venerdì 12 ottobre 2018

Ora agire, non recriminare



La terra ci restituisce il piccolo Nicolò in tempo per farlo ricongiungere in cielo con la sua mamma Stefania e al suo fratellino Cristian
Una morte in terra una rinascita in cielo che non può lasciarci indifferenti.
Questo ci sia da monito, afferma l’Avv. Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente,  con la natura non si scherza e questa triste vicenda ci indica la strada da seguire  affinchè tali tragedie non accadano mai più.
Una più attenta vigilanza dei siti a rischio con operatori qualificati e debitamente formati, magari dando attuazione al Regio Decreto n. 523 del 25 luglio 1904,  così come è stato fatto in altre regioni d’Italia.
 A questi operatori di polizia idraulica, afferma Iaconetti, dovrebbero essere affidati mansioni di controllo e di monitoraggio del corso dei fiumi, dei canali e delle zone franose e loro stessi, attenti conoscitori delle criticità dei  luoghi potrebbero dettare interventi di risanamento e bonifica, nonché,  essere le sentinelle attive sul territorio per allertare la macchina delle  emergenze,ovvero ad effettuare i primi interventi in caso di eventi meteorici eccezionali, così come quelli accaduti nel lametino.
Un ulteriore contributo alla salvaguardia del territorio potrebbe servire anche un recupero ed un più proficuo utilizzo delle terre rimaste da anni incolte o scarsamente utilizzate.(https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7005036568781692914#editor/target=post;postID=2832679242324895083;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=7;src=postname)
A tal proposito, prosegue Iaconetti, al precedente Consiglio Regionale, veniva consegnata una nostra proposta di legge che mirava e mira ad  incentivare la coltivazione e il recupero di quelle terre abbandonate a se stesse e che l’incuria, appunto, e il loro mancato utilizzo, aggravano un quadro idrogeologico già di per sé abbondantemente compromesso.
Il ripristino e la manutenzione dei muretti a secco, l’aratura dei terreni si da renderli più permeabili all’acqua così da contrastare una preoccupante desertificazione di vaste aree del nostro territorio,  nonchè la manutenzione dei canali di scolo, tutto ciò, afferma Iaconetti, rappresentano  piccoli ma incisivi interventi certamente in grado di evitare  o comunque limitare non poco i danni a cui stiamo sempre più assistendo in questi ultimi tempi.
Come Fare Ambiente siamo, disponibili, come sempre, a dare il nostro fattivo e disinteressato contributo.
A tal proposito va il mio personale plauso, e quello di tutto Fare Ambiente, anche a nome del Presidente Nazionale, Prof. Vincenzo Pepe,  in particolare alle nostre Guardie,  Francesco Caliò e Pasquale De Marco, che nella nottata di quel tragico 04 ottobre, sprezzanti del pericolo e  a costo della loro incolumità personale, misero in salvo, tra gli altri, due giovani automobilisti, estraendoli dalla propria autovettura, un attimo prima che venissero travolti dal fango.
Ora, nel ricordo e monito di Stefania, Cristian e Nicolò, giovani vittime di una tragedia annunciata, è il momento di agire e di reagire e non di recriminare.
A tutti, dico,  conclude Iaconetti, rimbocchiamoci le maniche e contribuiamo, ognuno per quanto di propria competenza, a dare un futuro migliore  alla nostra meravigliosa terra.
Cosenza, 12.10.2018

https://www.cosenzachannel.it/2018/10/12/tragedia-di-lamezia-fare-ambiente-dobbiamo-fare-di-piu/

http://ildispaccio.it/cosenza/191843-maltempo-fareambiente-calabria-che-la-tragedia-ci-sia-da-monito

http://www.lameziaoggi.it/cronaca/2018/10/12/maltempo-fare-ambiente-una-piu-attenta-vigilanza-siti-a-rischio/




lunedì 8 ottobre 2018

Presidente Casellati non ci lasci soli






PRESIDENTE, NON CI LASCI SOLI !!!!

