lunedì 28 dicembre 2009

Commento alla relazione della Corte dei Conti su situazione calabrese

Fare ambiente sulla Corte dei Conti
La relazione di Quirino Lorelli apre uno spaccato inquietante sull’inefficienza delle pubbliche amministrazioni calabresi. Ma inquietante non vuol dire inedito perché i risultati dei comportamenti di comuni e province sono sotto gli occhi di tutti. Tranne poche, rarissime eccezioni, l’inefficienza e il mancato coordinamento delle amministrazioni territoriali, ribaditi dalla Corte dei Conti, sono la regola del ciclo calabrese dei rifiuti. A questo punto, non può non sorgere un interrogativo: il commissariamento è stata una semplice scusa per coprire una semplice inefficienza amministrazioni calabresi, oppure questo “sistema” di sperperi è stato voluto? Lascio ai lettori la risposta Ma ora è giunto il momento di correre ai ripari. I cittadini calabresi hanno pagato e pagano troppo, in termini finanziari e ambientali, questo stato di cose. Si è dovuto assistere al crack delle società miste e alle indagini della Commissione ecomafie per capire la drammaticità della nostra situazione. La costruzione di un secondo termovalorizzatore in provincia di Cosenza ormai è una necessità improcrastinabile. Ma quest’iniziativa, che speriamo di veder realizzata in tempi brevi, non basta, noi di Fare ambiente aggiungiamo la proposta di integrare lo smaltimento per combustione con la raccolta differenziata e con una serie di “digestori” di rifiuti nei vari Ato, in modo da ridurre al massimo l’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti. Le proposte di Fare ambiente non si fermano qui: Abbiamo preparato un disegno di legge per istituire una procura speciale che indaghi sui reati ambientali e stiamo vagliando l’ipotesi di alcuni strumenti giuridici per responsabilizzare gli enti pubblici inadempienti, introducendo nel nostro ordinamento delle forme di responsabilità oggettiva per i danni ambientali.
Antonio Iaconetti
Responsabile regionale di Fare Ambiente

giovedì 24 dicembre 2009


Stanotte sarà la NOTTE dei SEGNI!
Stanotte sarà la NOTTE della GIOIA!
Stanotte sarà la NOTTE del CALORE UMANO!
Gli Angeli annunciano la nascita di Gesù come un "segno"; è il più "insignificante" di quelli narrati dal Vangelo e dai profeti (la luce nel cielo, i titoli messianici, la presenza degli Angeli, i re e gli imperatori della storia, ecc,) ma il più efficace!
C'è il segno della gioia in cielo e attorno alla grotta, ma Gesù come tutti i bambini, sicuramente avrà pianto quando è venuto al mondo; eppure un giorno dirà: "vi dono la mia gioia!" :-)
C'è tanto "calore umano" attorno a Gesù, da Maria Giuseppe, i pastori,perfino gli animali; eppure il suo "calore spiritulae" è più forte tanto che un giorno dirà, sognando ad occhi aperti: "sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso!".
Ti auguro di cuore un Natale diverso che ti renda capace di leggere in Gesù Bambino il "segno principale" della tua fede: Che tu possa trovare in lui LUCE, GIOIA e CALORE SPIRITUALE!
BUON NATALE!!!!!! :-)

venerdì 18 dicembre 2009

Messaggio di solidarietà al Presidente On. Silvio Berlusconi



Presidente, personalmente ed a nome di Fare Ambiente Calabria, del quale sono il coordinatore regionale,nel condannare l'insano gesto di violenza portato alla Sua persona,Le esprimo tutta la mia calorosa e sincera solidarietà. Ho molto apprezzato i Suoi toni pacati ed il messaggio d'AMORE che spero possa aprire una breccia di ravvedimento in chi,anche in questi giorni bui per la nostra democazia, ha continuato a spargere veleno ed odio.
Auguri Presidente.

mercoledì 16 dicembre 2009

La Regione Calabria abdica al proprio ruolo istituzionale

"Con l’abbandono della società Stretto di Messina la Regione perderà una occasione irripetibile di progresso e di sviluppo economico ed infrastrutturale".
Lo afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente e componente di Calabria Riformista.
"Il Ponte sullo Stretto di Messina senza dubbio inciderà in maniera decisiva sulla crescita socio-economico non soltanto dell’area tra Messina e Reggio. Si tratta di un’opera strategica per il Paese che non va contrastata, al contrario va sostenuta con forza.
Sotto il profilo ambientale poi, per come e' stato concepito il ponte consentirà di eliminare l’inquinamento causato dall'intensissimo traffico marittimo presente.
Ed è per questo che la Regione Calabria avrebbe dovuto mantenere la propria posizione all’interno della società Stretto di Messina, anziché abdicare al proprio ruolo politico ed istituzionale".

16 dicembre 2009

giovedì 10 dicembre 2009

Interpellanza urgente ex articolo 138-bis del regolamento Camera dei Deputati

Allegato B
Seduta n. 242 del 9/11/2009

...

INTERNO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
sabato 24 ottobre 2009 ad Amantea rappresentanti dell'associazione ambientalista «FareAmbiente» della Calabria erano stati invitati a partecipare alla trasmissione di Rai 3 «Ambiente Italia»;
il coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente, dott. Antonio Iaconetti, accompagnato da una folta delegazione di aderenti locali all'associazione, avrebbe dovuto intervenire nella trasmissione, ma è stato aggredito, insieme ai suoi accompagnatori con calci e spintoni al grido di «fascisti»;
secondo gli aggressori i rappresentanti dell'associazione «Fare Ambiente» della Calabria non dovevano partecipare alla trasmissione in quanto non degni di rappresentare nessuno;
gli aggressori hanno proseguito con fare minaccioso, brandendo le aste di bandiere e striscioni, ed anche grazie a fischi, trambusto e musica ad altissimo volume hanno impedito che si svolgesse l'intervista da parte del conduttore televisivo;
Fare Ambiente, movimento ecologista europeo, è legalmente riconosciuto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con apposito decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale;
gli interpellanti, nel condannare e stigmatizzare fermamente l'aggressione subita dagli aderenti all'associazione FareAmbiente

della Calabria, ritengono che sia un diritto sociale, civile e costituzionale, da parte della citata associazione, di partecipare a iniziative di informazione nonché di esprimere le proprie proposte nell'ambito di un confronto democratico -:
se sia a conoscenza dei fatti citati in premessa;
se siano stati individuati i responsabili dell'aggressione subita dagli aderenti dell'associazione «Fare Ambiente» della Calabria;
quali iniziative intenda intraprendere affinché aggressioni come quelle accadute ai danni degli esponenti di Fare Ambiente della Calabria non si verifichino più, al fine di consentire a tutti i soggetti interessati il diritto all'informazione e la partecipazione a momenti di confronto democratico, come diritto costituzionalmente sancito.
(2-00530)
«Iannaccone, Lo Monte, Commercio, Belcastro, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli, Brugger».

sabato 5 dicembre 2009


Stiamo assistendo, in queste ultime ore, alla versione rivista, scorretta e peggiorata dei peggiori episodi avvenuti tra il ’92 e il ’93. Quel che è avvenuto a Torino è l’ennesimo tentativo di delegittimazione mediatico-giudiziaria non solo di un Governo, ma di un intero assetto politico voluto a furor di popolo dagli italiani. Il coordinamento calabrese di Fare Ambiente è solidale con il Presidente Berlusconi contro la strumentalizzazione degli attacchi alla sua persona che derivano dalla strumentalizzazione delle dichiarazioni di un pentito mai riscontrate e difficilmente riscontrabili. Nel rispetto delle istituzioni e nell’operato della magistratura, confidiamo fiduciosi che questa brutta vicenda -l’ennesimo attacco mediatico-giudiziario alla credibilità della nostra democrazia a vantaggio di alcune forze politiche- finirà in una bolla di sapone. Per questo motivo ci sentiamo vicini al Lei, Sig. Presidente, come lo siamo sempre stati alle vittime di diffamazioni ordite da personaggi le cui malefatte sono note a tutti.

mercoledì 2 dicembre 2009

Cominicato ANSA del 02.12.2009

2009-12-02 17:09

RIFIUTI: FARE AMBIENTE, IMPORTANTE PRESENZA COMMISSIONE COSENZA

(ANSA) - COSENZA, 2 DIC - ''La presenza della Commissione parlamentare di
inchiesta sul ciclo dei rifiuti e' un segnale di attenzione che testimonia la
volonta' di intervenire concretamente in Calabria per scongiurare il rischio
della catastrofe ambientale''. Lo afferma, in una nota, Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell'assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista. ''L'inerzia dei nostri amministratori - aggiunge - ha fin qui prodotto soltanto soluzioni tampone dai costi altissimi e dai benefici marginali. Servono, al contrario, iniziative strutturali sia per procedere allo smaltimento senza danni per l'ambiente, sia per bonificare il
territorio dalle centinaia di discariche abusive che continuano ad alimentare
il business delle ecomafie''. ''Deve essere questa - conclude Iaconetti - la
direttrice da seguire anche per il prossimo Governo regionale, che nella prima
parte della legislatura dovra' affrontare energicamente le tante questioni
ambientali ancora irrisolte''. (ANSA).
COM-DED/MED S45 QBXU

lunedì 23 novembre 2009

L'invito di oggi per l'edizione delle ore 14:00 al Tg 3 è stato spostato a data da destinarsi (!!!) per impegni del Capo redattore. Vogliamo sperare che questa sia la verità e che non sia solo un deprecabile prestesto per oscurare la voce libera di un ambientalismo non oscurantista e non estremista, che per alcuni potrebbe essere anche scomodo !!! Noi comunque non demordiamo.

domenica 22 novembre 2009

Fare Ambiente al Tg 3 Regionale

Domani, Lunedì 23 Novembre, alle ore 14:00 sarò ospite in diretta sul TG 3 Regionale per parlare di Fare Ambiente e del nostro si al Ponte sullo Stretto, ma solo dopo l'ennesima presa di posizione !!!!

sabato 21 novembre 2009

La Rai continua ad oscurarci e noi continuiamo a ricordarglielo !!!!

