Dalle analisi delle acque del nostro mare effettuate da Goletta Verde di Legambiente, si apprende che ci sono ben 19 punti critici dove l' acqua risulta inquinata.
I prelievi sono stati effettuati alle foci dei fiumi e dei canali, punti certamente critici a prescindere. Ma da qui a dire che il tutto il mare calabrese è inquinato, bhè ce ne corre.
Anche perché, dai vari rapporti, quasi giornalieri che si leggono sulla stampa, e dai divieti apposti dalle autorità locali, su ben 350 chilometri di costa, sono veramente ben poche le zone realmente non balneabili.
Certo, dichiara Iaconetti, é cosa risaputa che la Calabria ha delle carenze antiche e alla quale bisogna presto porre rimedio, innanzitutto ridisegnando la mappa della depurazione calabrese in modo da renderla efficiente e dimensionata alle nuove esigenze.
Ma solo questo non basta, continua Iaconetti, se a ciò non si unisce una maggiore efficacia nei controlli e nella responsabilizzazione di quei soggetti, sia pubblici che privati, che quelle regole devono rispettare, così come tra l'altro rilevata alcuni giorni fà, dalla Corte di giustizia europea.
Certo, i dati di Goletta Verde, uniti al dato ben augurante di un aumento della presenza di turisti in Calabria, devono indurci a migliorare tutto il comparto turistico al fine di offrire servizi efficienti e garantire, dal mare alla montagna, un ambiente più sano.
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