venerdì 30 ottobre 2009

Ansa del 29 ottobre 2009 Conferenza Stampa Camera dei Deputati


NAVE VELENI:FARE AMBIENTE, FARE SUPER PROCURA REATI AMBIENTE
CATANZARO

(ANSA) - CATANZARO, 29 OTT - Una cabina di regia sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'istituzione di una super procura sui reati ambientali. Sono queste alcune delle proposte emerse nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani alla Camera dei Deputati circa la situazione ambientale e la presunta 'nave dei veleni'.
All'incontro hanno partecipato il Presidente di FareAmbiente, Prof Vincenzo Pepe, l'On. Mario Tassone, il Coordinatore Regione Calabria FareAmbiente, Antonio Iaconetti, il Presidente della Commissione Flora e Fauna di FareAmbiente, Nicolino La Gamba, ed il Prof. Francesco Sisinni, Socio Co-Fondatore di FareAmbiente.
Le proposte avanzate da FareAmbiente ai Parlamentari ed ai Rappresentanti Istituzionali riguardano anche la necessita' di emanare un provvedimento per sostenere le categorie piu' colpite, dal settore ittico a quello agricolo e turistico.
''Infine, in seguito - e' scritto in una nota - all'incidenza di patologie tumorali riscontrate nelle zone a rischio, si ritiene opportuno inviare una equipe medico-scientifica sul posto per la cura e la prevenzione dei tumori al fine di evitare la migrazione sanitaria con rischio di un ulteriore tracollo economico. Il Prof. Pepe ribadisce l'importanza di considerare l'ambiente come un valore assoluto da tutelare per garantire al cittadino una migliore qualita' della vita, attraverso un metodo realista e scientifico, chiedendo all'On. Tassone di sensibilizzare i Parlamentari sul nostro modo di Fare Ambiente''. (ANSA).


COM-LE/FLC
S45 QBXU

Riflessioni del 4 settembre 2009, e se........



Comunicato Stampadel 04.09.2009

Il mare è sporco, inquinato da sostanze misteriose che ad oggi, nessuno ha avuto la sensibilità di comunicarci l’origine e la natura.
I depuratori, nonostante i miliardi spesi da una gestione commissariale fallimentare, non sono efficienti e, nonostante l’azione della magistratura, continuano a non assolvere al loro compito.
Il 31 agosto del 2005, Agazio Loiero, da poco eletto presidente della Regione Calabria, chiede pubblicamente scusa ai turisti italiani, dalle pagine del Corriere della Sera, per il mare sporco trovato in Calabria.
Il 31 agosto 2009 il mare e' ancora più sporco del 2005 !!!
La sanità Calabrese va allo sfascio, con un buco che ancora nessuno è riuscito a determinare con esattezza.
Nel solo mese di Agosto la sanità calabrese, che assorbe ben il 60 % dell’intero bilancio regionale, ha fatto registrare ben sette decessi c.d. “sospetti” e su cui la magistratura sta indagando.
Ed intanto i medici restano al loro posto, i dirigenti continuano a gestire ed i politici a pontificare ed ad utilizzare la sanità per raccogliere consensi.
Dallo scorso anno, 16 mila nuovi nuclei familiari calabresi sono diventati poveri.
Nelle fila del PD Calabrese si sta combattendo una lotta intestina per accaparrarsi i posti che contano, lasciando fuori dal dibattito politico i problemi della gente.
Dall’economia che va a rotoli, dal porto di Gioia in perenne agonia e dell’ aumento vertiginoso della disoccupazione, nessuno ne parla.
Così come tutti si sono improvvisamente dimenticati che in Consiglio Regionale siedono, impunemente, ben 33 ( su 51 ) onorevoli consiglieri indagati per reati anche gravi.
E dei veleni di Crotone??
Dopo gli allarmi per la salute pubblica e il boom mediatico, oggi tutto tace, come se miracolosamente a Crotone tutto fosse tornato alla normalità !!!
In questo quadro desolante, rispunta la vicenda della Jolly Rosso !!!!
Dopo quattro lustri, siamo punto e a capo, nonostante l’indagine condotta dalla Procura di Paola sia stata definitivamente archiviata dal GIP di quel Tribunale, dopo ben dopo 19 anni (!!!).
Ogni tipo di inquinamento viene sempre ricondotto a quell’evento, ad oggi, rimasto senza riscontro alcuno.
Nonostante le analisi condotte nell’imminenza dello spiaggiamento della Jolly Rosso ed anche quelle successive abbiano escluso la presenza di sostante radioattive, così come nessuna traccia è stata riscontrata nella discarica sita in località Grassullo, sito dove sono stati conferiti i rifiuti provenienti dallo smaltimento di quanto contenuto nella stiva della nave, tabacco putrescente, tutto, e non si capisce a che pro, si fa ricondurre a quella nave !!!
Mi chiedo, se qualcuno ha provveduto, tra tanti tecnici e super esperti, a verificare, se tra gli operai che hanno provveduto alla demolizione della c.d. nave dei “veleni”, qualcuno si sia ammalato di tumore o comunque sia stata riscontrata una patologia compatibile con l’esposizione a sostanze radioattive ???
Credo che, senza creare inutili allarmismi e suscitare panico tra la gente, è opportuno che si verifichi, una volta per tutte e in sinergia con le competenti istituzioni nazionali con a capo il Ministero dell’Ambiente, l’origine di questo inquinamento e si mettano in campo tutte quelle operazioni necessarie per bonificare le zone interessate.
Naturalmente, si accerti la provenienza dei rifiuti e si individuino i responsabili e le eventuali connivenze politico – istituzionali.
Perché è impensabile che se qualche organizzazione criminosa specializzata nello smaltimento di rifiuti pericolosi abbia provveduto a sotterrarli a ben 30 m dal suolo (questo dicono le cronache di questi giorni) lo abbia potuto fare senza avere coperture di un certo “peso” !!!
Fare Ambiente Calabria, solidale con il Procuratore della Repubblica di Paola, si augura che questa volta la magistratura faccia finalmente chiarezza, e non sarebbe male se accertasse le responsabilità di coloro i quali hanno causato e concorso ad inquinare in maniera così grave l’ambiente, così come dicono i consulenti della procura.
San Fili, 04.09.2009
Avv. Antonio Iaconetti
Coordinatore Regionale

