Navi dei veleni, Iaconetti: “assenti dall’agenda politica del centrodestra”
Venerdì 23 Ottobre 2009 10:14 Vincenzo Marchese.
Due meriti vanno all’avvocato Iaconetti: uno è di avere il coraggio di dire ciò che pensa, e l’altro è di farlo uscendo fuori dalle “solite” polemiche, dai soliti siparietti della politica. Quelli, per intenderci, per i quali un politico risponde all’altro mentre il problema resta lì. Antonio Iaconetti, Amanteano e coordinatore di Fare ambiente, sarà ad Amantea domani sia come cittadino sia come esponente del movimento ecologista.
Ci sarà perché vuole “sapere la verità. E saperla in tempi brevi”. In un corposo comunicato stampa che abbiamo pubblicato integralmente su questo sito Iaconetti parte dalla “discussione colorita” tra Silvestro Greco e Roberto Menia per dire due cose: “l’incertezza e la paura dei calabresi sono diventate una tigre elettorale a esclusivo beneficio del centrosinistra”, e che dagli esponenti del centrodestra calabrese sono arrivate “solo flebili reazioni”, “solo un affidarsi al governo nazionale”. Un colpo al cerchio ed uno alla botte. Aggiunge anche che se il Governo chiarirà questa vicenda di certo non ci saranno stati contributi dai rappresentanti del Pdl calabrese. Iaconetti dimostra ciò anche con un paio di fatti: “le navi dei veleni sembrano essere assenti dall’agenda politica del centrodestra che si candida a governare la nostra Regione”, ed ancora dicendo che se ad Amantea sfilerà accanto a Dario Franceschini ed Antonio di Pietro la colpa è di chi “disinteressandosi nella sostanza della gravità di questa situazione, l’ha lasciata alla capace propaganda della sinistra”. Per Iaconetti a far “rumore” sono stati solo due parlamentari: Tassone e Laratta. Dopo aver picchiato duro sul centrodestra, Iaconetti tira botte anche dall’altra parte: “è increscioso constatare che grazie all’assenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali calabresi, molti esponenti del nostro Pd che, all’epoca dei fatti, avevano responsabilità istituzionali sotto altre sigle, riusciranno a rifarsi una verginità e, peggio ancora, a riaccreditarsi agli occhi di un elettorato a cui dovrebbero chiedere scusa”. Un merito Iaconetti lo da all’onorevole Angela Napoli: “l’unica calabrese a puntare il dito e a pestare i piedi in tempi non sospetti”. Nessun merito, invece, alla politica locale. Dice, infatti, Iaconetti che “la verità è che a livello locale si sta configurando uno strano “bipolarismo”: tra chi minimizza il problema, salvo rivenderlo in Europa moltiplicato per cento e chi lo esaspera, forse perché quando non si è ascoltati l’unico modo per farsi sentire è urlare. In tutto questo, mi sarei aspettato qualcosa di più da Scopelliti”.
Commenti
Nessun commento:
Posta un commento