mercoledì 26 settembre 2012

Comunicato stampa su imminente presentazione proposta di legge elaborata da Fare Ambiente Calabria avente ad oggetto: " Norme per l' utilizzazione delle terre incolte abbandonate o insufficientemente coltivate".


Da una approfondita analisi sullo stato dell’agricoltura in Calabria, condotta assieme all’Avv. Nadia Grande, coordinatore di Fare Ambiente per la Provincia di Reggio Calabria, è emerso che la nostra regione, a livello nazionale, ha una percentuale altissima di perdita  di superficie agricola.

Una regione a vocazione agricola, dichiara  l’Avv. Antonio Iaconetti, coordinatore regionale del movimento, non può permettersi di vedere abbandonati o diversamente utilizzati terreni sui quali  fino a pochi decenni fa, si e' retta  l’economia di una intera regione.

Per cui, prosegue Iaconetti, c’è la necessità di rendere produttive quelle terre oggi abbandonate  e, così facendo, attuare anche la salvaguardia in materia di equilibri idrogeologici e protezione ambientale: uno strumento in più per evitare episodi di incendi e dissesti che lentamente stanno deturpando il nostro patrimonio agro- silvo - pastorale, con conseguenze, a volte catastrofiche, per il nostro paesaggio.

Visti i preoccupanti dati legati al settore agricolo Calabrese, è ovvio che il problema oltre che ambientale è soprattutto economico.

Avendo presenti questi dati allarmanti, prosegue Iaconetti, abbiamo elaborato assieme al Prof. Peter Geti, dell' Università di Pisa e membro del nostro movimento,  una proposta di legge regionale che detta, appunto, “Norme per l' utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate" e che  nei prossimi giorni verrà presentata in Consiglio Regionale dall' On. Rosario Mirabelli.

Normativa che, oltre ad un recupero economico e di tutela del territorio da un utilizzo indiscriminato, detta norme per  assicurare la salvaguardia del suolo e degli equilibri idrogeologici; promuovere e valorizzare le capacità produttive delle aree abbandonate a vocazione agricola; favorire l’occupazione in agricoltura con particolare riguardo a quella giovanile; razionalizzare e sviluppare le attività di produzione della aziende agricole di minori dimensioni, favorendo la costituzione di appositi consorzi di produzione, dando priorità alle politiche agricole rispetto a quelle della produzione energetica.

Fare Ambiente, con questa proposta di legge, conclude Iaconetti, si prefigge di dare un fattivo contributo allo sviluppo in un comparto strategico per la nostra economia che tanto può dare alla nostra Regione.

Cosenza, 26 Settembre 2012

mercoledì 5 settembre 2012

DURANTE IL QUESTION TIME 

Ambiente, il ministro Clini ridimensiona gli esiti di Goletta Verde

Catanzaro. "Il Ministro Clini rende giustizia al nostro mare e ridimensiona fortemente le velleità scientifiche di Goletta Verde". E’ quanto afferma il coordinatore regionale di Fare Ambiente della Calabria, Antonio Iaconetti.
"Il Ministro, intervenendo alla Camera dei Deputati, durante il Question time - aggiunge - ha chiaramente affermato che le procedure di monitoraggio esercitate da Goletta Verde sullo stato di inquinamento del mare sono avvenute ‘sulla base di procedure e di standard che non sono quelli stabiliti dalla legge e dunque non possono essere assunti come dati di riferimento per la valutazione dello stato del mare’.
Le parole del Ministro ci confortano e rendono giustizia al nostro mare e a quanti, sin da subito, hanno contestato, anche aspramente i metodi e la pretesa validità scientificità dei prelievi effettuati da Goletta Verde. E’ innegabile che sul alcuni siti ben individuati delle nostre coste ci sono punti critici, dovuti al malfunzionamento di alcuni depuratori costieri e di scarichi abusivi che sversano direttamente nei corsi d’acqua, così come evidenziato, da ultimo, dalle indagini della Procura di Paola.
Ma da qui a bollare il mare della nostra Calabria come il più inquinato d’ Italia sembra un po’ eccessivo". "Abbiamo davanti - prosegue Iaconetti - un periodo abbastanza lungo per intervenire sulla depurazione calabrese iniziando sin da subito a chiedere conto ai Sindaci di come siano stati spesi i soldi assegnati dalla regione proprio per il miglioramento del funzionamento dei depuratori e, la dove questi non siano stati impiegati, chiediamo che il Presidente Scopelliti a mente del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Codice sull’Ambiente) adotti, senza ulteriore ritardo, la procedura di intervento sostitutivo dei poteri, al fine di scongiurare problemi ambientali". (Fonte Ansa)
Mercoledì 05 settembre 2012
Ore 21:11

Clini rende giustizia al mare di Calabria


Il Ministro Clini rende giustizia al nostro mare e ridimensiona fortemente le velleità scientifiche di Goletta Verde, è quanto afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente-.

Il Ministro, intervenendo alla Camera dei Deputati, durante il Question time ha chiaramente affermato che le procedure di monitoraggio esercitate  da Goletta Verde sullo stato di inquinamento del mare sono avvenute   “sulla base di procedure e di standard che non sono quelli stabiliti dalla legge e dunque non possono essere assunti come dati di riferimento per la valutazione dello stato del mare”.

Le parole del Ministro ci confortano e rendono giustizia al nostro mare e a quanti,  sin da subito, hanno contestato, anche aspramente i metodi e la pretesa validità   scientificità dei prelievi effettuati da Goletta Verde.

E’ innegabile, prosegue Iaconetti, che sul alcuni siti ben individuati delle nostre coste ci sono punti critici, dovuti al malfunzionamento di alcuni depuratori costieri e di scarichi abusivi che sversano direttamente nei corsi d’acqua, così come evidenziato, da ultimo, dalle indagini della Procura di Paola.

Ma da qui a bollare il mare della nostra Calabria come il più inquinato d’ Italia sembra un po’ eccessivo.

Abbiamo davanti un periodo abbastanza lungo,  dice Iaconetti,  per intervenire sulla  depurazione calabrese iniziando sin da subito a chiedere conto ai Sindaci di come siano stati spesi i soldi assegnati dalla regione proprio per il miglioramento del funzionamento dei depuratori e, la dove questi non siano stati impiegati, chiediamo che il Presidente Scopelliti a mente del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Codice sull’Ambiente) adotti, senza ulteriore ritardo,  la procedura di intervento sostitutivo dei poteri, al fine di scongiurare problemi ambientali.

Cosenza, 05.09.2012