giovedì 29 ottobre 2009

NAVE VELENI: TASSONE (UDC), NON E' UNICA EMERGENZA CALABRESE

NAVE VELENI: TASSONE (UDC), NON E' UNICA EMERGENZA CALABRESE
(ANSA) - CATANZARO, 28 OTT - ''La nave dei veleni non e' l'unica emergenza che ha colpito la Calabria''. Lo afferma il vice segretario nazionale dell'Udc, Mario Tassone, che domani interverra' alla conferenza stampa di FareAmbiente in programma alla Camera. ''La salute dei cittadini - ha aggiunto - e' sotto costante minaccia anche a causa delle discariche di materiali tossici, come quelle probabilmente presenti nel territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalle sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese. Per la Regione Calabria e' totale: l'emergenza ambientale ha raggiunto livelli estremi''. ''Ci auguriamo - ha concluso Tassone - che Governo e istituzioni intervengano concretamente tenendo conto anche delle proposte di FareAmbiente che verranno illustrate domani''.(ANSA). COM-SGH/FLC
28/10/2009 18:44

Camera Dei Deputati, conferenza Stampa 29.10.2009


Conferenza Stampa sulle iniziative e proposte di FareAmbiente per affrontare l'emergenza ambientale della regione Calabria

Oggi 29/10/2009 ore 13:00 si e' svolta la Conferenza Stampa presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati al fine di richiamare l'attenzione del Governo sulla vicenda delle "Navi dei veleni". Erano presenti il Presidente di FareAmbiente, Prof Vincenzo Pepe, l'On. Mario Tassone, il Coordinatore Regione Calabria FareAmbiente, Antonio Iaconetti, il Presidente della Commissione Flora e Fauna di FareAmbiente, Nicolino La Gamba, ed il Prof. Francesco Sisinni, Socio Co-Fondatore di FareAmbiente.

Sei le proposte avanzate da FareAmbiente ai Parlamentari ed ai Rappresentanti Istituzionali, oltre alla necessita' di proclamare lo "Stato di emergenza".

Prima fra tutte l'urgenza di istituire una cabina di regia sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri; nomina di un Sottosegretario di Stato e l'istituzione di una Super Procura sui reati ambientali; la necessita' di emanare un provvedimento per sostenere le categorie piu' colpite, dal settore ittico a quello agricolo e turistico. Infine, in seguito all'incidenza di patologie tumorali riscontrate nelle zone a rischio, si ritiene opportuno inviare una equipe medico-scientifica sul posto per la cura e la prevenzione dei tumori al fine di evitare la migrazione sanitaria con rischio di un ulteriore tracollo economico.

Il Prof. Pepe ribadisce l'importanza di considerare l'ambiente come un valore assoluto da tutelare per garantire al cittadino una migliore qualita' della vita, attraverso un metodo realista e scientifico, chiedendo all'On Tassone di sensibilizzare i Parlamentari sul nostro modo di Fare Ambiente.

martedì 27 ottobre 2009

Sulla presunta nave dei veleni


Antonio Iaconetti, componente dell’assemblea provinciale di Calabria Riformista e coordinatore regionale di Fare Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Le notizie diffuse dal Ministro Prestigiacomo in merito ai primi risultati dei rilievi condotti nelle acque del Tirreno al largo di Cetraro ci confortano.
Siamo sempre stati contrari alla politica dell’allarmismo i cui effetti negativi si ripercuotono sulla economia del territorio. In questo momento invece, bisogna agire con cautela e prudenza, proseguendo nell’azione di ricerca sia nei fondali marini, sia sul territorio, dove l’aumento di casi di tumore inducono a far pensare che ci siano discariche incontrollate di materiali nocivi.
Siamo convinti che il Governo proseguirà nel monitoraggio intrapreso che dovrà essere puntuale e capillare e dovrà portare all’accertamento di tutta la verità”.

lunedì 26 ottobre 2009

Richiesta incontro al Dott. Gianni Letta, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri

Ill.mo Sig. Dott. Gianni Letta
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi
R O M A