Alla C.A.
Del Capo Redattore
Rai regionale
Fax: 0984.398116

Alla C.A.
Dott. Corrado Calabrò
Presidente Autorità
Per le Garanzie
nelle Telecomunicazioni
Fax: 06.69644111


Ancora una volta dobbiamo constatare come la testata giornalistica regionale viene meno al suo obbligo di servizio pubblico.
Al Tg 3 delle ore 14:00 di oggi è andato in onda un servizio giornalistico sull'apertura dei lavori della bretellina di Cannitello che, a detta del Ministro Matteoli, rappresenta un’opera che da inizio ai lavori per la costruzione del ponte sullo stretto.
All’interno di questo servizio si è dato spazio solo ed esclusivamente a quelle associazioni ambientaliste, Legambiente e WWF, che si oppongono alla sua costruzione.
Un servizio parziale e appiattito solo su una posizione.
Fare Ambiente, che è movimento ambientalista riconosciuto (D.M. del 27.02.09 pubblicato sulla G.U. n. 67 del 2103.09) al pari delle su citate associazioni, che da sempre si è detta e spesa nel sostenere l’utilità di avere un collegamento stabile che unisca in maniera stabile la Calabria alla Sicilia, quindi favorevole alla costruzione del ponte, non viene affatto invitata ad esprimere e a far conoscere quali sono le sue argomentazioni in favore di tale opera.
Spiace constatare come la testata giornalistica regionale, per l’ennesima volta, dimentica di dare spazio e voce a tutti i movimenti ambientalisti attivi anche sul territorio calabrese.
Vi invito, pertanto a concederci il dovuto spazio e permetterci di far conoscere all’opinione pubblica anche le nostre argomentazioni, e ciò al fine di fornire all’utente un’informazione completa e rappresentativa di tutte le espressioni e garantire, al contempo, parità di accesso ai mezzi di informazione.
Distinti saluti.
San Fili, 21.11.2009
Si allega comunicato ANSA
Avv. Antonio Iaconetti

venerdì 20 novembre 2009

Si al Ponte sullo Stretto



PONTE STRETTO:FARE AMBIENTE, OPPORTUNITA' RILANCIO TURISTICO
CATANZARO

(ANSA) - CATANZARO, 20 NOV - ''L'impresa turistica nazionale e della Calabria devono tornare ad occupare un ruolo di primo piano nel panorama internazionale''. E' quanto afferma, in una nota, Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare ambiente e componente dell'Assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista.
''La chiave del successo - prosegue Iaconetti - puo' essere individuata nella ricerca del giusto equilibrio tra la difesa di un patrimonio artistico e naturale unico al mondo e la valorizzazione delle caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche, che rimangono la nostra bussola di riferimento.
Il rilancio passa anche dalla costruzione di opere come il Ponte sullo Stretto di Messina che, senza compromettere l'attuale quadro ambientale, incidera' in maniera decisiva sullo sviluppo socio-economico dell'area calabro-sicula e dell'intero Paese''.
''Per come e' stato concepito - sostiene Iaconetti - il ponte andra' a ridurre le problematiche di impatto ambientale a cui attualmente e' sottoposta l'area dello Stretto, a causa dell'intensissimo traffico marittimo presente. E, comunque, la sua realizzazione va inquadrata positivamente anche rispetto al potenziamento viario (strade, ferrovie ed autostrade), che di riflesso, grazie al ponte, subiranno una necessaria e decisiva accelerazione per il completamento dei vari cantieri 'eternamente in corso d'opera', che dovranno essere pronti obbligatoriamente per la data di inaugurazione del Ponte, con grande beneficio della nostra vocazione turistica che, se ben concepita, portera' una crescita anche in termini occupazionali''. (ANSA).


COM-ATT/FLC
S45 S45 QBXU

giovedì 12 novembre 2009

Una Task Forse per la Calabria



NAVE VELENI:FARE AMBIENTE, SI' A MOZIONE E' PASSO IMPORTANTE

(ANSA) - CATANZARO, 12 NOV -''La mozione approvata ieri dalla
Camera dei Deputati e' un primo importante passo per arrivare
alla costituzione di una vera e propria task force
interministeriale, dotata di una struttura autonoma, risorse
proprie, mezzi e professionalita' scientifiche''. E' quanto
afferma, in una nota, il coordinatore regionale di Fare
Ambiente, Antonio Iaconetti.
''La fase successiva - prosegue Iaconetti - dovra' essere
quella di avviare nel piu' breve tempo possibile un monitoraggio
nei nostri mari al fine di individuare e censire le imbarcazioni
affondate e che giacciono nei fondali marini. Si potra' cosi'
chiarire una volta per tutte se vi siano nei nostri mari relitti
inabissati carichi di sostanze nocive''.
''Da tempo Fare Ambiente - sostiene ancora Iaconetti - ha
indicato questo percorso, ribadendone i punti essenziali anche
recentemente, a margine di una conferenza stampa ospitata
proprio a Montecitorio. Nella convinzione che le battaglie
ambientali non abbiano colore politico, ma vadano intese come
strumento a salvaguardia della salute e della qualita' della
vita dei cittadini, siamo lieti che altre associazioni
ecologiste abbiano deciso di convergere sulle nostre posizioni,
rinunciando agli allarmismi ed alla caccia alle streghe.
In sinergia con le istituzioni siamo certi che la problematica
sara' al piu' presto risolta''.(ANSA).

12 novembre 2009

lunedì 9 novembre 2009

NAVE VELENI: CENSIRE IMBARCAZIONI AFFONDATE



NAVE VELENI:IACONETTI,CENSIRE IMBARCAZIONI AFFONDATE TIRRENO

ANSA) - CATANZARO, 9 NOV - Antonio Iaconetti, componente
dell'assemblea provinciale di Calabria Riformista e coordinatore
regionale di Fare Ambiente, ha inviato una lettera al Comandante
della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, Luigi Piccioli, per
chiedere di voler effettuare una ricognizione nelle acque della
costa tirrenica calabrese al fine di individuare e censire le
imbarcazioni affondate e che giacciono nei fondali marini. A
riferirlo e' lo stesso Iaconetti in un comunicato.
''Il Ministero dell'Ambiente - afferma Iaconetti - ha risolto
il mistero della cosiddetta 'nave dei veleni'. Al largo di
Cetraro non vi sono rifiuti radioattivi ne' contaminazioni delle
acque. E pero', anche per scongiurare il rischio di nuovi
allarmismi e per riabilitare la Calabria in maniera definitiva
davanti all'opinione pubblica nazionale ed internazionale,
riteniamo utile avviare un'opera di censimento dei relitti
presenti nelle acque antistanti la nostra regione''.
''In tal modo - prosegue Iaconetti - saranno messi a tacere
tutti coloro che nelle ultime ore hanno sollevato dubbi in
merito ai risultati delle ricerche messe in atto dal Governo
nazionale e che, con le loro incaute affermazioni, continuano a
danneggiare l'immagine della Calabria gia' fortemente
compromessa. Il censimento dei relitti che giacciono nei fondali
calabresi potra' inoltre essere utilizzato in chiave turistica,
ricostruendo l'affascinante storia delle navi che da decenni
riposano in fondo al mare'''. (ANSA).

mercoledì 4 novembre 2009

AMBIENTE ITALIA SABATO 7 NOVEMBRE ORE 14:50 SU RAI TRE

Il presidente nazionale di Fare Ambiente Vincenzo Pepe ed il coordinatore regionale della Calabria Antonio Iaconetti saranno ospiti sabato prossimo 7 novembre della trasmissione “Ambiente Italia” in onda in diretta su Rai Tre da Cetraro, in provincia di Cosenza, a cura di Beppe Rovera e Carlo Cerrato.
Siamo lieti – afferma Antonio Iaconetti – dell’invito ricevuto. Sarà l’occasione per riabilitare la Calabria ed il Tirreno cosentino davanti ad una vetrina nazionale, ma anche per ribadire le nostre posizioni sulle tante inefficienze della politica nostrana che rischiano di compromettere in maniera irreversibile il patrimonio naturalistico della regione.
Nonostante i miliardi spesi, ma forse sarebbe più corretto dire sperperati, la fallimentare gestione commissariale non ha risolto le tante problematiche che affliggono la nostra terra. Manca un efficiente sistema di depurazione delle acque reflue che si riversano nei torrenti e nei fiumi e che vanno ad inquinare le nostre coste, né è stato avviato un monitoraggio per accertare la presenza di discariche di materiali radioattivi di cui si sospetta l’esistenza.
Inoltre la vicenda della cosiddetta “Nave dei veleni” è stata gestita in maniera pessima, con gravissime ripercussioni sull’immagine della Calabria, già fortemente compromessa.
Esiste, una emergenza ambientale in Calabria, che va affrontata e risolta.
Per questo Fare Ambiente ha chiesto al Governo di istituire una cabina di regia sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la nomina di un Sottosegretario di Stato ad hoc e l'istituzione di una Super Procura sui reati ambientali.
Inoltre è necessario emanare un provvedimento per sostenere le categorie più colpite dall’emergenza ambientale, dal settore ittico a quello agricolo e turistico.
Queste sono le nostre proposte che ribadiremo ai microfoni della trasmissione Ambiente Italia di sabato prossimo.

04 novembre 2009

FARE AMBIENTE AD AMBIENTE ITALIA RAI 3

SABATO 7 NOVEMBRE 2009 ORE 14:00, IL PRESIDENTE DI FAREAMBIENTE, PROF. VINCENZO PEPE ASSIEME AL COORDINATORE REGIONALE, ANTONIO IACONETTI, SARANNO OSPITI DELLA TRASMISSIONE TELEVISIVA "AMBIENTE ITALIA" SU RAI TRE IN DIRETTA DA CETRARO (CS)

Intervento alla Camera dei Deputati dell'On. Mario Tassone su Fare Ambiente Calabria


Seduta n° 240 del 28.10.09

Intervento dell’On. Mario Tassone

MARIO TASSONE. Signor Presidente, vorrei richiamare la sua attenzione su una manifestazione che si svolgerà domani mattina, proprio davanti alla Camera, e a cui poi seguirà anche una conferenza stampa, di FareAmbiente, un'organizzazione che si interessa di ambiente con grande equilibrio, grande motivazione, e soprattutto con grande capacità di analizzare e portare avanti anche i progetti che riguardano il territorio. Vorrei segnalare anche alla sua attenzione, e questo sarà oggetto di una interrogazione parlamentare che presenterò insieme al collega Zinzi, che nella manifestazione che si è tenuta ad Amantea il 24 ottobre sui problemi che riguardano quei territori, soprattutto con riferimento alle «navi dei veleni», come sono state comunemente chiamate, a questa associazione FareAmbiente e ai suoi esponenti è stato impedito da parte di alcuni gruppuscoli che si richiamano ai no global di rilasciare un'intervista alla RAI nello spazio della trasmissione Ambiente Italia. Al bravo giornalista Musumeci della RAI e al cameraman è stato impedito letteralmente di realizzare questa intervista. Noi siamo impegnati da tanto tempo anche sui temi dell'ambiente, del territorio, contro ogni tipo di violenza: la violenza della natura, ma soprattutto la violenza dell'uomo.
Mi dispiace che in una manifestazione che doveva richiamare l'attenzione - come ha fatto, del resto, perché vi è stata una grande partecipazione di amministratori e di cittadini e per noi era presente anche l'onorevole Occhiuto - si sia verificato questo fatto increscioso che certamente crea sempre più un grande rammarico e una grande amarezza non soltanto per noi calabresi, ma anche per la gran parte del Paese. C'è qualcuno che ancora strumentalizza anche i temi dell'ambiente per portare avanti disegni che certamente non vanno in direzione dell'equilibrio o dello sviluppo, ma che cercano di mettere in pericolo e in discussione i cardini su cui si deve reggere la convivenza civile.

