giovedì 17 settembre 2009

Mare Inquinato Comunicato del 04.09.2009

Comunicato Stampa
Il mare è sporco, inquinato da sostanze misteriose che ad oggi, nessuno ha avuto la sensibilità di comunicarci l’origine e la natura.
I depuratori, nonostante i miliardi spesi da una gestione commissariale fallimentare, non sono efficienti e, nonostante l’azione della magistratura, continuano a non assolvere al loro compito.
Il 31 agosto del 2005, Agazio Loiero, da poco eletto presidente della Regione Calabria, chiede pubblicamente scusa ai turisti italiani, dalle pagine del Corriere della Sera, per il mare sporco trovato in Calabria.
Il 31 agosto 2009 il mare e' ancora più sporco del 2005 !!!
La sanità Calabrese va allo sfascio, con un buco che ancora nessuno è riuscito a determinare con esattezza.
Nel solo mese di Agosto la sanità calabrese, che assorbe ben il 60 % dell’intero bilancio regionale, ha fatto registrare ben sette decessi c.d. “sospetti” e su cui la magistratura sta indagando.
Ed intanto i medici restano al loro posto, i dirigenti continuano a gestire ed i politici a pontificare ed ad utilizzare la sanità per raccogliere consensi.
Dallo scorso anno, 16 mila nuovi nuclei familiari calabresi sono diventati poveri.
Nelle fila del PD Calabrese si sta combattendo una lotta intestina per accaparrarsi i posti che contano, lasciando fuori dal dibattito politico i problemi della gente.
Dall’economia che va a rotoli, dal porto di Gioia in perenne agonia e dell’ aumento vertiginoso della disoccupazione, nessuno ne parla.
Così come tutti si sono improvvisamente dimenticati che in Consiglio Regionale siedono, impunemente, ben 33 ( su 51 ) onorevoli consiglieri indagati per reati anche gravi.
E dei veleni di Crotone??
Dopo gli allarmi per la salute pubblica e il boom mediatico, oggi tutto tace, come se miracolosamente a Crotone tutto fosse tornato alla normalità !!!
In questo quadro desolante, rispunta la vicenda della Jolly Rosso !!!!
Dopo quattro lustri, siamo punto e a capo, nonostante l’indagine condotta dalla Procura di Paola sia stata definitivamente archiviata dal GIP di quel Tribunale, dopo ben dopo 19 anni (!!!).
Ogni tipo di inquinamento viene sempre ricondotto a quell’evento, ad oggi, rimasto senza riscontro alcuno.
Nonostante le analisi condotte nell’imminenza dello spiaggiamento della Jolly Rosso ed anche quelle successive abbiano escluso la presenza di sostante radioattive, così come nessuna traccia è stata riscontrata nella discarica sita in località Grassullo, sito dove sono stati conferiti i rifiuti provenienti dallo smaltimento di quanto contenuto nella stiva della nave, tabacco putrescente, tutto, e non si capisce a che pro, si fa ricondurre a quella nave !!!
Mi chiedo, se qualcuno ha provveduto, tra tanti tecnici e super esperti, a verificare, se tra gli operai che hanno provveduto alla demolizione della c.d. nave dei “veleni”, qualcuno si sia ammalato di tumore o comunque sia stata riscontrata una patologia compatibile con l’esposizione a sostanze radioattive ???
Credo che, senza creare inutili allarmismi e suscitare panico tra la gente, è opportuno che si verifichi, una volta per tutte e in sinergia con le competenti istituzioni nazionali con a capo il Ministero dell’Ambiente, l’origine di questo inquinamento e si mettano in campo tutte quelle operazioni necessarie per bonificare le zone interessate.
Naturalmente, si accerti la provenienza dei rifiuti e si individuino i responsabili e le eventuali connivenze politico – istituzionali.
Perché è impensabile che se qualche organizzazione criminosa specializzata nello smaltimento di rifiuti pericolosi abbia provveduto a sotterrarli a ben 30 m dal suolo (questo dicono le cronache di questi giorni) lo abbia potuto fare senza avere coperture di un certo “peso” !!!
Fare Ambiente Calabria, solidale con il Procuratore della Repubblica di Paola, si augura che questa volta la magistratura faccia finalmente chiarezza, e non sarebbe male se accertasse le responsabilità di coloro i quali hanno causato e concorso ad inquinare in maniera così grave l’ambiente, così come dicono i consulenti della procura.
San Fili, 04.09.2009
Avv. Antonio Iaconetti
Coordinatore Regionale

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