Ill.mo Sig. Sottosegretario,
il prossimo 29 ottobre si svolgerà in Piazza Montecitorio, con inizio alle ore 11 una manifestazione organizzata dal Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, per richiamare l’attenzioni delle più alte istituzioni dello Stato sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini Calabresi, messa a repentaglio dalla cosiddetta “nave dei veleni” rinvenuta al largo delle coste di Cetraro che potrebbe non essere la sola e individuare e bonificare la presenza di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d’Aiello e Aiello Calabro, in particolar modo alla foce del fiume Oliva, mettendo in sicurezza il sito stesso. I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano esserci nel territorio di Amantea e lungo la costa Jonica cosentina, dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, per la cui costruzione é stato accertato l’impiego di materiale altamente tossico proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola e, non ultimo, dalla presenza nelle cave dismesse del Vibonese dove si pensa sia stato illecitamente smaltito amianto.
La manifestazione sarà seguita da una conferenza stampa in programma presso la sede della Camera dei Deputati.
Con la presente Le chiediamo di voler ricevere nella giornata del 29 ottobre una nostra delegazione che sarà composta dal presidente di Fare Ambiente Vincenzo Pepe, dal coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente Antonio Iaconetti e Nicolino La Gamba, presidente della commissione Flora e Fauna di Fare Ambiente, i quali intendono rivolgere a Lei ed al governo che rappresenta le seguenti richieste:

1) Allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) Dichiarare lo Stato di Emergenza Ambientale per la Calabria e nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) Un provvedimento di natura economica e\o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) Provvedere tempestivamente alla bonifica degli edifici contaminati a Crotone, con l’invio inoltre di un’equipe medico-scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree.
Con ossequio
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

Comunicato stampa del 26.10.2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha inviato una lettera al presidente della Giunta Loiero, all’Assessore regionale all’ambiente Greco, ai presidenti delle cinque province, ai sindaci delle città capoluogo ed ai parlamentari calabresi chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 29 Ottobre per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa. Il prossimo 29 ottobre saremo a Roma per un sit-in davanti alla sede del Parlamento. L’obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini calabresi, messa a repentaglio non soltanto dalla cosiddetta nave dei veleni rinvenuta al largo delle coste di Cetraro, e che purtroppo potrebbe non essere la sola.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola.
Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.
Le nostre proposte sono chiare:
1) allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) un provvedimento di natura economica e \ o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) l’invio a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree.>

Il sit-in si terrà alle ore 11:00 del giorno 29 ottobre in P.zza Montecitorio.
A seguire, alle ore 12:30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa dove verranno illustrate le nostre iniziative, e le proposte per affrontare l’emergenza ambientale della Regione Calabria: saranno presenti l’On. Pier Ferdinando Casini, l’On. Mario Tassone, l’On. Paolo Russo, presidente commissione agricoltura della camera, l’On. Fabio Granata, presidente commissione Ambiente del Senatol’On. Domenico Zinzi, il Prof. Vincenzo Pepe – Presidente di FareAmbiente, Nicolino La Gamba Presidente della Commissione Flora e Fauna di fare Ambiente, l’Avv. Antonio Iaconetti – Coordinatore Regionale Calabria FareAmbiente, ed altri parlamentari.

domenica 25 ottobre 2009

Grave indimidazione alla delegazione di fare ambiente alla manifestazione di Amantea

L’avvocato Antonio Iaconetti ha partecipato per Fare Ambiente alla manifestazione di stamattina, al pari di altre decine e decine di associazioni, sigle sindacali, organizzazioni varie, comitati.

In tale veste erano stati contattati dal giornalista Musmeci di Rai 3 che come visto durante le riprese è stato anche violentemente spintonato e presi a calci.

Racconta l’avvocato Iaconetti che “Quando è arrivato il mio turno per il rilascio dell'intervista, un manipolo di facinorosi "vicini al gruppo Indimedia", hanno iniziato a disturbarci, con musica ad alto volume, proveniente da un camper posto vicino alla postazione Rai, ci hanno spintonato e presi a calci, non solo a noi ma anche agli operatori Rai, e verso di noi insulti del tipo "fascisti", "che noi non dovevamo andare in onda perchè fare ambiente non era degna di partecipare e rappresentare nessuno". Hanno iniziato ad accerchiarci con striscioni e con fare minaccioso, brandivano le aste delle bandiere, tanto verso di noi che nei confronti della troupe Rai. Atteso che la situazione stava degenerando e che oramai eravamo sopraffatti dalla furia di questi soggetti onde evitare ben più gravi danni fisici, abbiamo preferito allontanarci dalla postazione Rai e questo ci ha impedito, a noi di rilasciare l'intervista, e alla Rai di portare a compimento un pubblico servizio, quale il diritto all'informazione. Siamo riusciti ad andare via con difficoltà, e nonostante ciò, continuavano ad insultarci dicendoci "fascisti, andate via, e le vostre cose andatele a dire a quel mafioso di Berlusconi e quella merda del sottosegretario Menia". Ci hanno impedito fisicamente di poter esprimere la nostra opinione. Non è da paese democratico.”

Il rappresentante regionale di Fare Ambiente chiede poi al responsabile nazionale V. Pepe “le opportune azioni che intenderai intraprendere” e sollecita “un intervento forte e deciso affinchè venga portato a conoscenza, anche dell'opinione pubblica quanto accaduto oggi. Appare opportuno richiedere le cassette di registrazione dell'intervista Rai al fine di poter individuare i responsabili dell'accaduto”.

Stando a quanto denunciato si tratta di fatti che definire incresciosi appare eufemistico trattandosi di una reale impedimento ad un esercizio legittimo di intervenire in una pubblica trasmissione televisiva, un impedimento ben più grave dei fischi pronunciati all’indirizzo del presidente Mario Oliverio e dell’ex assessore Diego Tommasi che possono ritenersi tutto sommato fortunati.