venerdì 30 ottobre 2009

Ansa del 29 ottobre 2009 Conferenza Stampa Camera dei Deputati


NAVE VELENI:FARE AMBIENTE, FARE SUPER PROCURA REATI AMBIENTE
CATANZARO

(ANSA) - CATANZARO, 29 OTT - Una cabina di regia sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'istituzione di una super procura sui reati ambientali. Sono queste alcune delle proposte emerse nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani alla Camera dei Deputati circa la situazione ambientale e la presunta 'nave dei veleni'.
All'incontro hanno partecipato il Presidente di FareAmbiente, Prof Vincenzo Pepe, l'On. Mario Tassone, il Coordinatore Regione Calabria FareAmbiente, Antonio Iaconetti, il Presidente della Commissione Flora e Fauna di FareAmbiente, Nicolino La Gamba, ed il Prof. Francesco Sisinni, Socio Co-Fondatore di FareAmbiente.
Le proposte avanzate da FareAmbiente ai Parlamentari ed ai Rappresentanti Istituzionali riguardano anche la necessita' di emanare un provvedimento per sostenere le categorie piu' colpite, dal settore ittico a quello agricolo e turistico.
''Infine, in seguito - e' scritto in una nota - all'incidenza di patologie tumorali riscontrate nelle zone a rischio, si ritiene opportuno inviare una equipe medico-scientifica sul posto per la cura e la prevenzione dei tumori al fine di evitare la migrazione sanitaria con rischio di un ulteriore tracollo economico. Il Prof. Pepe ribadisce l'importanza di considerare l'ambiente come un valore assoluto da tutelare per garantire al cittadino una migliore qualita' della vita, attraverso un metodo realista e scientifico, chiedendo all'On. Tassone di sensibilizzare i Parlamentari sul nostro modo di Fare Ambiente''. (ANSA).


COM-LE/FLC
S45 QBXU

Riflessioni del 4 settembre 2009, e se........



Comunicato Stampadel 04.09.2009

Il mare è sporco, inquinato da sostanze misteriose che ad oggi, nessuno ha avuto la sensibilità di comunicarci l’origine e la natura.
I depuratori, nonostante i miliardi spesi da una gestione commissariale fallimentare, non sono efficienti e, nonostante l’azione della magistratura, continuano a non assolvere al loro compito.
Il 31 agosto del 2005, Agazio Loiero, da poco eletto presidente della Regione Calabria, chiede pubblicamente scusa ai turisti italiani, dalle pagine del Corriere della Sera, per il mare sporco trovato in Calabria.
Il 31 agosto 2009 il mare e' ancora più sporco del 2005 !!!
La sanità Calabrese va allo sfascio, con un buco che ancora nessuno è riuscito a determinare con esattezza.
Nel solo mese di Agosto la sanità calabrese, che assorbe ben il 60 % dell’intero bilancio regionale, ha fatto registrare ben sette decessi c.d. “sospetti” e su cui la magistratura sta indagando.
Ed intanto i medici restano al loro posto, i dirigenti continuano a gestire ed i politici a pontificare ed ad utilizzare la sanità per raccogliere consensi.
Dallo scorso anno, 16 mila nuovi nuclei familiari calabresi sono diventati poveri.
Nelle fila del PD Calabrese si sta combattendo una lotta intestina per accaparrarsi i posti che contano, lasciando fuori dal dibattito politico i problemi della gente.
Dall’economia che va a rotoli, dal porto di Gioia in perenne agonia e dell’ aumento vertiginoso della disoccupazione, nessuno ne parla.
Così come tutti si sono improvvisamente dimenticati che in Consiglio Regionale siedono, impunemente, ben 33 ( su 51 ) onorevoli consiglieri indagati per reati anche gravi.
E dei veleni di Crotone??
Dopo gli allarmi per la salute pubblica e il boom mediatico, oggi tutto tace, come se miracolosamente a Crotone tutto fosse tornato alla normalità !!!
In questo quadro desolante, rispunta la vicenda della Jolly Rosso !!!!
Dopo quattro lustri, siamo punto e a capo, nonostante l’indagine condotta dalla Procura di Paola sia stata definitivamente archiviata dal GIP di quel Tribunale, dopo ben dopo 19 anni (!!!).
Ogni tipo di inquinamento viene sempre ricondotto a quell’evento, ad oggi, rimasto senza riscontro alcuno.
Nonostante le analisi condotte nell’imminenza dello spiaggiamento della Jolly Rosso ed anche quelle successive abbiano escluso la presenza di sostante radioattive, così come nessuna traccia è stata riscontrata nella discarica sita in località Grassullo, sito dove sono stati conferiti i rifiuti provenienti dallo smaltimento di quanto contenuto nella stiva della nave, tabacco putrescente, tutto, e non si capisce a che pro, si fa ricondurre a quella nave !!!
Mi chiedo, se qualcuno ha provveduto, tra tanti tecnici e super esperti, a verificare, se tra gli operai che hanno provveduto alla demolizione della c.d. nave dei “veleni”, qualcuno si sia ammalato di tumore o comunque sia stata riscontrata una patologia compatibile con l’esposizione a sostanze radioattive ???
Credo che, senza creare inutili allarmismi e suscitare panico tra la gente, è opportuno che si verifichi, una volta per tutte e in sinergia con le competenti istituzioni nazionali con a capo il Ministero dell’Ambiente, l’origine di questo inquinamento e si mettano in campo tutte quelle operazioni necessarie per bonificare le zone interessate.
Naturalmente, si accerti la provenienza dei rifiuti e si individuino i responsabili e le eventuali connivenze politico – istituzionali.
Perché è impensabile che se qualche organizzazione criminosa specializzata nello smaltimento di rifiuti pericolosi abbia provveduto a sotterrarli a ben 30 m dal suolo (questo dicono le cronache di questi giorni) lo abbia potuto fare senza avere coperture di un certo “peso” !!!
Fare Ambiente Calabria, solidale con il Procuratore della Repubblica di Paola, si augura che questa volta la magistratura faccia finalmente chiarezza, e non sarebbe male se accertasse le responsabilità di coloro i quali hanno causato e concorso ad inquinare in maniera così grave l’ambiente, così come dicono i consulenti della procura.
San Fili, 04.09.2009
Avv. Antonio Iaconetti
Coordinatore Regionale

giovedì 29 ottobre 2009

NAVE VELENI: TASSONE (UDC), NON E' UNICA EMERGENZA CALABRESE

NAVE VELENI: TASSONE (UDC), NON E' UNICA EMERGENZA CALABRESE
(ANSA) - CATANZARO, 28 OTT - ''La nave dei veleni non e' l'unica emergenza che ha colpito la Calabria''. Lo afferma il vice segretario nazionale dell'Udc, Mario Tassone, che domani interverra' alla conferenza stampa di FareAmbiente in programma alla Camera. ''La salute dei cittadini - ha aggiunto - e' sotto costante minaccia anche a causa delle discariche di materiali tossici, come quelle probabilmente presenti nel territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalle sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese. Per la Regione Calabria e' totale: l'emergenza ambientale ha raggiunto livelli estremi''. ''Ci auguriamo - ha concluso Tassone - che Governo e istituzioni intervengano concretamente tenendo conto anche delle proposte di FareAmbiente che verranno illustrate domani''.(ANSA). COM-SGH/FLC
28/10/2009 18:44

Camera Dei Deputati, conferenza Stampa 29.10.2009


Conferenza Stampa sulle iniziative e proposte di FareAmbiente per affrontare l'emergenza ambientale della regione Calabria

Oggi 29/10/2009 ore 13:00 si e' svolta la Conferenza Stampa presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati al fine di richiamare l'attenzione del Governo sulla vicenda delle "Navi dei veleni". Erano presenti il Presidente di FareAmbiente, Prof Vincenzo Pepe, l'On. Mario Tassone, il Coordinatore Regione Calabria FareAmbiente, Antonio Iaconetti, il Presidente della Commissione Flora e Fauna di FareAmbiente, Nicolino La Gamba, ed il Prof. Francesco Sisinni, Socio Co-Fondatore di FareAmbiente.

Sei le proposte avanzate da FareAmbiente ai Parlamentari ed ai Rappresentanti Istituzionali, oltre alla necessita' di proclamare lo "Stato di emergenza".

Prima fra tutte l'urgenza di istituire una cabina di regia sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri; nomina di un Sottosegretario di Stato e l'istituzione di una Super Procura sui reati ambientali; la necessita' di emanare un provvedimento per sostenere le categorie piu' colpite, dal settore ittico a quello agricolo e turistico. Infine, in seguito all'incidenza di patologie tumorali riscontrate nelle zone a rischio, si ritiene opportuno inviare una equipe medico-scientifica sul posto per la cura e la prevenzione dei tumori al fine di evitare la migrazione sanitaria con rischio di un ulteriore tracollo economico.

