sabato 3 ottobre 2009


Mainieri (FareAmbiente): "I ricorsi delle Regioni contro il nucleare sono illegittimi e solo strumentali alle Elezioni"

L’energia è fonte di vita e di benessere. Esiste una correlazione chiara fra il consumo di energia e la vita media delle persone. In tutti i paesi industrializzati l’aspettativa di vita è aumentata, mentre è bassa nei paesi a ridotto consumo energetico. Il contributo delle fonti rinnovabili è importante, ma limitata nella quasi maggioranza dei paesi industrializzati, dove più dell’80% dell’energia elettrica prodotta proviene da fonti non rinnovabili e dalla fissione dell’uranio. In Italia, causa un sistema politico debole, hanno avuto buon gioco i movimenti ambientalisti radicali che hanno portato all’eliminazione della fonte nucleare interna con grave danno per la Nazione. L’abbandono della fonte energetica nucleare da parte dell’Italia non ha influito sullo sviluppo delle centrali nucleari nel mondo che hanno aumentato(in 20 anni) la loro potenza da 250 GW a 372(+ 49%), ma ha fatto solo aumentare la bolletta elettrica italiana che è il 45% superiore rispetto alla media europea ed il doppio di quella della Francia. Attualmente nel Mondo abbiamo 439 reattori in funzione, 35 in costruzione e 90 in progettazione(dati IAEA). Per riavviare il nucleare in Italia è stata varata la legge 23 luglio 2009, n. 99: "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". In particolare all’ Art. 25 si assegna una delega al Governo in materia nucleare. Già in passato quattro regioni avevano cercato, con loro leggi, di denuclearizzare i loro territori, ebbene la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 dichiarò illegittime quelle leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Adesso undici regioni(Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Umbria e Basilicata) hanno fatto ricorso alla corte costituzionale contro la legge 99/09. Il motivo è presto detto: ci si avvicina alle elezioni regionale e si vuole portare l’argomento in campagna elettorale. Per evitare strumentalizzazioni politiche conviene rinviare la comunicazione dei siti a dopo le elezioni regionali. Siamo convinti che non sono le popolazioni ad opporsi, ma pochi individui al potere che pensano più ai loro interessi politici personali che a quelli nazionali. Noi di Fareambiente non ci accodiamo ai movimenti ambientalisti fondamentalisti, perché abbiamo capito, e non siamo soli(ricordo il guru dei verdi James Lovelock, Stewart Brand, Patrick Moore uno dei fondatori di Greenpeace, Fredd Krupp, Jonathan Lash, James Gustave Speth, Mark Lynas, Stephen Tindale, Chris Smith, Chris Goodall ed il cofondatore di Legambiente Chicco Testa), che il ritorno al nucleare ci permetterà di sostituire le inquinanti centrali a petrolio, abbassare i costi energetici e riprendere possesso di una tecnologia che ci permetterà di mantenere la nostra posizione fra le Nazioni più industrializzate del Mondo.

Prof. Orazio Mainieri
Presidente Commissione Energia di Fareambiente

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