In sostanza questi eventi comunque sembrano non tanto essere segno del malessere diffuso tra i partecipanti alla manifestazione quanto l'espressione di una inconciliabile posizione tra 14.950 calabresi che coraggiosamente e dignitosamente manifestano in modo civile anche la propria rabbia verso una politica ed uno Stato (Stato, regione, province e comuni) storicamente disattente, e 50 altri che vogliono imporsi con la forza se non con la violenza.

Ci si chiede. E se avessero impedito a Loiero o a Di Pietro di parlare chi avrebbe loro garantito il sacrosanto diritto di parlare?


http://www.amantea.net/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=794:fare-ambiente-denuncia-intimidazioni-e-violenze-durante-la-manifestazione-a-difesa-dellambiente&catid=129:fare-ambiente&Itemid=365

venerdì 23 ottobre 2009

Crisi settore ittico pescatori di Cetraro

“Il controllo sanitario quotidiano del pescato nei mari del Tirreno cosentino, che ne certifichi la perfetta salubrità, potrebbe garantire il prosieguo dell’attività lavorativa dei pescatori e rassicurare i consumatori in merito alla qualità del prodotto ittico”.
La proposta viene avanzata da Antonio Iaconetti, esponente di Calabria Riformista e coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente.
“L’allarmismo sollevato dopo il rinvenimento della Cunsky, meglio nota come nave dei veleni, inabissatasi al largo di Cetraro, ha determinato un crollo verticale del consumo del pesce e la grave crisi di un settore, quello ittico, che rappresenta la fonte di sostentamento per migliaia di famiglie.
L’Azienda Sanitaria Provinciale ha gli strumenti per contrastare tale allarmismo, attraverso l’organizzazione di un sistema di monitoraggio con cui verificare la presenza o meno di sostanze nocive sul pescato e che fornisca dati certi ed incontrovertibili.
Peraltro, giunge notizia che il pesce viene ugualmente messo sul mercato da operatori che giungono da regioni vicine.
Auspichiamo che tale proposta non rimanga inascoltata, nell’attesa che sull’intera vicenda possa essere finalmente stabilità tutta la verità”.
23 ottobre 2009

Da Amantea.net (http://www.amantea.net/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=787:navi-dei-veleni-iaconetti-assenti-dallagenda-politica-

Navi dei veleni, Iaconetti: “assenti dall’agenda politica del centrodestra”
Venerdì 23 Ottobre 2009 10:14 Vincenzo Marchese.

Due meriti vanno all’avvocato Iaconetti: uno è di avere il coraggio di dire ciò che pensa, e l’altro è di farlo uscendo fuori dalle “solite” polemiche, dai soliti siparietti della politica. Quelli, per intenderci, per i quali un politico risponde all’altro mentre il problema resta lì. Antonio Iaconetti, Amanteano e coordinatore di Fare ambiente, sarà ad Amantea domani sia come cittadino sia come esponente del movimento ecologista.

Ci sarà perché vuole “sapere la verità. E saperla in tempi brevi”. In un corposo comunicato stampa che abbiamo pubblicato integralmente su questo sito Iaconetti parte dalla “discussione colorita” tra Silvestro Greco e Roberto Menia per dire due cose: “l’incertezza e la paura dei calabresi sono diventate una tigre elettorale a esclusivo beneficio del centrosinistra”, e che dagli esponenti del centrodestra calabrese sono arrivate “solo flebili reazioni”, “solo un affidarsi al governo nazionale”. Un colpo al cerchio ed uno alla botte. Aggiunge anche che se il Governo chiarirà questa vicenda di certo non ci saranno stati contributi dai rappresentanti del Pdl calabrese. Iaconetti dimostra ciò anche con un paio di fatti: “le navi dei veleni sembrano essere assenti dall’agenda politica del centrodestra che si candida a governare la nostra Regione”, ed ancora dicendo che se ad Amantea sfilerà accanto a Dario Franceschini ed Antonio di Pietro la colpa è di chi “disinteressandosi nella sostanza della gravità di questa situazione, l’ha lasciata alla capace propaganda della sinistra”. Per Iaconetti a far “rumore” sono stati solo due parlamentari: Tassone e Laratta. Dopo aver picchiato duro sul centrodestra, Iaconetti tira botte anche dall’altra parte: “è increscioso constatare che grazie all’assenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali calabresi, molti esponenti del nostro Pd che, all’epoca dei fatti, avevano responsabilità istituzionali sotto altre sigle, riusciranno a rifarsi una verginità e, peggio ancora, a riaccreditarsi agli occhi di un elettorato a cui dovrebbero chiedere scusa”. Un merito Iaconetti lo da all’onorevole Angela Napoli: “l’unica calabrese a puntare il dito e a pestare i piedi in tempi non sospetti”. Nessun merito, invece, alla politica locale. Dice, infatti, Iaconetti che “la verità è che a livello locale si sta configurando uno strano “bipolarismo”: tra chi minimizza il problema, salvo rivenderlo in Europa moltiplicato per cento e chi lo esaspera, forse perché quando non si è ascoltati l’unico modo per farsi sentire è urlare. In tutto questo, mi sarei aspettato qualcosa di più da Scopelliti”.

