Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha inviato una lettera al presidente della Giunta Loiero, all’Assessore regionale all’ambiente Greco, ai presidenti delle cinque province, ai sindaci delle città capoluogo ed ai parlamentari calabresi chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 29 Ottobre per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa. Il prossimo 29 ottobre saremo a Roma per un sit-in davanti alla sede del Parlamento. L’obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini calabresi, messa a repentaglio non soltanto dalla cosiddetta nave dei veleni rinvenuta al largo delle coste di Cetraro, e che purtroppo potrebbe non essere la sola.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola.
Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.
Le nostre proposte sono chiare:
1) allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) un provvedimento di natura economica e \ o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) l’invio a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree.>
Il sit-in si terrà alle ore 11:00 del giorno 29 ottobre in P.zza Montecitorio.
A seguire, alle ore 12:30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa dove verranno illustrate le nostre iniziative, e le proposte per affrontare l’emergenza ambientale della Regione Calabria: saranno presenti l’On. Pier Ferdinando Casini, l’On. Mario Tassone, l’On. Paolo Russo, presidente commissione agricoltura della camera, l’On. Fabio Granata, presidente commissione Ambiente del Senatol’On. Domenico Zinzi, il Prof. Vincenzo Pepe – Presidente di FareAmbiente, Nicolino La Gamba Presidente della Commissione Flora e Fauna di fare Ambiente, l’Avv. Antonio Iaconetti – Coordinatore Regionale Calabria FareAmbiente, ed altri parlamentari.
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