In realtà, e per amore della verità, mi corre l’obbligo di puntualizzare che FareAmbiente non solo è impegnata quotidianamente in azioni di salvaguardia e tutela del territorio, ma è formalmente riconosciuta sia dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia dall’Unione Europea, ed ha sede anche in Belgio, Francia, Albania, Croazia e Turchia.
Per questi motivi torneremo a presentare la richiesta in sede dibattimentale”.
29 ottobre 2010
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