Il Prof. Pepe ribadisce l'importanza di considerare l'ambiente come un valore assoluto da tutelare per garantire al cittadino una migliore qualita' della vita, attraverso un metodo realista e scientifico, chiedendo all'On Tassone di sensibilizzare i Parlamentari sul nostro modo di Fare Ambiente.

martedì 27 ottobre 2009

Sulla presunta nave dei veleni


Antonio Iaconetti, componente dell’assemblea provinciale di Calabria Riformista e coordinatore regionale di Fare Ambiente, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Le notizie diffuse dal Ministro Prestigiacomo in merito ai primi risultati dei rilievi condotti nelle acque del Tirreno al largo di Cetraro ci confortano.
Siamo sempre stati contrari alla politica dell’allarmismo i cui effetti negativi si ripercuotono sulla economia del territorio. In questo momento invece, bisogna agire con cautela e prudenza, proseguendo nell’azione di ricerca sia nei fondali marini, sia sul territorio, dove l’aumento di casi di tumore inducono a far pensare che ci siano discariche incontrollate di materiali nocivi.
Siamo convinti che il Governo proseguirà nel monitoraggio intrapreso che dovrà essere puntuale e capillare e dovrà portare all’accertamento di tutta la verità”.

lunedì 26 ottobre 2009

Richiesta incontro al Dott. Gianni Letta, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri

Ill.mo Sig. Dott. Gianni Letta
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi
R O M A

Ill.mo Sig. Sottosegretario,
il prossimo 29 ottobre si svolgerà in Piazza Montecitorio, con inizio alle ore 11 una manifestazione organizzata dal Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, per richiamare l’attenzioni delle più alte istituzioni dello Stato sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini Calabresi, messa a repentaglio dalla cosiddetta “nave dei veleni” rinvenuta al largo delle coste di Cetraro che potrebbe non essere la sola e individuare e bonificare la presenza di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d’Aiello e Aiello Calabro, in particolar modo alla foce del fiume Oliva, mettendo in sicurezza il sito stesso. I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano esserci nel territorio di Amantea e lungo la costa Jonica cosentina, dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, per la cui costruzione é stato accertato l’impiego di materiale altamente tossico proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola e, non ultimo, dalla presenza nelle cave dismesse del Vibonese dove si pensa sia stato illecitamente smaltito amianto.
La manifestazione sarà seguita da una conferenza stampa in programma presso la sede della Camera dei Deputati.
Con la presente Le chiediamo di voler ricevere nella giornata del 29 ottobre una nostra delegazione che sarà composta dal presidente di Fare Ambiente Vincenzo Pepe, dal coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente Antonio Iaconetti e Nicolino La Gamba, presidente della commissione Flora e Fauna di Fare Ambiente, i quali intendono rivolgere a Lei ed al governo che rappresenta le seguenti richieste:

1) Allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) Dichiarare lo Stato di Emergenza Ambientale per la Calabria e nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) Un provvedimento di natura economica e\o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) Provvedere tempestivamente alla bonifica degli edifici contaminati a Crotone, con l’invio inoltre di un’equipe medico-scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree.
Con ossequio
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

Comunicato stampa del 26.10.2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha inviato una lettera al presidente della Giunta Loiero, all’Assessore regionale all’ambiente Greco, ai presidenti delle cinque province, ai sindaci delle città capoluogo ed ai parlamentari calabresi chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 29 Ottobre per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa. Il prossimo 29 ottobre saremo a Roma per un sit-in davanti alla sede del Parlamento. L’obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini calabresi, messa a repentaglio non soltanto dalla cosiddetta nave dei veleni rinvenuta al largo delle coste di Cetraro, e che purtroppo potrebbe non essere la sola.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola.
Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.
Le nostre proposte sono chiare:
1) allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) un provvedimento di natura economica e \ o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) l’invio a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree.>

Il sit-in si terrà alle ore 11:00 del giorno 29 ottobre in P.zza Montecitorio.
A seguire, alle ore 12:30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa dove verranno illustrate le nostre iniziative, e le proposte per affrontare l’emergenza ambientale della Regione Calabria: saranno presenti l’On. Pier Ferdinando Casini, l’On. Mario Tassone, l’On. Paolo Russo, presidente commissione agricoltura della camera, l’On. Fabio Granata, presidente commissione Ambiente del Senatol’On. Domenico Zinzi, il Prof. Vincenzo Pepe – Presidente di FareAmbiente, Nicolino La Gamba Presidente della Commissione Flora e Fauna di fare Ambiente, l’Avv. Antonio Iaconetti – Coordinatore Regionale Calabria FareAmbiente, ed altri parlamentari.

domenica 25 ottobre 2009

Grave indimidazione alla delegazione di fare ambiente alla manifestazione di Amantea

L’avvocato Antonio Iaconetti ha partecipato per Fare Ambiente alla manifestazione di stamattina, al pari di altre decine e decine di associazioni, sigle sindacali, organizzazioni varie, comitati.

In tale veste erano stati contattati dal giornalista Musmeci di Rai 3 che come visto durante le riprese è stato anche violentemente spintonato e presi a calci.

Racconta l’avvocato Iaconetti che “Quando è arrivato il mio turno per il rilascio dell'intervista, un manipolo di facinorosi "vicini al gruppo Indimedia", hanno iniziato a disturbarci, con musica ad alto volume, proveniente da un camper posto vicino alla postazione Rai, ci hanno spintonato e presi a calci, non solo a noi ma anche agli operatori Rai, e verso di noi insulti del tipo "fascisti", "che noi non dovevamo andare in onda perchè fare ambiente non era degna di partecipare e rappresentare nessuno". Hanno iniziato ad accerchiarci con striscioni e con fare minaccioso, brandivano le aste delle bandiere, tanto verso di noi che nei confronti della troupe Rai. Atteso che la situazione stava degenerando e che oramai eravamo sopraffatti dalla furia di questi soggetti onde evitare ben più gravi danni fisici, abbiamo preferito allontanarci dalla postazione Rai e questo ci ha impedito, a noi di rilasciare l'intervista, e alla Rai di portare a compimento un pubblico servizio, quale il diritto all'informazione. Siamo riusciti ad andare via con difficoltà, e nonostante ciò, continuavano ad insultarci dicendoci "fascisti, andate via, e le vostre cose andatele a dire a quel mafioso di Berlusconi e quella merda del sottosegretario Menia". Ci hanno impedito fisicamente di poter esprimere la nostra opinione. Non è da paese democratico.”

Il rappresentante regionale di Fare Ambiente chiede poi al responsabile nazionale V. Pepe “le opportune azioni che intenderai intraprendere” e sollecita “un intervento forte e deciso affinchè venga portato a conoscenza, anche dell'opinione pubblica quanto accaduto oggi. Appare opportuno richiedere le cassette di registrazione dell'intervista Rai al fine di poter individuare i responsabili dell'accaduto”.

Stando a quanto denunciato si tratta di fatti che definire incresciosi appare eufemistico trattandosi di una reale impedimento ad un esercizio legittimo di intervenire in una pubblica trasmissione televisiva, un impedimento ben più grave dei fischi pronunciati all’indirizzo del presidente Mario Oliverio e dell’ex assessore Diego Tommasi che possono ritenersi tutto sommato fortunati.

In sostanza questi eventi comunque sembrano non tanto essere segno del malessere diffuso tra i partecipanti alla manifestazione quanto l'espressione di una inconciliabile posizione tra 14.950 calabresi che coraggiosamente e dignitosamente manifestano in modo civile anche la propria rabbia verso una politica ed uno Stato (Stato, regione, province e comuni) storicamente disattente, e 50 altri che vogliono imporsi con la forza se non con la violenza.

Ci si chiede. E se avessero impedito a Loiero o a Di Pietro di parlare chi avrebbe loro garantito il sacrosanto diritto di parlare?


http://www.amantea.net/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=794:fare-ambiente-denuncia-intimidazioni-e-violenze-durante-la-manifestazione-a-difesa-dellambiente&catid=129:fare-ambiente&Itemid=365

venerdì 23 ottobre 2009

Crisi settore ittico pescatori di Cetraro

“Il controllo sanitario quotidiano del pescato nei mari del Tirreno cosentino, che ne certifichi la perfetta salubrità, potrebbe garantire il prosieguo dell’attività lavorativa dei pescatori e rassicurare i consumatori in merito alla qualità del prodotto ittico”.
La proposta viene avanzata da Antonio Iaconetti, esponente di Calabria Riformista e coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente.
“L’allarmismo sollevato dopo il rinvenimento della Cunsky, meglio nota come nave dei veleni, inabissatasi al largo di Cetraro, ha determinato un crollo verticale del consumo del pesce e la grave crisi di un settore, quello ittico, che rappresenta la fonte di sostentamento per migliaia di famiglie.
L’Azienda Sanitaria Provinciale ha gli strumenti per contrastare tale allarmismo, attraverso l’organizzazione di un sistema di monitoraggio con cui verificare la presenza o meno di sostanze nocive sul pescato e che fornisca dati certi ed incontrovertibili.
Peraltro, giunge notizia che il pesce viene ugualmente messo sul mercato da operatori che giungono da regioni vicine.
Auspichiamo che tale proposta non rimanga inascoltata, nell’attesa che sull’intera vicenda possa essere finalmente stabilità tutta la verità”.
23 ottobre 2009

Da Amantea.net (http://www.amantea.net/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=787:navi-dei-veleni-iaconetti-assenti-dallagenda-politica-

Navi dei veleni, Iaconetti: “assenti dall’agenda politica del centrodestra”
Venerdì 23 Ottobre 2009 10:14 Vincenzo Marchese.

Due meriti vanno all’avvocato Iaconetti: uno è di avere il coraggio di dire ciò che pensa, e l’altro è di farlo uscendo fuori dalle “solite” polemiche, dai soliti siparietti della politica. Quelli, per intenderci, per i quali un politico risponde all’altro mentre il problema resta lì. Antonio Iaconetti, Amanteano e coordinatore di Fare ambiente, sarà ad Amantea domani sia come cittadino sia come esponente del movimento ecologista.

Ci sarà perché vuole “sapere la verità. E saperla in tempi brevi”. In un corposo comunicato stampa che abbiamo pubblicato integralmente su questo sito Iaconetti parte dalla “discussione colorita” tra Silvestro Greco e Roberto Menia per dire due cose: “l’incertezza e la paura dei calabresi sono diventate una tigre elettorale a esclusivo beneficio del centrosinistra”, e che dagli esponenti del centrodestra calabrese sono arrivate “solo flebili reazioni”, “solo un affidarsi al governo nazionale”. Un colpo al cerchio ed uno alla botte. Aggiunge anche che se il Governo chiarirà questa vicenda di certo non ci saranno stati contributi dai rappresentanti del Pdl calabrese. Iaconetti dimostra ciò anche con un paio di fatti: “le navi dei veleni sembrano essere assenti dall’agenda politica del centrodestra che si candida a governare la nostra Regione”, ed ancora dicendo che se ad Amantea sfilerà accanto a Dario Franceschini ed Antonio di Pietro la colpa è di chi “disinteressandosi nella sostanza della gravità di questa situazione, l’ha lasciata alla capace propaganda della sinistra”. Per Iaconetti a far “rumore” sono stati solo due parlamentari: Tassone e Laratta. Dopo aver picchiato duro sul centrodestra, Iaconetti tira botte anche dall’altra parte: “è increscioso constatare che grazie all’assenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali calabresi, molti esponenti del nostro Pd che, all’epoca dei fatti, avevano responsabilità istituzionali sotto altre sigle, riusciranno a rifarsi una verginità e, peggio ancora, a riaccreditarsi agli occhi di un elettorato a cui dovrebbero chiedere scusa”. Un merito Iaconetti lo da all’onorevole Angela Napoli: “l’unica calabrese a puntare il dito e a pestare i piedi in tempi non sospetti”. Nessun merito, invece, alla politica locale. Dice, infatti, Iaconetti che “la verità è che a livello locale si sta configurando uno strano “bipolarismo”: tra chi minimizza il problema, salvo rivenderlo in Europa moltiplicato per cento e chi lo esaspera, forse perché quando non si è ascoltati l’unico modo per farsi sentire è urlare. In tutto questo, mi sarei aspettato qualcosa di più da Scopelliti”.