Presidente, non ci lasci soli,  esordisce l’ Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale di Fare Ambiente, nel salutare la visita del Presidente del Senato Sen. Casellati,  e soprattutto non lasci sole le famiglie che in questi anni hanno dovuto piangere le perdite dei loro cari per quella che, oramai, più che di una emergenza può definirsi la normalità.
Ogni temporale, ogni evento climatico diventa una tragedia annunciata a cui deve mettersi definitivamente la parole fine.
Apprezziamo,  il  Presidente Casellati, continua Iaconetti,  per la sua sensibilità e per  l’alto senso dello Stato, per aver voluto onorare, con la sua presenza,  una giovane mamma  e quella dei suoi piccoli angeli, vittime innocenti dell’ennesima tragedia annunciata.
A quante Civita - chiede ancora Iaconetti - e a quanti San Pietro Lametino, solo ultime in ordine di tempo, dobbiamo ancora assistere impotenti?  Quante altre vittime e a quanti danni all’economia di una regione tra le ultime in tema di ricchezza, si devono ancora contare ?.
Le chiediamo,  Sig. Presidente,  che Ella  si faccia portavoce del disaggio del popolo Calabrese che merita certamente più attenzioni e rispetto da parte delle Istituzioni anche perché, senza la Calabria e le sue antiche civiltà che l’ebbero ad abitare, non ci sarebbe l’Italia.
Anche per questo,  meritiamo certamente più rispetto ed attenzione di quanto registrata sino ad oggi.
La Calabria, Sig. Presidente Casellati,  non necessita dei soliti  soldi erogati a pioggia  ma fonti realmente   finalizzati e destinati alla sicurezza  delle infrastrutture con progetti precisi e definiti e con un responsabile  che vigili sui tempi e sul reale utilizzo di quei fondi, altrimenti creiamo i soliti carrozzoni clientelari e senza fornire  alcun servizio alla collettività calabrese.
Sig. Presidente, conclude Iaconetti, si faccia portavoce dei nostri disaggi e sia  garante dei nostri bisogni, a nome di fare Ambiente e dei Calabresi glielo chiediamo a gran voce.
Cosenza, 08.10.2018


sabato 6 ottobre 2018

San Pietro Lametino una tragedia evitabile


                     
         
                                COMUNICATO STAMPA                                  

Siamo ancora  qui a commentare l’ennesima tragedia annunciata e a piangere vittime innocenti, dichiara Antonio Iaconetti , Coordinatore Regionale di Fare Ambiente.
E’ inconcepibile come, nonostante l’allerta e le previsioni meteo catastrofiche annunciate, nulla o quasi, è stato fatto per evitare vittime.
Inizierà, tra poco,  il balletto delle critiche e del rimpallo di responsabilità ma nessuno restituirà la vita ad una giovane mamma ed ai suoi due piccoli bambini.
Siamo vicini alle famiglie colpite, continua Iaconetti, anche con le nostre Guardie e i nostri uomini e donne della Protezione Civile per collaborare fattivamente al fianco delle Forze dell’Ordine,  per portare aiuto e sollievo a quanti sono stati colpiti dalla calamità che si è abbattuta sulla nostra Calabria.
A questi uomini e donne ,  che mettono a disposizione il loro tempo, anche a rischio della propria incolumità, cosi come a tutti volontari e alle forze dell’ordine, va il mio personale plauso e apprezzamento.
Mi aspetto, continua Iaconetti,  che chi ha delle responsabilità nella prevenzione di questi disastri, venga individuato e severamente punito, così come  mi auguro che la Magistratura accerti rapidamente colpe e responsabilità.
I consorzi di bonifica e tutti coloro che hanno la responsabilità della  manutenzione delle opere idrauliche, forestali e stradali siano vigili e attenti, conclude Iaconetti, siamo stanchi di dover  piangere vittime innocenti per l’incuria e il pressapochismo di pochi.
Cosenza, 06.10.2018