martedì 29 settembre 2009

RICHIESTA D'INTERVENTO URGENTE RICHIESTA ALL'ON. BERLUSCONI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Ill.mo On. Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
P.zza Colonna, 370
00187 Roma

Ill.mo On. Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma

LL. SS.


Desidero rappresentare alle SS.LL. ill.me il profondo disagio in cui versa la Calabria e chiedere interventi rapidi ed urgenti a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini, nonché dell’economia dell’intera regione.
In parti consistenti del nostro territorio è stata accertata la presenza di materiale fortemente tossico ed in alcune zone, vedi torrente Oliva, è stata registrata dai tecnici dell’Arpacal, oltre alla presenza di sostanze altamente nocive, come cobalto, rame, berillio, stagno, anche e soprattutto la presenza di cesio 137 che è un elemento radioattivo.
La città di Crotone sta vivendo una pagine triste della propria storia.
Una indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica Pitagorica ha accertato che il porto, i ponti e viadotti, i piazzali attrezzati, le caserme e le piste ciclabili, le strade ed i palazzi, sono stati costruiti utilizzando il famigerato conglomerato idraulico catalizzato (CIC), materiale rilevatosi radioattivo e, non a caso, a Crotone si registra un elevato numero di patologie tumorali.
I calabresi sono allarmati anche per la salubrità dei loro mari e anche per le ricadute negative che ciò comporta per le attività turistiche e quelle legate alla pesca.
Forte preoccupazione ha destato il ritrovamento, nelle acque antistanti Cetraro, del relitto di una nave, probabilmente la Cunski che, a detta di un pentito di ‘ndrangheta, conterrebbe fusti di fanghi radioattivi.
Ma potrebbe non essere la sola.
Infatti è da tempo che si parla dell’affondamento di altre navi :
• nel maggio del 1979 la nave ARGO, veniva colata a picco al largo di Locri e contenente 900 tonnellate di solfato ammonico;
• nel mar tirreno sulle coste calabresi nell’ottobre 1986, affondava la nave “Mikigan”, contenete granulato di marmo;
• nel settembre del 1987, a 50 km a sud di Reggio Calabria si registra l’ affondamento della nave “Rigel”, contenente probabilmente rifiuti tossici, nave nel cui diario di bordo fu rinvenuto una copia del certificato di morte di Ilaria Alpi, la giornalista RAI misteriosamente uccisa il 20 marzo 1994 a Mogadiscio assieme a Miran Hrovatin: i due erano venuti a conoscenza di uno strano traffico di rifiuti tossici tra Italia e Somalia e per questo sarebbero stati eliminati;
• nel dicembre del 1988, nello Ionio meridionale veniva affondata la nave “Four Star I” contenente sostanze tossiche.
Per cui, riteniamo necessario che si provveda a scandagliare i nostri mari per accertare, una volta per tutte, la presenza o meno di tali bombe ecologiche.
Che si provveda, inoltre, a censire tutte le discariche e i siti che presentano inquinamenti di sostanze altamente tossiche e\o radioattive al fine di approntare tutte quelle azioni necessarie a tutela della salute pubblica.
Che venga dichiarato lo stato d’emergenza ambientale, con tutte le conseguenze che a ciò ne consegue.
Chiediamo al Governo un’azione rapida ed immediata che riscatti le omissioni del passato e faccia sentire questa terra come parte di quello Stato che oggi tutti noi sentiamo sempre più lontano.
I cittadini calabresi aspettano e pretendono un intervento che ponga fine ad un’emergenza che persiste da anni, pretendono chiarezza su tante inchieste che riguardano traffici di rifiuti pericolosissimi, finite nel nulla.
Si insista e si chieda che venga istituita una commissione d’inchiesta per accertare fatti, comportamenti e responsabilità, al fine di approntare quegli strumenti tecnici e legislativi affinché fatti del genere non accadano mai più.
E, soprattutto si informi la gente dei rischi e delle iniziative che si intenderanno prendere per evitare ulteriori rischi alla salute pubblica.
Con le più vive cordialità
Cosenza, 29 Settembre 2009

Avv. Antonio Iaconetti

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