Commenti

Spostamento data manifestazione ROMA

SI INFORMA che la manifestazione di Roma in P.zza Montecitorio, già fissata per le ore 12:00 del giorno 28 p.v., su sollecitazione del Sig. Questore di Roma per ragioni di ordine pubblico attesa il concomitante svolgimento di altre manifestazione che si terranno in città, è stata spostata alle ore 11:00 del giorno 29 ottobre p.v., sempre in P.zza Montecitorio.
Si informa, inoltre, che successivamente alle ore 12:30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa dove verranno illustrate le nostre iniziative, e le proposte per affrontare l’emergenza ambientale della nostra regione.
Nel rinnovare Loro l’invito ad essere presenti alla manifestazione che, si ribadisce, è stata posticipata al giorno 29 Ottobre alle ore 11:00 in P.zza Montecitorio, esprimo vive cordialità
Cosenza, 23 Ottobre 2009
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

giovedì 22 ottobre 2009

Adesione alla manifestazione di Amantea

Comunicato n. 36\2009 adesione manifestazione di Amantea

Dopo la vicenda, a tratti incresciosa, verificatasi martedì a Roma, è necessario per tutti, in particolare per il centrodestra calabrese, capire che non è più tempo per battibecchi politici. Da calabrese (tra l’altro originario di Amantea, una delle zone più colpite dagli ultimi risvolti della storia delle navi dei veleni) ho un solo desiderio: sapere la verità. E saperla in tempi brevi. Certo, la discussione colorita di martedì -avvenuta dopo ore di anticamera a cui i sindaci delle nostre zone si sono sottoposti- tra Silvestro Greco, l’assessore regionale all’Ambiente, e il sottosegretario Roberto Menia ha dell’inquietante. Perché prova che un problema comune è diventato oggetto di divisioni e di scontri. Ma a chi possiamo attribuire la responsabilità di tutto ciò? Di chi è la colpa se l’incertezza e la paura dei calabresi sono diventate una tigre elettorale a esclusivo beneficio del centrosinistra? Non mi allontano dal vero se affermo che una buona fetta di responsabilità ce l’hanno gli esponenti del centrodestra calabrese. Da loro, solo flebili reazioni. Solo un affidarsi al governo nazionale. Mentre in queste ore attendo che la nave oceanografica inviata dal governo nazionale inizi le ricerche, mi sorge spontanea una riflessione: se il governo nazionale risolverà o chiarirà questa vicenda sarà solo per una sua iniziativa unilaterale, a cui i rappresentanti del Pdl calabrese non hanno assolutamente contribuito. Prova ne sia che le navi dei veleni sembrano essere assenti dall’agenda politica del centrodestra che si candida a governare la nostra Regione. Io sabato andrò ad Amantea. Come cittadino, anche di quella città, e come coordinatore di Fare ambiente, il movimento ecologista che mi onoro di rappresentare. Pazienza, se mi vedranno con i Franceschini e i Di Pietro: la colpa non è mia. Ma di chi, disinteressandosi nella sostanza della gravità di questa situazione, l’ha lasciata alla capace propaganda della sinistra. Nonostante i miei sforzi, tranne agli On. li Tassone e Laratta, non riesco a trovare proprio un parlamentare calabrese che abbia fatto rumore su questa vicenda come invece ha fatto Luca Barbareschi. Che calabrese non è. Certo, è increscioso constatare che grazie all’assenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali calabresi, molti esponenti del nostro Pd che, all’epoca dei fatti, avevano responsabilità istituzionali sotto altre sigle, riusciranno a rifarsi una verginità e, peggio ancora, a riaccreditarsi agli occhi di un elettorato a cui dovrebbero chiedere scusa. Ma non è colpa mia se Barbareschi è stato più attivo di tanti altri. Né se l’unica calabrese a puntare il dito e a pestare i piedi in tempi non sospetti è stata Angela Napoli. La verità è che a livello locale si sta configurando uno strano “bipolarismo”: tra chi minimizza il problema, salvo rivenderlo in Europa moltiplicato per cento e chi lo esaspera, forse perché quando non si è ascoltati l’unico modo per farsi sentire è urlare. In tutto questo, mi sarei aspettato qualcosa di più da Scopelliti, ovvero che l’ambiente fosse messo in primo piano nell’agenda politica di chi si candida a governare la Calabria per i prossimi cinque anni, soprattutto in questo momento delicato e di così grave emergenza per la nostra regione.
Alla tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturalistico sono legati i destini della nostra regione, la cui economia dipende in larga misura dal turismo, dalla pesca e dall’agricoltura.
Cosenza, 20 ottobre 2009
Il coordinatore Regionale di Fare Ambiente
Avv. Antonio Iaconetti

martedì 20 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA 35\2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha inviato una lettera al presidente della Giunta Loiero, all’Assessore regionale all’ambiente Greco, ai presidenti delle cinque province ed ai parlamentari calabresi chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 28 Ottobre per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola.
Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.
Le nostre proposte sono chiare:
1) allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) un provvedimento di natura economica e \ o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) l’invio a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree;
Cosenza, 20.10.2009
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

Alle S.S. L.L. Ill.me
OGGETTO: Richiesta Emergenza Ambientale in Calabria

Il Coordinamento Regionale in concerto con la sede Nazionale di Fare Ambiente, Movimento Ecologista Europeo, invita alle S.S.L.L. ad aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma, Piazza Montecitorio il prossimo 28 ottobre con inizio alle ore 12:00, per richiamare l’attenzione delle più alte istituzioni nazionali sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa ed “incatenarci” davanti al Palazzo di Montecitorio.
Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini Calabresi, messa a repentaglio dalla cosiddetta “nave dei veleni” rinvenuta al largo delle coste di Cetraro che potrebbe non essere la sola e individuare e bonificare la presenza di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d’Aiello e Aiello Calabro, in particolar modo alla foce del fiume Oliva, mettendo in sicurezza il sito stesso.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano esserci nel territorio di Amantea e lungo la costa Jonica cosentina, dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, per la cui costruzione é stato accertato l’impiego di materiale altamente tossico proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola e, non ultimo, dalla presenza nelle cave dismesse del Vibonese dove si pensa sia stato illecitamente smaltito amianto.
Chiediamo a tutti i nostri parlamentari ed a tutte le cariche istituzionali, di essere presenti con i gonfaloni, ed ai semplici cittadini calabresi di unirsi a noi, di essere al nostro fianco e di sostenerci per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza ambientale.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.