Commenti

Spostamento data manifestazione ROMA

SI INFORMA che la manifestazione di Roma in P.zza Montecitorio, già fissata per le ore 12:00 del giorno 28 p.v., su sollecitazione del Sig. Questore di Roma per ragioni di ordine pubblico attesa il concomitante svolgimento di altre manifestazione che si terranno in città, è stata spostata alle ore 11:00 del giorno 29 ottobre p.v., sempre in P.zza Montecitorio.
Si informa, inoltre, che successivamente alle ore 12:30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa dove verranno illustrate le nostre iniziative, e le proposte per affrontare l’emergenza ambientale della nostra regione.
Nel rinnovare Loro l’invito ad essere presenti alla manifestazione che, si ribadisce, è stata posticipata al giorno 29 Ottobre alle ore 11:00 in P.zza Montecitorio, esprimo vive cordialità
Cosenza, 23 Ottobre 2009
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

giovedì 22 ottobre 2009

Adesione alla manifestazione di Amantea

Comunicato n. 36\2009 adesione manifestazione di Amantea

Dopo la vicenda, a tratti incresciosa, verificatasi martedì a Roma, è necessario per tutti, in particolare per il centrodestra calabrese, capire che non è più tempo per battibecchi politici. Da calabrese (tra l’altro originario di Amantea, una delle zone più colpite dagli ultimi risvolti della storia delle navi dei veleni) ho un solo desiderio: sapere la verità. E saperla in tempi brevi. Certo, la discussione colorita di martedì -avvenuta dopo ore di anticamera a cui i sindaci delle nostre zone si sono sottoposti- tra Silvestro Greco, l’assessore regionale all’Ambiente, e il sottosegretario Roberto Menia ha dell’inquietante. Perché prova che un problema comune è diventato oggetto di divisioni e di scontri. Ma a chi possiamo attribuire la responsabilità di tutto ciò? Di chi è la colpa se l’incertezza e la paura dei calabresi sono diventate una tigre elettorale a esclusivo beneficio del centrosinistra? Non mi allontano dal vero se affermo che una buona fetta di responsabilità ce l’hanno gli esponenti del centrodestra calabrese. Da loro, solo flebili reazioni. Solo un affidarsi al governo nazionale. Mentre in queste ore attendo che la nave oceanografica inviata dal governo nazionale inizi le ricerche, mi sorge spontanea una riflessione: se il governo nazionale risolverà o chiarirà questa vicenda sarà solo per una sua iniziativa unilaterale, a cui i rappresentanti del Pdl calabrese non hanno assolutamente contribuito. Prova ne sia che le navi dei veleni sembrano essere assenti dall’agenda politica del centrodestra che si candida a governare la nostra Regione. Io sabato andrò ad Amantea. Come cittadino, anche di quella città, e come coordinatore di Fare ambiente, il movimento ecologista che mi onoro di rappresentare. Pazienza, se mi vedranno con i Franceschini e i Di Pietro: la colpa non è mia. Ma di chi, disinteressandosi nella sostanza della gravità di questa situazione, l’ha lasciata alla capace propaganda della sinistra. Nonostante i miei sforzi, tranne agli On. li Tassone e Laratta, non riesco a trovare proprio un parlamentare calabrese che abbia fatto rumore su questa vicenda come invece ha fatto Luca Barbareschi. Che calabrese non è. Certo, è increscioso constatare che grazie all’assenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali calabresi, molti esponenti del nostro Pd che, all’epoca dei fatti, avevano responsabilità istituzionali sotto altre sigle, riusciranno a rifarsi una verginità e, peggio ancora, a riaccreditarsi agli occhi di un elettorato a cui dovrebbero chiedere scusa. Ma non è colpa mia se Barbareschi è stato più attivo di tanti altri. Né se l’unica calabrese a puntare il dito e a pestare i piedi in tempi non sospetti è stata Angela Napoli. La verità è che a livello locale si sta configurando uno strano “bipolarismo”: tra chi minimizza il problema, salvo rivenderlo in Europa moltiplicato per cento e chi lo esaspera, forse perché quando non si è ascoltati l’unico modo per farsi sentire è urlare. In tutto questo, mi sarei aspettato qualcosa di più da Scopelliti, ovvero che l’ambiente fosse messo in primo piano nell’agenda politica di chi si candida a governare la Calabria per i prossimi cinque anni, soprattutto in questo momento delicato e di così grave emergenza per la nostra regione.
Alla tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturalistico sono legati i destini della nostra regione, la cui economia dipende in larga misura dal turismo, dalla pesca e dall’agricoltura.
Cosenza, 20 ottobre 2009
Il coordinatore Regionale di Fare Ambiente
Avv. Antonio Iaconetti

martedì 20 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA 35\2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha inviato una lettera al presidente della Giunta Loiero, all’Assessore regionale all’ambiente Greco, ai presidenti delle cinque province ed ai parlamentari calabresi chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 28 Ottobre per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola.
Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.
Le nostre proposte sono chiare:
1) allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) un provvedimento di natura economica e \ o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) l’invio a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle aree;
Cosenza, 20.10.2009
Il Coordinatore Regionale
Avv. Antonio Iaconetti

Alle S.S. L.L. Ill.me
OGGETTO: Richiesta Emergenza Ambientale in Calabria

Il Coordinamento Regionale in concerto con la sede Nazionale di Fare Ambiente, Movimento Ecologista Europeo, invita alle S.S.L.L. ad aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma, Piazza Montecitorio il prossimo 28 ottobre con inizio alle ore 12:00, per richiamare l’attenzione delle più alte istituzioni nazionali sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria.
Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente, abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa ed “incatenarci” davanti al Palazzo di Montecitorio.
Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini Calabresi, messa a repentaglio dalla cosiddetta “nave dei veleni” rinvenuta al largo delle coste di Cetraro che potrebbe non essere la sola e individuare e bonificare la presenza di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d’Aiello e Aiello Calabro, in particolar modo alla foce del fiume Oliva, mettendo in sicurezza il sito stesso.
I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano esserci nel territorio di Amantea e lungo la costa Jonica cosentina, dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, per la cui costruzione é stato accertato l’impiego di materiale altamente tossico proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola e, non ultimo, dalla presenza nelle cave dismesse del Vibonese dove si pensa sia stato illecitamente smaltito amianto.
Chiediamo a tutti i nostri parlamentari ed a tutte le cariche istituzionali, di essere presenti con i gonfaloni, ed ai semplici cittadini calabresi di unirsi a noi, di essere al nostro fianco e di sostenerci per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza ambientale.
Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica.

CHIEDIAMO

1) Allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti;
2) Dichiarare lo Stato di Emergenza Ambientale per la Calabria e nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento;
3) Un provvedimento di natura economica e\o fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite;
4) Provvedere tempestivamente alla bonifica degli edifici contaminati a Crotone, con l’invio inoltre di un’equipe medico-scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori con la garanzia di ottenere cure altamente specialistiche e tempestive da praticarsi sul posto al fine di evitare che persone già provate dal danno alla salute, debbano sopportare la “migrazione sanitaria” con un ulteriore tracollo economico;
5) Infine, istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese, o che su questo sia iniziata l’azione delittuosa. Ciò per evitare che la frammentazione delle indagini possa pregiudicare, così come purtroppo avviene, l’accertamento della verità e delle responsabilità.
6) Aprire un inchiesta per chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l'eventuale presenza di
rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria ed agire immediatamente per garantire la salute degli abitanti di quelle
aree;

Certi della Loro partecipazione, si porgono vive cordialità.


Cosenza, 18.10.2009

lunedì 19 ottobre 2009

Fare Ambiente - Movimento Ecologista Europeo Via Nazionale 243, 00184 – Roma - Tel. 06 48029924 - Fax. 06 484409 Per lo sviluppo della mobilità elettrica

Proposta di legge sulla riconversione dei centri di distribuzione dell’energia
Roma, 28 ottobre 2009, ore 9.30
Sala della Mercede della Camera dei Deputati
Palazzo Marini, via della Mercede 55
Con la Tavola Rotonda sul tema
Veicoli elettrici unica soluzione concreta per la mobilità senza emissioni: prospettive, sfide, risposte
Ore 09.30 Registrazione degli invitati
Ore 09.45 Apertura dei lavori
Prof. Vincenzo Pepe
Presidente Fare Ambiente
On. Roberto Menia
Sottosegretario Ministero Ambiente
On. Daniela Santanchè
Presidente Movimento per l’Italia
On. Sergio Marchi
Assessore alla Mobilità del Comune di Roma
On. Giuseppe Maria Reina
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
On. Arturo Iannaccone
Commissione attività produttive,commercio e turismo
Sen. Antonio D'Alì Solina
Presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato
Ore 10.15 Relazione introduttiva
On. Agostino Ghiglia
Capogruppo PDL Commissione Ambiente Camera
Ore 10.30 Il disegno di legge per la riconversione dei centri di distribuzione dell’energia
Prof. Fabio Rosati
Direttore Centro Studi Mobilità Fare Ambiente - Movimento Ecologista Europeo Via Nazionale 243, 00184 – Roma - Tel. 06 48029924 - Fax. 06 484409
Ore 10.45 Tavola Rotonda: Veicoli elettrici unica soluzione concreta per la mobilità senza emissioni: prospettive, sfide, risposte
Dott. Jacques Bousquet
Direttore Generale Renault Italia
Ing. Pietro Menga
Presidente Cei Cives
Dott. Andrea Valcalda
Responsabile Progetto Ambiente ed Innovazione Enel SpA
Dott. Carlo De Masi
Segretario Generale FLAEI-CISL
On. Piergiorgio Benvenuti
Coordinatore regione Lazio FareAmbiente
Col. Giuseppe Fausto Milillo
Presidente fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo
Moderatore Tiziana Panella
Giornalista La7 Omnibus
Ore 12.00 Conclusioni
On. Paolo Russo
Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
On. Italo Bocchino
Vice Presidente Vicario gruppo PDL Camera dei Deputati
Qualora, come auspichiamo, intenda partecipare, La preghiamo di inviare via fax (06/48 44 09) o email (e.barbati@fareambiente.it) la scheda di adesione allegata. Si prega di comunicare tempestivamente la propria adesione perché i posti sono limitati.
Per informazioni può telefonare alla Segreteria Organizzativa – Dott.sa Emanuela Barbati - 06/48 02 99 24

martedì 13 ottobre 2009

Un suggerimento a Peppe Scopelliti

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell’Assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il programma di governo con cui il centro destra si prepara ad affrontare la prossima tornata elettorale, i cui punti fondamentali sono stati in parte snocciolati ieri pomeriggio a Vibo Valentia, è ambizioso ed efficace.
Tra le questioni di primo piano da mettere ai vertici dell’agenda politica del prossimo governo regionale deve però trovare spazio quella della difesa dell’ambiente, soprattutto in questo momento delicato e di così grave emergenza attualmente attraversato dalla Calabria.
Alla tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturalistico sono legati i destini della nostra regione, la cui economia dipende in larga misura dal turismo, dalla pesca e dall’agricoltura.
Ed è per questo che siamo convinti che, al fianco di altri settori cruciali quali la sanità e l’occupazione, sia necessario insistere con particolare determinazione sui temi ambientali, individuando strategie e soluzioni che possano risollevare le sorti del nostro martoriato territorio”.

