sabato 18 gennaio 2014

Gioia Tauro, Armi chimiche Siria - Comunicato Stampa 3\2014


 “Se è vero quanto riferito da un Sindaco della Piana ieri l’altro alle telecamere del Tg 3 della Calabria edizione delle ore 07:30 e misteriosamente scomparso nelle edizioni successive, dichiara Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente, la vicenda del transito delle armi chimiche fa assumere all’intera vicenda una connotazione ancor più grave ed inquietante. A dire di questo Sindaco la Calabria e, quindi, il porto di Gioia Tauro sarebbero stati scelti perchè, secondo le informative dei servizi segreti ( Italiani o Americani ?)  nella nostra regione la popolazione è .... . .più ragionevole e sottomessa, quindi meno incline a ribellarsi. Altro che pronti alla guerra civile !!!!! Viene legittimo, continua Iaconetti, pensare che tali affermazioni nascondano ben altro,  ovvero che apparati dello Stato, i Servizi, abbiano stretto un legame ben collaudato e saldo, e non da ora, con pezzi di potere oscuro radicati nella zona in cui ricade il porto di Gioia, che viene definita ad alta densità mafiosa.
Stiamo forse  assistendo alla riproposizione di un nuovo patto tra Stato e ambienti, per c.d. a limite della legalità??
Se così fosse e la vicenda ben si presta a tale tipo di speculazioni, sarebbe cosa gravissima ed intollerabile.
Perciò, conclude Iaconetti, nei prossimi giorni chiederemo ai nostri deputati e senatori iscritti a Fare Ambiente di sollecitare i titolari dei dicasteri  competenti affinchè ci diano risposte chiare sulla sicurezza dell’intera operazione, in relazione alla quale, sia ben chiaro, siamo e restiamo fermamente contrari  ma che ci rassicurino, anche, che non ci siano patti perversi  tra apparati dello Stato e l’anti-stato.
Cosenza, 18.01.2014

Dal coordinamento Regionale

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