CHIEDIAMO

1) Allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) Dichiarare lo Stato di Emergenza Ambientale per la Calabria e nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) Un provvedimento di natura economica e\o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) Provvedere tempestivamente alla bonifica degli edifici contaminati a Crotone, con l’invio inoltre di un’equipe medico-scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di
rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle
aree;

Certi della Loro partecipazione, si porgono vive cordialità.


Cosenza, 18.10.2009

lunedì 19 ottobre 2009

Fare Ambiente - Movimento Ecologista Europeo Via Nazionale 243, 00184 – Roma - Tel. 06 48029924 - Fax. 06 484409 Per lo sviluppo della mobilità elettrica

Proposta di legge sulla riconversione dei centri di distribuzione dell’energia
Roma, 28 ottobre 2009, ore 9.30
Sala della Mercede della Camera dei Deputati
Palazzo Marini, via della Mercede 55
Con la Tavola Rotonda sul tema
Veicoli elettrici unica soluzione concreta per la mobilità senza emissioni: prospettive, sfide, risposte
Ore 09.30 Registrazione degli invitati
Ore 09.45 Apertura dei lavori
Prof. Vincenzo Pepe
Presidente Fare Ambiente
On. Roberto Menia
Sottosegretario Ministero Ambiente
On. Daniela Santanchè
Presidente Movimento per l’Italia
On. Sergio Marchi
Assessore alla Mobilità del Comune di Roma
On. Giuseppe Maria Reina
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
On. Arturo Iannaccone
Commissione attività produttive,commercio e turismo
Sen. Antonio D'Alì Solina
Presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato
Ore 10.15 Relazione introduttiva
On. Agostino Ghiglia
Capogruppo PDL Commissione Ambiente Camera
Ore 10.30 Il disegno di legge per la riconversione dei centri di distribuzione dell’energia
Prof. Fabio Rosati
Direttore Centro Studi Mobilità Fare Ambiente - Movimento Ecologista Europeo Via Nazionale 243, 00184 – Roma - Tel. 06 48029924 - Fax. 06 484409
Ore 10.45 Tavola Rotonda: Veicoli elettrici unica soluzione concreta per la mobilità senza emissioni: prospettive, sfide, risposte
Dott. Jacques Bousquet
Direttore Generale Renault Italia
Ing. Pietro Menga
Presidente Cei Cives
Dott. Andrea Valcalda
Responsabile Progetto Ambiente ed Innovazione Enel SpA
Dott. Carlo De Masi
Segretario Generale FLAEI-CISL
On. Piergiorgio Benvenuti
Coordinatore regione Lazio FareAmbiente
Col. Giuseppe Fausto Milillo
Presidente fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo
Moderatore Tiziana Panella
Giornalista La7 Omnibus
Ore 12.00 Conclusioni
On. Paolo Russo
Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
On. Italo Bocchino
Vice Presidente Vicario gruppo PDL Camera dei Deputati
Qualora, come auspichiamo, intenda partecipare, La preghiamo di inviare via fax (06/48 44 09) o email (e.barbati@fareambiente.it) la scheda di adesione allegata. Si prega di comunicare tempestivamente la propria adesione perché i posti sono limitati.
Per informazioni può telefonare alla Segreteria Organizzativa – Dott.sa Emanuela Barbati - 06/48 02 99 24

martedì 13 ottobre 2009

Un suggerimento a Peppe Scopelliti

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell’Assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il programma di governo con cui il centro destra si prepara ad affrontare la prossima tornata elettorale, i cui punti fondamentali sono stati in parte snocciolati ieri pomeriggio a Vibo Valentia, è ambizioso ed efficace.
Tra le questioni di primo piano da mettere ai vertici dell’agenda politica del prossimo governo regionale deve però trovare spazio quella della difesa dell’ambiente, soprattutto in questo momento delicato e di così grave emergenza attualmente attraversato dalla Calabria.
Alla tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturalistico sono legati i destini della nostra regione, la cui economia dipende in larga misura dal turismo, dalla pesca e dall’agricoltura.
Ed è per questo che siamo convinti che, al fianco di altri settori cruciali quali la sanità e l’occupazione, sia necessario insistere con particolare determinazione sui temi ambientali, individuando strategie e soluzioni che possano risollevare le sorti del nostro martoriato territorio”.