Energia, motore del mondo

L’energia è l’anima del mondo. Tutte le fonti di energia meritano rispetto e considerazione. Le rinnovabili come il solare e l’eolico vanno sviluppate tenendo conto che non possono sostenere una nazione industrializzata, poggiata sui combustibili fossili e sull’energia nucleare. “Fareambiente è stata l’unica associazione ambientalista”, ha dichiarato il Presidente Vincenzo Pepe, “a mostrare un’apertura sul tema del nucleare osservando che una eccessiva dipendenza dal petrolio e dal gas finirebbe per condurre a sicure crisi energetiche future dovute sia a possibili interruzioni di fornitura che all’eccessivo costo delle stesse, non dimenticando il probabile esaurimento del petrolio in pochi decenni”. E’ necessario ricordare che, tralasciando le fantasie demagogiche di gruppi estremisti, la verità è che, in quasi 60 anni di funzionamento, i reattori ad acqua di seconda generazione non hanno mai provocato incidenti con vittime(Chernobyl era di prima). Questo è da registrarsi come un fatto eccezionale nelle nazioni industrializzate. Le future centrali EPR(European Pressurized Reactor) sono reattori a fissione, di terza generazione, in cui il nocciolo viene refrigerato utilizzando acqua naturale. Una delle principali caratteristiche di queste centrali di terza generazione è la maggiore sicurezza rispetto alle altre centrali della stessa classe. I reattori EPR hanno maggiore protezione: quattro sistemi indipendenti di refrigerazione d'emergenza (ognuno capace da solo di refrigerare il nocciolo del reattore dopo lo spegnimento); contenimento metallico attorno al reattore; contenitore e area di raffreddamento passivo dell’eventuale materiale fuso; doppia parete esterna in calcestruzzo armato spessa 2,6 metri e progettata per resistere all'impatto diretto di un grosso aereo di linea. Dal punto di vista delle scorie ci sarà la possibilità di processare il combustibile esaurito in modo da separare le scorie più pericolose, riducendo il volume complessivo. Sarà poi più facile incapsularle e stoccarle in depositi definitivi multi barriera. La situazione. In Francia si sta già costruendo il primo reattore EPR a Flamanville, in Normandia. Per quanto riguarda il secondo reattore EPR non è una novità. Il 30 gennaio 2009 si è dato il via libera alla costruzione del secondo reattore EPR (si costruirà a Penly, in Normandia): l’ avvio dei lavori è per il 2012 e si prevede il completamento per il 2017. Presso la centrale nucleare di Olkiluoto(in Finlandia)al momento ci sono già due reattori BWR(Boiling Water Reactor) in funzione ed un terzo reattore (il “famoso” EPR) è in costruzione. La richiesta per il quarto reattore è stata fatta al Consiglio di Stato finlandese. Poi ci sono altri due EPR in costruzione in Cina (Taishan 1-2) e sarà avviato tra poco l'iter per il primo EPR in UK (Hinkley Point). A questa tipologia di reattori si aggiungeranno successivamente reattori AP1000 della westinghouse(USA). Sono liberamente disponibili in rete i “Safety, Security and Environmental Report” dei reattori EPR di Areva(Francia) ed AP1000 di Westinghouse(USA). Tali report fanno parte della documentazione inoltrata dai rispettivi costruttori agli enti di controllo(UK) nell’ambito del processo di verifica preliminare dei due tipi di reattore. Il pubblico può prendere visione e commentare la documentazione di progetto pubblicata in rete. È una lettura molto interessante per chi vuole realmente farsi un’idea di cosa sia una moderna centrale nucleare di terza generazione e di quanta attenzione si ponga nella sua progettazione in particolare agli aspetti di sicurezza ed ambientali. Importante è leggere, capire e sapere. I timori nascono dalla non conoscenza.

Intervista di Pino Nano per il Tg 3



GUTTA CAVAT LAPIDEM !!! La goccia perfora la pietra.

domenica 4 ottobre 2009

""Gentile Assessore, facendo seguito al nostro colloquio avuto in occasione della manifestazione tenutasi ad Amantea, le invio e rinnovo la richiesta datata 13 Marzo u.s., di essere accreditati e riconosciuti in via ufficiale da parte del suo assessorato, con conseguente inserimento ufficiale tra le associazioni ambientaliste operanti anche sul territorio calabrese. In attesa di riscontro, la saluto cordialmente.""


Preg. mo
On. Silvio Greco
V.le Isonzo, 414
88100 C A T A N Z A R O

Oggetto: Iscrizione albo associazioni riconosciute.

Nella mia qualità di coordinatore regionale di Fare Ambiente, associazione ambientalista riconosciuta con proprio decreto, ai sensi dell'art. 13 legge n. 349/86 e successive modificazioni, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, chiedo alla S.V. Ill.ma di voler inserire il movimento da me rappresentato, tra le associazioni ambientaliste riconosciute dalla Regione Calabria e di essere, pertanto, invitati a partecipare a tutte quelle iniziative o attività regionali che hanno ad oggetto l’ambiente, in tutte le sue accezioni.
Certo di un favorevole riscontro, mi è lieta l’occasione per porgerLe distinti saluti.
San Fili, 05 Ottobre 2009
Avv. Antonio Iaconetti

sabato 3 ottobre 2009

Carissimi Amici,

come sicuramente saprete, FareAmbiente ha combattuto duramente ed in tutti i modi contro la parzialita' del servizio pubblico: con proteste e sit-in innanzi alla sede RAI ed alla sede della Commissione di Vigilanza; tramite i quotidiani (L'Opinione, che pubblico' in prima pagina la foto del nostro Presidente, il Prof. Vincenzo Pepe, imbavagliato; Italia Oggi; Libero); tramite internet ed i social network (abbiamo un gruppo su facebook con oltre 700 iscritti ed a cui hanno aderito, tra gli altri, l'On. Nicola Formichella, l'On. Salvatore Tatarella, l'On.Paolo Guzzanti, l'On. Arturo Iannaccone:
NO AL CANONE SE LA RAI NON OFFRE UN SERVIZIO IMPARZIALE);
con esposti contro la Sig.ra Licia Colo' e contro le conduzioni dei programmi con tematica ambientale alla Commissione di Vigilanza (ripresi dal Sen. Vincenzo Fasano); con proteste in diretta ad Uno Mattina (il Presidente Pepe ha sventolato il bavaglio durante un'intervista).
Crediamo fermamente che la RAI non offra un servizio imparziale e che le trasmissioni che affrontano tematiche ambientali siano lottizzate dalle solite Associazioni Ambientalista-Fondamentaliste.
A nome del nostro Presidente, Vincenzo Pepe, vi annunciamo di voler aderire alla campagna lanciata da Il Giornale contro il Canone RAI.
Se necessario lo faremo attraverso la realizzazione di gazebo nelle principali citta' Italiane.
Vi chiediamo massima collaborazione affinche' anche l'ambientlismo di tipo moderato posssa avere spazio nei programmi televisivii attraverso il pluralismo nell'informazione pubblica: dobbiamo essere pronti, nei prossimi giorni, ad installare in piazza i gazebo.

Nei prossimi giorni vi invieremo tutte le istruzioni del caso.

Mi rivolgo in particolare ai Dirigenti Giovanili Nazionali e Locali: MASSIMA MOBILITAZIONE !

Vi ringrazio per l'attenzione e calorosamente Vi saluto,

Federica Ricci
Responsabile Nazionale Giovanile
FareAmbiente

Mainieri (FareAmbiente): "I ricorsi delle Regioni contro il nucleare sono illegittimi e solo strumentali alle Elezioni"

L’energia è fonte di vita e di benessere. Esiste una correlazione chiara fra il consumo di energia e la vita media delle persone. In tutti i paesi industrializzati l’aspettativa di vita è aumentata, mentre è bassa nei paesi a ridotto consumo energetico. Il contributo delle fonti rinnovabili è importante, ma limitata nella quasi maggioranza dei paesi industrializzati, dove più dell’80% dell’energia elettrica prodotta proviene da fonti non rinnovabili e dalla fissione dell’uranio. In Italia, causa un sistema politico debole, hanno avuto buon gioco i movimenti ambientalisti radicali che hanno portato all’eliminazione della fonte nucleare interna con grave danno per la Nazione. L’abbandono della fonte energetica nucleare da parte dell’Italia non ha influito sullo sviluppo delle centrali nucleari nel mondo che hanno aumentato(in 20 anni) la loro potenza da 250 GW a 372(+ 49%), ma ha fatto solo aumentare la bolletta elettrica italiana che è il 45% superiore rispetto alla media europea ed il doppio di quella della Francia. Attualmente nel Mondo abbiamo 439 reattori in funzione, 35 in costruzione e 90 in progettazione(dati IAEA). Per riavviare il nucleare in Italia è stata varata la legge 23 luglio 2009, n. 99: "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". In particolare all’ Art. 25 si assegna una delega al Governo in materia nucleare. Già in passato quattro regioni avevano cercato, con loro leggi, di denuclearizzare i loro territori, ebbene la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 dichiarò illegittime quelle leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Adesso undici regioni(Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Umbria e Basilicata) hanno fatto ricorso alla corte costituzionale contro la legge 99/09. Il motivo è presto detto: ci si avvicina alle elezioni regionale e si vuole portare l’argomento in campagna elettorale. Per evitare strumentalizzazioni politiche conviene rinviare la comunicazione dei siti a dopo le elezioni regionali. Siamo convinti che non sono le popolazioni ad opporsi, ma pochi individui al potere che pensano più ai loro interessi politici personali che a quelli nazionali. Noi di Fareambiente non ci accodiamo ai movimenti ambientalisti fondamentalisti, perché abbiamo capito, e non siamo soli(ricordo il guru dei verdi James Lovelock, Stewart Brand, Patrick Moore uno dei fondatori di Greenpeace, Fredd Krupp, Jonathan Lash, James Gustave Speth, Mark Lynas, Stephen Tindale, Chris Smith, Chris Goodall ed il cofondatore di Legambiente Chicco Testa), che il ritorno al nucleare ci permetterà di sostituire le inquinanti centrali a petrolio, abbassare i costi energetici e riprendere possesso di una tecnologia che ci permetterà di mantenere la nostra posizione fra le Nazioni più industrializzate del Mondo.

