martedì 26 aprile 2011

Protocollo d'intesa con il candidato a Sindaco di Belmonte



FareAmbiente sosterrà il candidato a sindaco di Belmonte, Giancarlo Pellegrino unitamente alla lista ad esso collegata “Uniti per Cambiare”. La decisione è maturata a margine di un incontro svoltosi domenica sera, tra lo stesso Pellegrino ed una delegazione del Movimento ecologista europeo, guidata dal coordinatore regionale Antonio Iaconetti, dal coordinatore nazionale giovani Aurelio Longo e Giovanni Iaconetti membro del direttivo nazionale, candidato alle comunali di Cosenza nella lista Cosenza Sostenibile, con l’Arch. Mario Occhiuto.
"La prossima amministrazione comunale – dichiara Iaconetti - dovrà garantire a Belmonte Calabro uno sviluppo sostenibile e dovrà avere la capacità di valorizzare i siti di maggiore interesse storico-culturale e di rilanciare il bellissimo centro storico che domina la costa tirrenica cosentina.
Pellegrino ha assunto in questa direzione impegni precisi. Per questo FareAmbiente ne sostiene la candidatura. Inoltre con Pellegrino si è convenuto circa la necessità di dotare Belmonte di un bilancio energetico che consente di ricostruire in modo dettagliato il “profilo di consumo di energia” del comune tirrenico e di approntare tutti quei correttivi necessari sia ad implementare l’energia da produrre da fonti rinnovabili, sia per razionalizzarne ed ottimizzarne il consumo.
Siamo convinti che il sindaco Pellegrino potrà garantire l’assunzione di scelte in grado salvaguardare il patrimonio naturalistico e storico del comune, senza penalizzare lo sviluppo e la crescita economica e dell’impresa turistica di questo piccolo ma meraviglioso borgo affacciato sul Tirreno cosentino".

