“Se è vero quanto riferito da un Sindaco della Piana
ieri l’altro alle telecamere del Tg 3 della Calabria edizione delle ore 07:30 e
misteriosamente scomparso nelle edizioni successive, dichiara Antonio
Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente, la vicenda del transito
delle armi chimiche fa assumere all’intera vicenda una connotazione ancor più grave
ed inquietante. A dire di questo Sindaco la Calabria e, quindi, il porto di
Gioia Tauro sarebbero stati scelti perchè, secondo le informative dei servizi
segreti ( Italiani o Americani ?) nella nostra regione la popolazione è
.... . .più ragionevole e sottomessa, quindi meno incline a ribellarsi. Altro
che pronti alla guerra civile !!!!! Viene legittimo, continua Iaconetti,
pensare che tali affermazioni nascondano ben altro, ovvero che apparati dello Stato, i Servizi,
abbiano stretto un legame ben collaudato e saldo, e non da ora, con pezzi di potere
oscuro radicati nella zona in cui ricade il porto di Gioia, che viene definita
ad alta densità mafiosa.
Stiamo
forse assistendo alla riproposizione di
un nuovo patto tra Stato e ambienti, per c.d. a limite della legalità??
Se
così fosse e la vicenda ben si presta a tale tipo di speculazioni, sarebbe cosa
gravissima ed intollerabile.
Perciò,
conclude Iaconetti, nei prossimi giorni chiederemo ai nostri deputati e
senatori iscritti a Fare Ambiente di sollecitare i titolari dei dicasteri competenti affinchè ci diano risposte chiare sulla
sicurezza dell’intera operazione, in relazione alla quale, sia ben chiaro,
siamo e restiamo fermamente contrari ma
che ci rassicurino, anche, che non ci siano patti perversi tra apparati dello Stato e l’anti-stato.
Cosenza,
18.01.2014
Dal
coordinamento Regionale
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