Prof. Orazio Mainieri
Presidente Commissione Energia di Fareambiente

venerdì 2 ottobre 2009

Il Tg 3 è ancora ....distratto !!!!

Alla C.A.
Del Capo Redattore
Dott. Pino Nano
Rai regionale


Per l’ennesima volta , Fare Ambiente, resta fuori dall’informazione regionale!!!
Devo purtroppo constatare che La testata giornalistica regionale della Rai, si dimostra poca attenta alla nostra attività.
Cita sempre le solite associazioni ambientaliste che, devo dire, con un punto di orgoglio, arrivano sempre dopo nel proporre le cose che noi proponiamo per primi.
Ma nonostante tutto noi restiamo fuori dall’informazione Rai.
Le invio, a riprova di quanto appena detto, una agenzia Ansa nonchè la lettera inviata sia al Presidente del Consiglio dei Ministri, sia al Ministro per l’Ambiente.
Auspico, che nel prosieguo, Fare Ambiente possa ottenere quello spazio che gli compete e che il Tg 3 possa garantire un diritto di informazione sempre più ampio e pluralista.
Comunque, noi saremo sempre pronti a ricordarglielo
Saluti
San Fili, 02.10.2009
Avv. Antonio Iaconetti

martedì 29 settembre 2009

RIFIUTI: FARE AMBIENTE, GOVERNO DICHIARI STATO EMERGENZA

RIFIUTI: FARE AMBIENTE, GOVERNO DICHIARI STATO EMERGENZA
CATANZARO
(ANSA) - CATANZARO, 29 SET - ''Chiediamo un intervento deciso del Governo affinche' dichiari lo stato di emergenza ambientale per la Calabria e provveda alla bonifica ed alla messa in sicurezza del territorio''. E' quanto sostiene il coordinatore regionale di Fare Ambiente, Antonio Iaconetti, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell'Ambiente.
''Siamo convinti - aggiunge Iaconetti - che un'azione rapida ed efficace potra' riscattare le omissioni del passato, facendo sentire questa terra come parte di quello Stato che oggi i calabresi avvertono con sempre maggiore lontananza. Il profondo disagio in cui versa la Calabria richiede interventi rapidi ed urgenti a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini e dell'economia dell'intera regione. In parti consistenti del territorio e' stata accertata la presenza di materiale fortemente tossico ed in alcune zone, come nell'area attraversata dal torrente Oliva, che sfocia nel mar Tirreno, i tecnici dell'Arpacal, oltre a sostanze fortemente nocive, come cobalto, rame, berillio, stagno, hanno registrato la presenza di cesio 137 che e' un elemento radioattivo. Forte preoccupazione ha destato il ritrovamento, nelle acque cosentine antistanti Cetraro, del relitto di una nave, probabilmente la Cunski, che secondo un'inchiesta della magistratura che si avvale delle dichiarazioni di un pentito di 'ndrangheta, conterrebbe fusti di fanghi radioattivi''.
Secondo Iaconetti, ''anche sulla fascia jonica la situazione e' gravissima. A Crotone il porto, i ponti e viadotti, i piazzali attrezzati, le caserme e le piste ciclabili, le strade ed i palazzi, sarebbero stati costruiti utilizzando il famigerato conglomerato idraulico catalizzato, materiale rilevatosi radioattivo e nocivo per la salute e che potrebbe essere la causa dell'elevato numero di patologie tumorali nella popolazione. I calabresi sono allarmati, oltre che per la salubrita' del mare e del territorio, anche per le ricadute negative gia' avvertite nel comparto turistico, nell'agricoltura, nella pesca''.
''Ed e' per questo - conclude Iaconetti - che, contestualmente, chiediamo che venga istituita una commissione d'inchiesta per accertare fatti, comportamenti e responsabilita', al fine di approntare quegli strumenti tecnici e legislativi che impediscano il ripetersi di accadimenti del genere''. (ANSA).

COM-DED/MED
S45 QBXU

RICHIESTA D'INTERVENTO URGENTE RICHIESTA ALL'ON. BERLUSCONI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Ill.mo On. Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
P.zza Colonna, 370
00187 Roma

Ill.mo On. Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma

LL. SS.


Desidero rappresentare alle SS.LL. ill.me il profondo disagio in cui versa la Calabria e chiedere interventi rapidi ed urgenti a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini, nonché dell’economia dell’intera regione.
In parti consistenti del nostro territorio è stata accertata la presenza di materiale fortemente tossico ed in alcune zone, vedi torrente Oliva, è stata registrata dai tecnici dell’Arpacal, oltre alla presenza di sostanze altamente nocive, come cobalto, rame, berillio, stagno, anche e soprattutto la presenza di cesio 137 che è un elemento radioattivo.
La città di Crotone sta vivendo una pagine triste della propria storia.
Una indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica Pitagorica ha accertato che il porto, i ponti e viadotti, i piazzali attrezzati, le caserme e le piste ciclabili, le strade ed i palazzi, sono stati costruiti utilizzando il famigerato conglomerato idraulico catalizzato (CIC), materiale rilevatosi radioattivo e, non a caso, a Crotone si registra un elevato numero di patologie tumorali.
I calabresi sono allarmati anche per la salubrità dei loro mari e anche per le ricadute negative che ciò comporta per le attività turistiche e quelle legate alla pesca.
Forte preoccupazione ha destato il ritrovamento, nelle acque antistanti Cetraro, del relitto di una nave, probabilmente la Cunski che, a detta di un pentito di ‘ndrangheta, conterrebbe fusti di fanghi radioattivi.
Ma potrebbe non essere la sola.
Infatti è da tempo che si parla dell’affondamento di altre navi :
• nel maggio del 1979 la nave ARGO, veniva colata a picco al largo di Locri e contenente 900 tonnellate di solfato ammonico;
• nel mar tirreno sulle coste calabresi nell’ottobre 1986, affondava la nave “Mikigan”, contenete granulato di marmo;
• nel settembre del 1987, a 50 km a sud di Reggio Calabria si registra l’ affondamento della nave “Rigel”, contenente probabilmente rifiuti tossici, nave nel cui diario di bordo fu rinvenuto una copia del certificato di morte di Ilaria Alpi, la giornalista RAI misteriosamente uccisa il 20 marzo 1994 a Mogadiscio assieme a Miran Hrovatin: i due erano venuti a conoscenza di uno strano traffico di rifiuti tossici tra Italia e Somalia e per questo sarebbero stati eliminati;
• nel dicembre del 1988, nello Ionio meridionale veniva affondata la nave “Four Star I” contenente sostanze tossiche.
Per cui, riteniamo necessario che si provveda a scandagliare i nostri mari per accertare, una volta per tutte, la presenza o meno di tali bombe ecologiche.
Che si provveda, inoltre, a censire tutte le discariche e i siti che presentano inquinamenti di sostanze altamente tossiche e\o radioattive al fine di approntare tutte quelle azioni necessarie a tutela della salute pubblica.
Che venga dichiarato lo stato d’emergenza ambientale, con tutte le conseguenze che a ciò ne consegue.
Chiediamo al Governo un’azione rapida ed immediata che riscatti le omissioni del passato e faccia sentire questa terra come parte di quello Stato che oggi tutti noi sentiamo sempre più lontano.
I cittadini calabresi aspettano e pretendono un intervento che ponga fine ad un’emergenza che persiste da anni, pretendono chiarezza su tante inchieste che riguardano traffici di rifiuti pericolosissimi, finite nel nulla.
Si insista e si chieda che venga istituita una commissione d’inchiesta per accertare fatti, comportamenti e responsabilità, al fine di approntare quegli strumenti tecnici e legislativi affinché fatti del genere non accadano mai più.
E, soprattutto si informi la gente dei rischi e delle iniziative che si intenderanno prendere per evitare ulteriori rischi alla salute pubblica.
Con le più vive cordialità
Cosenza, 29 Settembre 2009

Avv. Antonio Iaconetti

sabato 19 settembre 2009

Rai 3 ci OSCURA !!!!!

Alla C.A.
Del Capo Redattore
Dott. Pino Nano
Rai regionale


Anche questa volta, Fare Ambiente, resta fuori dall’informazione regionale.
Nonostante l’intervista rilasciata alla Dott.ssa Livia Blasi, ieri in occasione dell’iniziativa del Sindaco del Comune di San Pietro in Amantea, e gli innumerevoli comunicati riportati anche dalle maggiori agenzie di stampa nazionali, a Rai 3 Calabria, passiamo del tutto inosservati.
Si continua a dare spazio solo alle associazioni ambientaliste che nulla apportano, in termini di novità, al dibattito ambientalista.
Auspico, che nel prosieguo, Fare Ambiente possa ottenere quella pari opportunità e dignità, così come prescritto, tral’altro dalle vigenti normative che governano e regolano il servizio televisivo pubblico.
San Fili, 19 settembre 2009
Distinti saluti
Avv. Antonio Iaconetti

Intervento in Cons.Comunale di San Pietro in Amantea del 18.09.2009

Sunto intervento tenuto al Consiglio Comunale aperto tenutosi giorno 18.09.2009 di San Pietro in Amantea

Per troppi anni questa vicenda si è trascinata tra sussurri, notizie non confermate, parole pronunciate a bassa voce nei bar. Adesso che la procura di Paola sta andando a fondo nell’inchiesta e che si è avuto un primo concreto, drammatico riscontro, alle popolazioni del Tirreno non servono le chiacchiere, ma certezze>. E’ quanto ha affermato Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell’Assemblea provinciale di Calabria Riformista, intervenendo questa sera al consiglio comunale straordinario organizzato a San Pietro in Amantea, per discutere del rischio scorie derivante dal ritrovamento della “Cunsky”, presunta nave dei veleni.
Si tratta di un passo necessario che va compiuto parallelamente alla bonifica.
Questo per evitare il protrarsi delle gravi ripercussioni che gli allarmismi degli ultimi giorni hanno già avuto sul mercato ittico e che potrebbero allargarsi al settore turistico se non si interverrà tempestivamente>.