giovedì 21 aprile 2011

LE RADIAZIONI CHE ALLUNGANO LA VITA

L’uso dei radionuclidi per la nostra salute


Milano - Ospedale San Raffaele - Esempio di un centro con Medicina Nucleare

Gli ultimi avvenimenti in Giappone hanno fatto ritornare alla ribalta i problemi connessi con le radiazioni e con la radioattività ingenerando nell’opinione pubblica paure incomprensibili nel ventunesimo secolo. Si dovrebbe capire, insomma, che non sono le radiazioni e i radionuclidi a creare problemi di salute alle persone ma le dosi eccessive assorbite (se raggiunte) e cioè sono la quantità di millisievert irradiati sul corpo ad avere un significato sanitario. Quindi la gente non dovrebbe inseguire, con il pensiero, fantomatiche e “pericolose” nubi radioattive che, a ben vedere, non hanno alcuna pericolosità vista l’estrema diluizione che ha portato a minimi incrementi sulla radioattività del fondo naturale. Lo scarico volontario nel Pacifico di 11.500 tonnellate di acqua a bassa radioattività dalla centrale nucleare di Fukushima 1, per far posto nei serbatoi ad acqua ad alta attività, è insignificante dal punto di vista sanitario vista l’immensità dell’oceano in cui si diluirà. Questi concetti vanno però detti e ripetuti affinché rientrino allarmismi ingiustificati. I radionuclidi significativi emessi a Fukushima 1, in aria e acqua, sono stati quelli volatili(Iodio131 e Cs137), perché i bunker primari e i relativi reattori sono rimasti indenni a seguito dell’incidente. In pochi mesi questi elementi si diluiranno perdendo anche parte della loro radioattività. Ora, per quanto riguarda le radiazioni e la radioattività si resta perplessi di fronte a certe strane paure. Eppure oramai ci conviviamo da decenni e le utilizziamo, non certo per morire, ma per vivere meglio e più a lungo. Quindi certi timori sono incomprensibili vista l’estrema diffusione dell’uso nella Medicina Nucleare in tutto il Mondo. Infatti la Medicina Nucleare rappresenta una branca della medicina clinica che utilizza elementi o composti radioattivi, in vivo o in vitro, allo scopo di conseguire finalità diagnostiche, terapeutiche o di ricerca. La diagnostica in Medicina Nucleare ha il compito di vagliare tutti quegli elementi che possono comunque giovare all'identificazione e al chiarimento degli stati patologici. Come faremmo, quindi, senza le radiazioni e i radionuclidi? Sia per l’analisi delle fratture che per le malattie connesse all’osteoporosi. In Italia si stima che vi siano 3.5-5 milioni di soggetti affetti da osteoporosi. Ecco allora l’importanza della MOC(Mineralometria Ossea Computerizzata). È l’esame più conosciuto per la determinazione del grado di mineralizzazione delle ossa, cioè della densità di calcio. La metodica più diffusa è la cosiddetta DEXA(Dual Energy XRay) o densitometria ossea a doppia energia, che utilizza un apparecchio a raggi X che permette di ricavare la densità dell’osso. Altre apparecchiature diagnostiche sono la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), la SPECT (Tomografia Computerizzata a Emissione di Fotoni Singoli), la PET( Tomografia a Emissione di Positroni) e poi si ha la Scintigrafia. La scintigrafia rispetto a una normale radiografia è molto più sensibile ma meno specifica. Poi abbiamo i radioisotopi che sono utilizzati in medicina in due ambiti: la diagnosi e la terapia. I radionuclidi per uso farmaceutico vengono prodotti principalmente in due modi: reattori nucleari, acceleratori nucleari. Sono più di 1.000 i radionuclidi che possono essere prodotti artificialmente in un ciclotrone(per esempio), ma solo alcuni sono adatti per essere utilizzati in Medicina Nucleare in virtù delle loro proprietà fisiche e chimiche. I radiofarmaci vengono somministrati direttamente al paziente, per via orale o endovenosa. Tali somministrazioni non causano danni in quanto le dosi impiegate sono basse e i radioisotopi impiegati hanno tossicità ed energia molto bassa. Inoltre i radionuclidi hanno tempi di vita media piuttosto ridotti e nel radiofarmaco sono generalmente presenti quantità di atomi inattivi che diminuiscono l’attività specifica del prodotto. Il più importante radionuclide ad uso diagnostico è il tecnezio-99m. Le 6 ore di vita media del tecnezio garantiscono la minimizzazione della quantità di radiazione assorbita dal paziente. Un’altra categoria di radionuclidi viene invece utilizzata per la terapia. In questo caso i radionuclidi che emettono radiazioni ad alta intensità sono in grado di danneggiare la cellula tumorale che non è più in grado si riprodursi. La Radioterapia è nata circa un secolo fa in seguito alla scoperta dei raggi X e dei fenomeni legati alla radioattività e consiste nella somministrazione accurata di precise dosi di radiazioni per la cura di alcune malattie, in particolare dei tumori. È un trattamento localizzato, indolore, che nella maggior parte dei casi coinvolge aree ben delimitate dell'organismo. L'obiettivo che la Radioterapia si prefigge è di ottenere la totale distruzione di una neoplasia, senza indurre alterazioni gravi e irreversibili ai tessuti circostanti. Il 60Co(cobalto 60), per esempio, è una potente sorgente di raggi gamma per il trattamento esterno di tumori. Il Radon e il Radio sono, invece, usati per produrre semi radioattivi da impiantare vicino al tumore diagnosticato. Oggi, purtroppo, circa un quarto dei cittadini europei è soggetto a un episodio di cancro nel corso della propria vita. All’orizzonte c’è una speranza in più, però, che permette di aumentare la percentuale di pazienti guariti: è l’adroterapia che è una moderna tecnica di irradiamento di tumori. L’adroterapia è figlia della radioterapia convenzionale, che si effettua con i raggi X o con i raggi gamma. La mortalità per cancro risulta fortunatamente in progressiva riduzione, con una migliore sopravvivenza dei malati oncologici. Alla fine degli anni '70 la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di cancro era del 33%, salita al 47% nei primi anni '90 ed oggi intorno al 50%. Per gli oltre 250 mila nuovi casi di tumore maligno diagnosticati ogni anno in Italia, si ritiene che oltre il 50% di tali pazienti debba eseguire un trattamento radioterapico in un qualche momento del proprio percorso terapeutico (perciò è appropriato dire che le radiazioni allungano la vita). Ogni anno, secondo i dati censiti dalla Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO), vengono trattati nei 150 centri italiani di radioterapia circa 125 mila nuovi pazienti. Il Movimento Ecologista FareAmbiente ritiene che l’attività connessa con il nucleare deve essere vista come un patrimonio acquisito oramai dall’umanità sia per l’uso che se ne fa in campo medico che nell’ambito della produzione dell’energia elettrica. Energia nucleare, radiazioni e radionuclidi danno soprattutto benessere e aumento di vita media. Bisogna andare avanti con questa consapevolezza. L’ignoranza non è più ammessa.