Energia, motore del mondo

L’energia è l’anima del mondo. Tutte le fonti di energia meritano rispetto e considerazione. Le rinnovabili come il solare e l’eolico vanno sviluppate tenendo conto che non possono sostenere una nazione industrializzata, poggiata sui combustibili fossili e sull’energia nucleare. “Fareambiente è stata l’unica associazione ambientalista”, ha dichiarato il Presidente Vincenzo Pepe, “a mostrare un’apertura sul tema del nucleare osservando che una eccessiva dipendenza dal petrolio e dal gas finirebbe per condurre a sicure crisi energetiche future dovute sia a possibili interruzioni di fornitura che all’eccessivo costo delle stesse, non dimenticando il probabile esaurimento del petrolio in pochi decenni”. E’ necessario ricordare che, tralasciando le fantasie demagogiche di gruppi estremisti, la verità è che, in quasi 60 anni di funzionamento, i reattori ad acqua di seconda generazione non hanno mai provocato incidenti con vittime(Chernobyl era di prima). Questo è da registrarsi come un fatto eccezionale nelle nazioni industrializzate. Le future centrali EPR(European Pressurized Reactor) sono reattori a fissione, di terza generazione, in cui il nocciolo viene refrigerato utilizzando acqua naturale. Una delle principali caratteristiche di queste centrali di terza generazione è la maggiore sicurezza rispetto alle altre centrali della stessa classe. I reattori EPR hanno maggiore protezione: quattro sistemi indipendenti di refrigerazione d'emergenza (ognuno capace da solo di refrigerare il nocciolo del reattore dopo lo spegnimento); contenimento metallico attorno al reattore; contenitore e area di raffreddamento passivo dell’eventuale materiale fuso; doppia parete esterna in calcestruzzo armato spessa 2,6 metri e progettata per resistere all'impatto diretto di un grosso aereo di linea. Dal punto di vista delle scorie ci sarà la possibilità di processare il combustibile esaurito in modo da separare le scorie più pericolose, riducendo il volume complessivo. Sarà poi più facile incapsularle e stoccarle in depositi definitivi multi barriera. La situazione. In Francia si sta già costruendo il primo reattore EPR a Flamanville, in Normandia. Per quanto riguarda il secondo reattore EPR non è una novità. Il 30 gennaio 2009 si è dato il via libera alla costruzione del secondo reattore EPR (si costruirà a Penly, in Normandia): l’ avvio dei lavori è per il 2012 e si prevede il completamento per il 2017. Presso la centrale nucleare di Olkiluoto(in Finlandia)al momento ci sono già due reattori BWR(Boiling Water Reactor) in funzione ed un terzo reattore (il “famoso” EPR) è in costruzione. La richiesta per il quarto reattore è stata fatta al Consiglio di Stato finlandese. Poi ci sono altri due EPR in costruzione in Cina (Taishan 1-2) e sarà avviato tra poco l'iter per il primo EPR in UK (Hinkley Point). A questa tipologia di reattori si aggiungeranno successivamente reattori AP1000 della westinghouse(USA). Sono liberamente disponibili in rete i “Safety, Security and Environmental Report” dei reattori EPR di Areva(Francia) ed AP1000 di Westinghouse(USA). Tali report fanno parte della documentazione inoltrata dai rispettivi costruttori agli enti di controllo(UK) nell’ambito del processo di verifica preliminare dei due tipi di reattore. Il pubblico può prendere visione e commentare la documentazione di progetto pubblicata in rete. È una lettura molto interessante per chi vuole realmente farsi un’idea di cosa sia una moderna centrale nucleare di terza generazione e di quanta attenzione si ponga nella sua progettazione in particolare agli aspetti di sicurezza ed ambientali. Importante è leggere, capire e sapere. I timori nascono dalla non conoscenza.

Intervista di Pino Nano per il Tg 3



GUTTA CAVAT LAPIDEM !!! La goccia perfora la pietra.

domenica 4 ottobre 2009

""Gentile Assessore, facendo seguito al nostro colloquio avuto in occasione della manifestazione tenutasi ad Amantea, le invio e rinnovo la richiesta datata 13 Marzo u.s., di essere accreditati e riconosciuti in via ufficiale da parte del suo assessorato, con conseguente inserimento ufficiale tra le associazioni ambientaliste operanti anche sul territorio calabrese. In attesa di riscontro, la saluto cordialmente.""


Preg. mo
On. Silvio Greco
V.le Isonzo, 414
88100 C A T A N Z A R O

Oggetto: Iscrizione albo associazioni riconosciute.

Nella mia qualità di coordinatore regionale di Fare Ambiente, associazione ambientalista riconosciuta con proprio decreto, ai sensi dell'art. 13 legge n. 349/86 e successive modificazioni, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, chiedo alla S.V. Ill.ma di voler inserire il movimento da me rappresentato, tra le associazioni ambientaliste riconosciute dalla Regione Calabria e di essere, pertanto, invitati a partecipare a tutte quelle iniziative o attività regionali che hanno ad oggetto l’ambiente, in tutte le sue accezioni.
Certo di un favorevole riscontro, mi è lieta l’occasione per porgerLe distinti saluti.
San Fili, 05 Ottobre 2009
Avv. Antonio Iaconetti

