“Il parco dell’antica Sybaris è tra i principali siti
archeologici della Magna Grecia e d’Europa ma soltanto dopo lo straripamento
del fiume Crati ed i gravi danni che la coltre di fango ha cagionato, questo
splendido luogo ha catturato l’attenzione e l’interesse delle istituzioni
locali e nazionali”.
Lo afferma in una nota Antonio Iaconetti, coordinatore
regionale di Fare Ambiente Calabria.
“Da questa esperienza bisogna ripartire per restituire il
giusto splendore non soltanto ai reperti della sibaritide ma anche a tutti gli
altri siti di interesse storico, architettonico e paesaggistico, a questi
inestimabili tesori fino ad oggi trascurati e che invece potrebbero risollevare
le sorti economiche ed occupazionali della regione.
La Calabria è da sempre uno scrigno dal fascino
impareggiabile, ma l’incuria rischia di cancellare definitivamente un pezzo
importante non solo delle proprie radici storiche ma anche di quelle della intera
cultura occidentale.
Allora - conclude Iaconetti – ben vengano tutte le iniziative
volte a sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica per il recupero del parco
archeologico, perché Sybaris riguarda tutti noi e la nostra cultura e non può
scomparire sotto una coltre di fango”.
Cosenza, 17.01.2014
Dal Coordinamento Regionale
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