18 settembre 2009

giovedì 17 settembre 2009

In risposta ad affermazione dell'On. Minniti Comunicato del 15.09.2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell’Assemblea provinciale di Calabria Riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Nell’editoriale pubblicato questa mattina da Calabria Ora ed anticipato ieri da una nota dell’Ansa, Marco Minniti parla di “scenario inedito ed agghiacciante”.
Francamente, non posso credere che un ex rappresentante di Governo con delega agli Interni, non fosse a conoscenza delle denunce sollevate dagli ambientalisti fin dagli anni novanta e delle indagini condotte in merito dalla Procura di Paola negli anni passati.
D’altra parte non posso neanche dirmi sorpreso.
E’ una realtà che in Calabria si consumino una serie di atti illeciti ed illegali sotto gli occhi di tutti, istituzioni comprese. Cantieri che non rispettano le norme di sicurezza, edifici pubblici inagibili, scuole prive dei requisiti antisismici, lavoratori in nero o sottopagati e costretti a firmare buste paga fasulle. Tutti sanno e tutti fingono di non sapere.
Proprio queste “distrazioni” sono alla base del degrado e dell’abbandono in cui versa il nostro territorio.
Che almeno ai cittadini venga risparmiata tanta ipocrisia e tanto finto stupore>.
Avv. Antonio Iaconetti

15 settembre 2009

Nave dei veleni Comunicato del 14.09.2009

.
E’ quanto sostiene Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente.
Il nostro timore è che la Cunsky sia solo la punta di un iceberg, il singolo tassello di un quadro a tinte fosche che dipinge il nostro mare come una immensa bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all’altro.
Siamo convinti che il Ministero dell’Ambiente attiverà tempestivamente ogni iniziativa per scongiurare che ciò accada e che allargherà le proprie indagini per capire se altre situazioni analoghe, altrettanto pericolose, interessino il resto del territorio ed abbiano inciso sull’alto tasso di tumori registrati negli ultimi anni in particolare nella zona di Amantea. Ma serve fare chiarezza sui motivi che hanno ritardato la drammatica scoperta.
I cittadini che per anni hanno vissuto sulle coste del Tirreno cosentino e che si sono bagnati in quell’acqua a rischio di avvelenamento, hanno il diritto di sapere>.

14 settembre 2009

http://www.diritto-oggi.it/archives/00043629.html

Turismo comunicato del 21.04.2009

Cosenza è una provincia di terra e di mare e questa verità geografica emerge in maniera ancora più appariscente lungo le coste del Tirreno dove la suggestione del litorale si fonde con i centri storici che si affacciano dalle colline.
Luoghi come Amantea, Belmonte, Longobardi, Fiumefreddo, Falconara Albanese custodiscono tesori e tradizioni che affascinano tutto il mondo.
Quello che non affascina è il mare non da bere, la carenza di collegamenti, la cattiva manutenzione delle strade, l’assenza di una attenta ricognizione e valorizzazione delle risorse paesaggistiche, abitative, artistiche, culturali, la mancanza di una seria e concreta politica infrastrutturale.
La stagione turistica è alle porte e nessun intervento è stato ancora avviato per la depurazione delle acque e la pulizia delle spiagge. L’accoglienza è delegata alla buona volontà degli operatori privati che si barcamenano tra i consueti disservizi.
A settembre ascolteremo i soliti piagnistei ai quali noi non vogliamo rassegnarci.
E’ necessario occuparsi in maniera seria di acqua, di depurazione, della qualità del mare, lasciando alla finestra i partiti che devono restare fuori dalla gestione di questi settori. Senza tali premesse ogni politica turistica è una presa in giro, l'imprenditoria privata non potrà mai davvero decollare, il nostro territorio non sarà mai competitivo.
E’ questa la nostra sfida, è questa la sfida di Calabria Riformista.

21 aprile 2009

Mare Inquinato Comunicato del 04.09.2009

Comunicato Stampa
Il mare è sporco, inquinato da sostanze misteriose che ad oggi, nessuno ha avuto la sensibilità di comunicarci l’origine e la natura.
I depuratori, nonostante i miliardi spesi da una gestione commissariale fallimentare, non sono efficienti e, nonostante l’azione della magistratura, continuano a non assolvere al loro compito.
Il 31 agosto del 2005, Agazio Loiero, da poco eletto presidente della Regione Calabria, chiede pubblicamente scusa ai turisti italiani, dalle pagine del Corriere della Sera, per il mare sporco trovato in Calabria.
Il 31 agosto 2009 il mare e' ancora più sporco del 2005 !!!
La sanità Calabrese va allo sfascio, con un buco che ancora nessuno è riuscito a determinare con esattezza.
Nel solo mese di Agosto la sanità calabrese, che assorbe ben il 60 % dell’intero bilancio regionale, ha fatto registrare ben sette decessi c.d. “sospetti” e su cui la magistratura sta indagando.
Ed intanto i medici restano al loro posto, i dirigenti continuano a gestire ed i politici a pontificare ed ad utilizzare la sanità per raccogliere consensi.
Dallo scorso anno, 16 mila nuovi nuclei familiari calabresi sono diventati poveri.
Nelle fila del PD Calabrese si sta combattendo una lotta intestina per accaparrarsi i posti che contano, lasciando fuori dal dibattito politico i problemi della gente.
Dall’economia che va a rotoli, dal porto di Gioia in perenne agonia e dell’ aumento vertiginoso della disoccupazione, nessuno ne parla.
Così come tutti si sono improvvisamente dimenticati che in Consiglio Regionale siedono, impunemente, ben 33 ( su 51 ) onorevoli consiglieri indagati per reati anche gravi.
E dei veleni di Crotone??
Dopo gli allarmi per la salute pubblica e il boom mediatico, oggi tutto tace, come se miracolosamente a Crotone tutto fosse tornato alla normalità !!!
In questo quadro desolante, rispunta la vicenda della Jolly Rosso !!!!
Dopo quattro lustri, siamo punto e a capo, nonostante l’indagine condotta dalla Procura di Paola sia stata definitivamente archiviata dal GIP di quel Tribunale, dopo ben dopo 19 anni (!!!).
Ogni tipo di inquinamento viene sempre ricondotto a quell’evento, ad oggi, rimasto senza riscontro alcuno.
Nonostante le analisi condotte nell’imminenza dello spiaggiamento della Jolly Rosso ed anche quelle successive abbiano escluso la presenza di sostante radioattive, così come nessuna traccia è stata riscontrata nella discarica sita in località Grassullo, sito dove sono stati conferiti i rifiuti provenienti dallo smaltimento di quanto contenuto nella stiva della nave, tabacco putrescente, tutto, e non si capisce a che pro, si fa ricondurre a quella nave !!!
Mi chiedo, se qualcuno ha provveduto, tra tanti tecnici e super esperti, a verificare, se tra gli operai che hanno provveduto alla demolizione della c.d. nave dei “veleni”, qualcuno si sia ammalato di tumore o comunque sia stata riscontrata una patologia compatibile con l’esposizione a sostanze radioattive ???
Credo che, senza creare inutili allarmismi e suscitare panico tra la gente, è opportuno che si verifichi, una volta per tutte e in sinergia con le competenti istituzioni nazionali con a capo il Ministero dell’Ambiente, l’origine di questo inquinamento e si mettano in campo tutte quelle operazioni necessarie per bonificare le zone interessate.
Naturalmente, si accerti la provenienza dei rifiuti e si individuino i responsabili e le eventuali connivenze politico – istituzionali.
Perché è impensabile che se qualche organizzazione criminosa specializzata nello smaltimento di rifiuti pericolosi abbia provveduto a sotterrarli a ben 30 m dal suolo (questo dicono le cronache di questi giorni) lo abbia potuto fare senza avere coperture di un certo “peso” !!!
Fare Ambiente Calabria, solidale con il Procuratore della Repubblica di Paola, si augura che questa volta la magistratura faccia finalmente chiarezza, e non sarebbe male se accertasse le responsabilità di coloro i quali hanno causato e concorso ad inquinare in maniera così grave l’ambiente, così come dicono i consulenti della procura.
San Fili, 04.09.2009
Avv. Antonio Iaconetti
Coordinatore Regionale

Parchi marini contestazione nomine Comunicato del 28.07.2009

Antonio Iaconetti, coordinatore regionale del movimento ecologista europeo Fare Ambiente e responsabile delle politiche ambientali di Calabria riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Premesso che l’istituzione di cinque nuovi parchi marini in Calabria va salutata con soddisfazione sono soltanto dagli ambientalisti ma da tutti i cittadini calabresi che auspicano una sempre maggiore attenzione per le risorse naturalistiche e paesaggistiche della nostra regione, non si può fare a meno di considerare che le istituzioni, quanto nella scelta dei siti tanto nella nomina dei presidenti, non ha ritenuto opportuno coinvolgere le associazioni ecologiste presenti sul territorio.
Noi, al contrario, riteniamo che tali associazioni debbano svolgere un ruolo di primo livello nell’ambito delle attività di protezione ambientale e salvaguardia dei tesori che la Calabria può offrire lungo le coste così come nelle aree montane e che non sono ancora né adeguatamente tutelate né pienamente valorizzate.
Ed è per questo che auspichiamo, per il futuro, una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso quelle associazioni che con passione genuina e senza guardare ad interessi particolari si spendono quotidianamente per difendere il nostro prezioso ecosistema”
San Fili, 28.07.2009

Amantea e depuratori 26.05.2009

Ill.mo Sig. Dott. Francesco Sperti
Commissario Prefettizio
Municipio di Amantea

Ill.mo Sig. Dott. Silvio Greco
Regione Calabria
Assessorato all’Ambiente

Oggetto: scarichi fognari nel mar Tirreno
Constatiamo, purtroppo, che già dall’inverno scorso nei pressi del lungomare di Amantea si cittadini registra la presenza di uno scarico di acque bianche e reflue che riversa direttamente a mare senza alcun preventivo processo di depurazione, nel dispregio delle norme a tutela della salute pubblica e con grave nocumento per l’immagine della città, fiore all’occhiello della costa tirrenica cosentina.
Tale situazione crea gravi disagi alla popolazione. Le maggiori difficoltà si avvertono in particolare all’altezza del sottopasso ferroviario di Via Garibaldi nell’area del Lungomare che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di Amantea che proprio sul mare e sulla stagione turistica punta per risollevare l’economia del comprensorio.
Nella Vostra qualità di amministratori in più occasioni avete dimostrato competenza e sensibilità per la tutela dei cittadini.
Ed è per questo che Vi chiedo un ulteriore sforzo affinché le istituzioni tutte, dalla
provincia alla regione, vengano sensibilizzate per risolvere il problema dello scarico a mare delle fogne che continua nonostante il fiume di denaro speso per la depurazione.
Distinti saluti.
Amantea, 26.05.2009 Avv. Antonio Iaconetti