sabato 18 agosto 2012

Calabria unita dall' Ambiente ?

Devo purtroppo registrare, afferma Antonio Iaconetti coordinatore regionale di Fare Ambiente, la totale assenza sulla maggiorparte dei mezzi di informazione   di qualsiasi accenno alle confutazioni, anche istituzionali dei dati oltremodo allarmistici sbandierati da Goletta Verde, che  hanno solo prodotto un danno incalcolabile all'immagine di una Calabria che dopo anni vedeva invertito il trend negativo delle presenze turistiche sul proprio territorio.  Apprezzo molto, continua Iaconetti, anche se di poco successiva alla nostra,  la forte presa di posizione del Direttore Sansonetti, che di certo non può essere considerato vicino all'attuale Giunta Regionale, ma a lui il merito di aver definito quei dati faziosi e dannosi sino a suggerire la promozione di una class action . Lo stesso giudizio non può essere espresso per quei politici che pur di portare un attacco all'avversario politico hanno fatto da sponda alle esagerazionidi Goletta Verde, contribuendo a screditare la Calabria oltre ad aver eluso il mandato elettorale e la fiducia  accordata dagli elettori calabresi.

Ora, continua Iaconetti, passato il tempo dell'indignazione bisogna passare ad azioni concrete  riunendo ad un unico tavolo gli operatori economici e produttivi della nostra regione, le associazioni e la politica ad ogni livello e senza distinzione di appartenenza, affinché dal più piccolo dei comuni sino a chi, grazie ai voti dei Calabresi, ricopre alti e prestigiosi incarichi da Reggio a Roma e sino a Strasburgo affinchè ognuno si faccia ambasciatore di una Calabria sana e laboriosa che purtroppo viene spesso emarginata dai grandi circuiti economici.
Da questa vicenda tutti dobbiamo trarne una lezione ed oggi più che mai, credo sia giunta l'ora che i Calabresi nel mondo facciano sentire la forza ed il prestigio della loro voce per riportare la Calabria al ruolo che gli spetta.
A tal fine, conclude Iaconetti, Fare Ambiente sarà in prima linea per promuovere e contribuire fattivamente al dibattito politico - istituzionale.


Inviato da iPad 

giovedì 16 agosto 2012

Cui prodest una Calabria maglia nera d' Europa ?

I dati forniti da Goletta Verde, dichiara Iaconetti coordinatore regionale di Fare Ambiente, complice la stampa, hanno creato un danno enorme, non ancora apprezzabile,  all' immagine ed all'economia della Calabria. Gli elementi sui quali si fondano le allarmanti ed infondate dichiarazioni della stampa si basano su dati che, per stessa ammissione dei responsabili di Legambiente, non hanno nulla di scientifico ed anzi, Mariacaterina Gattuso, segretaria regionale dell'associazione afferma che " legambiente non dice che il mare nostrum è inquinato, anche perchè dai dati a disposizione non si potrebbe affermarlo con certezza matematica" e continua ancora dicendo che " in alcuni punti, appunto vicino alle foci dei torrenti, si trovano situazioni di inquinamento ambientale". Quindi, afferma Iaconetti, di che cosa stiamo parlando ? E' perchè creare inutili quanto dannosi allarmismi su dati che poco hanno di scientifico e che sostanzialmente erano già emerse dai rilievi dell' Arpacal effettuati nello scorso giugno che più correttamente aveva dichiarato  che il 95% delle coste calabresi ha una qualità di balneazione eccellente. Indi solo il 5% presenta problemi di balneazione. Guarda caso proprio nelle aree vicino alle foci dei fiumi. Ma questo avveniva nel mese di giugno ovvero, continua Iaconetti, prima che venissero pubblicati i dati sulla presenza turistica in Calabria che quest' anno ha registrato un picco da record e senza che nessuno gridasse allo scandalo ! ,!! Questo gioco al massacro non crea certo il presupposto per una corretta informazione ma sopratutto, si danneggia una terra che, nonostante gli sforzi, si trova, per un motivo o per l'altro, a vanificare quanto di buono si riesce a fare. Fareambiente, conclude Iaconetti, non si unisce  al coro del tanto male tanto peggio ne ai proclami allarmistici, ma si batterà per portare il dibattito dell'ambiente e della sua tutela nella sua corretta dimensione.

mercoledì 15 agosto 2012

Le farsità di Goletta Verde sul mare calabrese


Dalle analisi delle acque del nostro mare effettuate da Goletta Verde di Legambiente, si apprende che ci sono ben 19 punti critici dove l' acqua risulta inquinata. 
I prelievi sono stati effettuati alle foci dei fiumi e dei canali, punti certamente critici a prescindere. Ma da qui a dire che  il tutto il mare calabrese è  inquinato, bhè ce ne corre. 
Anche perché, dai vari rapporti, quasi giornalieri che si leggono sulla stampa, e dai divieti apposti dalle autorità locali, su ben 750 chilometri di costa, sono veramente ben poche le zone realmente non balneabili.
Certo, dichiara Iaconetti, é cosa risaputa che la Calabria ha delle carenze antiche e alla quale bisogna presto porre rimedio, innanzitutto ridisegnando la mappa della depurazione calabrese in modo da renderla efficiente e dimensionata alle nuove esigenze.
Ma solo questo non basta, continua Iaconetti, se a ciò non si unisce una maggiore efficacia nei controlli e nella responsabilizzazione di quei soggetti, sia pubblici che privati, che quelle regole devono rispettare, così come tra l'altro rilevata alcuni giorni  fà, dalla  Corte di giustizia  europea.
Certo, i dati di Goletta Verde, uniti al dato ben augurante di un aumento della presenza di turisti in Calabria, devono indurci a migliorare tutto il comparto turistico al fine di offrire servizi efficienti e garantire, dal mare alla montagna, un ambiente più sano.

Le falsità di Goletta verde sul mare calabrese

Dalle analisi delle acque del nostro mare effettuate da Goletta Verde di Legambiente, si apprende che ci sono ben 19 punti critici dove l' acqua risulta inquinata. 
I prelievi sono stati effettuati alle foci dei fiumi e dei canali, punti certamente critici a prescindere. Ma da qui a dire che  il tutto il mare calabrese è  inquinato, bhè ce ne corre. 
Anche perché, dai vari rapporti, quasi giornalieri che si leggono sulla stampa, e dai divieti apposti dalle autorità locali, su ben 350 chilometri di costa, sono veramente ben poche le zone realmente non balneabili.
Certo, dichiara Iaconetti, é cosa risaputa che la Calabria ha delle carenze antiche e alla quale bisogna presto porre rimedio, innanzitutto ridisegnando la mappa della depurazione calabrese in modo da renderla efficiente e dimensionata alle nuove esigenze.
Ma solo questo non basta, continua Iaconetti, se a ciò non si unisce una maggiore efficacia nei controlli e nella responsabilizzazione di quei soggetti, sia pubblici che privati, che quelle regole devono rispettare, così come tra l'altro rilevata alcuni giorni  fà, dalla  Corte di giustizia  europea.
Certo, i dati di Goletta Verde, uniti al dato ben augurante di un aumento della presenza di turisti in Calabria, devono indurci a migliorare tutto il comparto turistico al fine di offrire servizi efficienti e garantire, dal mare alla montagna, un ambiente più sano.