Il Ministro Clini rende
giustizia al nostro mare e ridimensiona fortemente le velleità scientifiche di
Goletta Verde, è quanto afferma Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di
Fare Ambiente-.
Il Ministro,
intervenendo alla Camera dei Deputati, durante il Question time ha chiaramente
affermato che le procedure di monitoraggio esercitate da Goletta Verde sullo stato di inquinamento
del mare sono avvenute “sulla base di procedure e di standard che non
sono quelli stabiliti dalla legge e dunque non possono essere assunti come dati
di riferimento per la valutazione dello stato del mare”.
Le parole del Ministro
ci confortano e rendono giustizia al nostro mare e a quanti, sin da subito, hanno contestato, anche
aspramente i metodi e la pretesa validità scientificità dei prelievi effettuati da
Goletta Verde.
E’ innegabile, prosegue
Iaconetti, che sul alcuni siti ben individuati delle nostre coste ci sono punti
critici, dovuti al malfunzionamento di alcuni depuratori costieri e di scarichi
abusivi che sversano direttamente nei corsi d’acqua, così come evidenziato, da
ultimo, dalle indagini della Procura di Paola.
Ma da qui a bollare il
mare della nostra Calabria come il più inquinato d’ Italia sembra un po’ eccessivo.
Abbiamo davanti un
periodo abbastanza lungo, dice
Iaconetti, per intervenire sulla depurazione calabrese iniziando sin da subito
a chiedere conto ai Sindaci di come siano stati spesi i soldi assegnati dalla
regione proprio per il miglioramento del funzionamento dei depuratori e, la
dove questi non siano stati impiegati, chiediamo che il Presidente Scopelliti a
mente del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
(Codice sull’Ambiente) adotti, senza ulteriore ritardo, la procedura di
intervento sostitutivo dei poteri, al fine di scongiurare problemi ambientali.
Cosenza,
05.09.2012
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