sabato 3 ottobre 2009

Carissimi Amici,

come sicuramente saprete, FareAmbiente ha combattuto duramente ed in tutti i modi contro la parzialita' del servizio pubblico: con proteste e sit-in innanzi alla sede RAI ed alla sede della Commissione di Vigilanza; tramite i quotidiani (L'Opinione, che pubblico' in prima pagina la foto del nostro Presidente, il Prof. Vincenzo Pepe, imbavagliato; Italia Oggi; Libero); tramite internet ed i social network (abbiamo un gruppo su facebook con oltre 700 iscritti ed a cui hanno aderito, tra gli altri, l'On. Nicola Formichella, l'On. Salvatore Tatarella, l'On.Paolo Guzzanti, l'On. Arturo Iannaccone:
NO AL CANONE SE LA RAI NON OFFRE UN SERVIZIO IMPARZIALE);
con esposti contro la Sig.ra Licia Colo' e contro le conduzioni dei programmi con tematica ambientale alla Commissione di Vigilanza (ripresi dal Sen. Vincenzo Fasano); con proteste in diretta ad Uno Mattina (il Presidente Pepe ha sventolato il bavaglio durante un'intervista).
Crediamo fermamente che la RAI non offra un servizio imparziale e che le trasmissioni che affrontano tematiche ambientali siano lottizzate dalle solite Associazioni Ambientalista-Fondamentaliste.
A nome del nostro Presidente, Vincenzo Pepe, vi annunciamo di voler aderire alla campagna lanciata da Il Giornale contro il Canone RAI.
Se necessario lo faremo attraverso la realizzazione di gazebo nelle principali citta' Italiane.
Vi chiediamo massima collaborazione affinche' anche l'ambientlismo di tipo moderato posssa avere spazio nei programmi televisivii attraverso il pluralismo nell'informazione pubblica: dobbiamo essere pronti, nei prossimi giorni, ad installare in piazza i gazebo.

Nei prossimi giorni vi invieremo tutte le istruzioni del caso.

Mi rivolgo in particolare ai Dirigenti Giovanili Nazionali e Locali: MASSIMA MOBILITAZIONE !

Vi ringrazio per l'attenzione e calorosamente Vi saluto,

Federica Ricci
Responsabile Nazionale Giovanile
FareAmbiente

Mainieri (FareAmbiente): "I ricorsi delle Regioni contro il nucleare sono illegittimi e solo strumentali alle Elezioni"

L’energia è fonte di vita e di benessere. Esiste una correlazione chiara fra il consumo di energia e la vita media delle persone. In tutti i paesi industrializzati l’aspettativa di vita è aumentata, mentre è bassa nei paesi a ridotto consumo energetico. Il contributo delle fonti rinnovabili è importante, ma limitata nella quasi maggioranza dei paesi industrializzati, dove più dell’80% dell’energia elettrica prodotta proviene da fonti non rinnovabili e dalla fissione dell’uranio. In Italia, causa un sistema politico debole, hanno avuto buon gioco i movimenti ambientalisti radicali che hanno portato all’eliminazione della fonte nucleare interna con grave danno per la Nazione. L’abbandono della fonte energetica nucleare da parte dell’Italia non ha influito sullo sviluppo delle centrali nucleari nel mondo che hanno aumentato(in 20 anni) la loro potenza da 250 GW a 372(+ 49%), ma ha fatto solo aumentare la bolletta elettrica italiana che è il 45% superiore rispetto alla media europea ed il doppio di quella della Francia. Attualmente nel Mondo abbiamo 439 reattori in funzione, 35 in costruzione e 90 in progettazione(dati IAEA). Per riavviare il nucleare in Italia è stata varata la legge 23 luglio 2009, n. 99: "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". In particolare all’ Art. 25 si assegna una delega al Governo in materia nucleare. Già in passato quattro regioni avevano cercato, con loro leggi, di denuclearizzare i loro territori, ebbene la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 dichiarò illegittime quelle leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Adesso undici regioni(Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Umbria e Basilicata) hanno fatto ricorso alla corte costituzionale contro la legge 99/09. Il motivo è presto detto: ci si avvicina alle elezioni regionale e si vuole portare l’argomento in campagna elettorale. Per evitare strumentalizzazioni politiche conviene rinviare la comunicazione dei siti a dopo le elezioni regionali. Siamo convinti che non sono le popolazioni ad opporsi, ma pochi individui al potere che pensano più ai loro interessi politici personali che a quelli nazionali. Noi di Fareambiente non ci accodiamo ai movimenti ambientalisti fondamentalisti, perché abbiamo capito, e non siamo soli(ricordo il guru dei verdi James Lovelock, Stewart Brand, Patrick Moore uno dei fondatori di Greenpeace, Fredd Krupp, Jonathan Lash, James Gustave Speth, Mark Lynas, Stephen Tindale, Chris Smith, Chris Goodall ed il cofondatore di Legambiente Chicco Testa), che il ritorno al nucleare ci permetterà di sostituire le inquinanti centrali a petrolio, abbassare i costi energetici e riprendere possesso di una tecnologia che ci permetterà di mantenere la nostra posizione fra le Nazioni più industrializzate del Mondo.

Prof. Orazio Mainieri
Presidente Commissione Energia di Fareambiente

venerdì 2 ottobre 2009

Il Tg 3 è ancora ....distratto !!!!

Alla C.A.
Del Capo Redattore
Dott. Pino Nano
Rai regionale


Per l’ennesima volta , Fare Ambiente, resta fuori dall’informazione regionale!!!
Devo purtroppo constatare che La testata giornalistica regionale della Rai, si dimostra poca attenta alla nostra attività.
Cita sempre le solite associazioni ambientaliste che, devo dire, con un punto di orgoglio, arrivano sempre dopo nel proporre le cose che noi proponiamo per primi.
Ma nonostante tutto noi restiamo fuori dall’informazione Rai.
Le invio, a riprova di quanto appena detto, una agenzia Ansa nonchè la lettera inviata sia al Presidente del Consiglio dei Ministri, sia al Ministro per l’Ambiente.
Auspico, che nel prosieguo, Fare Ambiente possa ottenere quello spazio che gli compete e che il Tg 3 possa garantire un diritto di informazione sempre più ampio e pluralista.
Comunque, noi saremo sempre pronti a ricordarglielo
Saluti
San Fili, 02.10.2009
Avv. Antonio Iaconetti