Prof. Orazio Mainieri
Responsabile Settore Energia Fareambiente

sabato 9 aprile 2011

Candidare Cosenza a “Smart City”



Fare Ambiente, Movimento Ecologista Europeo ha incontrato il candidato a Sindaco
FAREAMBIENTE sostiene Mario Occhiuto e lancia la sfida: Candidare Cosenza a “Smart City”

Una delegazione del movimento Ecologista Europeo FareAmbiente ha incontrato il candidato a Sindaco Mario Occhiuto nel suo studio di Palazzo Salfi a Cosenza per illustrare il proprio programma e sostenere la candidatura del noto Architetto Cosentino alla guida della città dei Bruzi. Da troppo tempo, ha affermato il Coordinatore Regionale Antonio Iaconetti «La città di Cosenza è in uno stato di degrado ed abbandono. Il centro storico è completamente deserto e versa in un stato di incuria non più tollerabile. Nulla o poco è stato fatto dall’attuale giunta per valorizzare questa grandissima risorsa.
La stazione di Vaglio Lise ormai è solo un luogo di bivacco per gente che vive di stenti e di espedienti. E’ sotto gli occhi di tutti lo stato della pulizia in città. Cosenza è sporca ed invasa dai rifiuti, per non parlare poi della congestione del traffico urbano».
Secondo Iaconetti «L’ampliamento dell’isola pedonale di Corso Mazzini non basta a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ad oggi non è stata portata avanti una politica seria ed incisiva per la riduzione del traffico cittadino, senza causare disagi alla circolazione e puntando ad un tipo di mobilità sostenibile. Una città non può crescere e svilupparsi senza un razionale uso delle risorse energetiche, senza una tutela dei beni culturali e paesaggistici di cui la città di Cosenza è ricchissima. Ricordiamo che Vittorio Sgarbi definì Cosenza “l’Atene del Mezzogiorno Italiano”».
All’incontro ha partecipato anche Aurelio Longo, Coordinatore Nazionale dei Giovani Fare Ambiente. «Con la guida di Mario Occhiuto – ha detto – Cosenza potrà finalmente raggiungere obiettivi ambiziosi e candidarsi nell’ambito del Piano Strategico Europeo per le Tecnologie Energetiche puntando alla creazione di una “Smart City”. Potrà diventare una città capace di ridurre al minimo l’impatto delle emissioni attraverso la realizzazione e l’integrazione di reti elettriche e l’adozione di sistemi edilizi e modelli di trasporto intelligenti. Per fare ciò tutte le risorse devono essere facilmente accessibili grazie ad un’infrastruttura di rete efficiente e attorno alla quale ruotino servizi informativi con cui il cittadino e l’amministrazione possono dialogare».

8 aprile 2011

martedì 5 aprile 2011

FAREAMBIENTE AL PLAYENERGY



Si è tenuta sabato scorso a Campora S. Giovanni la premiazione del concorso internazionale promosso da Enel

AMANTEA. FAREAMBIENTE AL PLAYENERGY

Sono stati premiati sabato 2 Aprile i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Campora S.G. (Amantea) i quali hanno vinto l’edizione 2009/2010 del concorso internazionale Playenergy che Enel dedica agli studenti delle scuole italiane e di altri 10 paesi nel Mondo. Il progetto promosso da Enel è giunto alla sua ottava edizione ed ha come obiettivo diffondere nella scuola i temi dell’energia sostenibile. Al tavolo dei relatori era presente FareAmbiente con il Coordinatore Regionale Calabria Avv. Antonio Iaconetti il quale ha affermato “che l’unica vera soluzione possibile al gap energetico del nostro Paese è rappresentato dal mix energetico” – Inutile continuare a fare demagogia anche in questo settore in riferimento alle altre associazioni ambientaliste” – E’ fondamentale attuare politiche di risparmio energetico obbligando i Comuni al bilancio energetico e stabilendo dei tetti di risparmio legati ad una pianificazione delle produzione di energia eco-sostenibile” FareAmbiente ricordiamo è a favore a tutte le forme di energia rinnovabile ed alla valutazione d’impatto ambientale. La diffusione del concetto di sviluppo sostenibile nelle scuole è la base su cui fondare uno stile di vita eco-compatibile. La sostenibilità ha continuato Iaconetti “non è solo razionale utilizzo delle risorse energetiche ma è anche immaterialità, tutela dei beni culturali e paesaggistici in una visione non fondamentalista della conservazione e valorizzazione della natura, ovvero, i beni culturali e ambientali devono avere una funzione sociale. FareAmbiente, ha dichiarato il Coordinatore Nazionale Giovani Aurelio Longo presente anch’egli all’appuntamento “ha da poco concluso in diverse regioni d’ Italia, tra cui anche in Calabria i seminari formativi per le guide e gli operatori turistici relativi al Progetto GAGI attraverso il quale FareAmbiente intende promuovere l'affermazione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva, con particolare riferimento ad azioni di sviluppo ambientale, attraverso la creazione di luoghi di incontro dove condividere conoscenze e “saper fare”, favorendo la mobilità e le relazioni dei giovani sul territorio nonché incentivando le forme di imprenditoria eco-sostenibili da svolgere nei territori delle aree protette o limitrofe. Per quanto riguarda le scuole è prevista la realizzazione di un cofanetto didattico contenente gli approfondimenti dei percorsi museali e dei percorsi turistico-ambientali da diffondere presso gli istituti scolastici per lo svolgimento di progetti didattici.
Cosenza, 04.04.2011