"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato” S.S. Benedetto XVI .
mercoledì 23 marzo 2011
Lettera aperta sulle prossime consultazioni amministrative ad Amantea
Le imminenti elezioni amministrative del 15 e 16 maggio rappresentano per Amantea una straordinaria occasione per voltare pagina e per restituire alla nostra città l’autorevole ruolo che le spetta all’interno del territorio della provincia di Cosenza.
Per troppo tempo Amantea è rimasta ai margini, trasformata in terra di conquista da qualche dirigente politico che ne ha visto solo un serbatoio elettorale, senza mai guardare in prospettiva allo sviluppo della comunità.
Oggi, abbiamo il dovere di assumerci in prima persona la responsabilità del cambiamento, senza timore e senza infingimenti. Il centro destra deve avere questa ambizione, perché ha le donne e gli uomini giusti, le capacità politiche e le competenze per guidare la città verso un nuovo Risorgimento.
Epperò, purtroppo, dobbiamo constatare che la linea politica percorsa negli ultimi giorni non rispecchia queste ambizioni. C’è frammentarietà di posizioni e in contrapposizione alla unità di intenti emergono troppi personalismi e ambiguità. Attestarsi ed insistere su queste posizioni risulterebbe dannoso ed incomprensibile ai più.
Ritengo invece che si debba puntare su progetti di più ampio respiro, non limidandoci a coinvolgere soltanto i partiti tradizionali, bensì aprirci alle altre realtà locali, alla società civile, al mondo delle professioni, all’associazionismo ed al volontariato, a tutti coloro che guardano al centro destra come ad un punto di riferimento.
Ma anche a chi, pur non aderendo ad alcun partito, ritiene necessario avviare un nuovo percorso virtuoso che comprenda persone non compromesse con le cattive gestioni del passato, figure credibili e programmi alternativi ed innovativi che facciano risplendere di nuova luce la nostra Amantea.
Coinvolgere questi soggetti in un cammino comune non è certo un limite, bensì è una ricchezza che tende ad una ricomposizione di tutta quell’area liberal-democratica e riformista che ha fatto di Forza Italia prima e del PDL dopo, una stabile forza di governo.
Per cui, i nostri sforzi devono tendere a riunire tutti questi soggetti attorno ad un unico tavolo politico da cui dovrà scaturire una lista unitaria che sia la sintesi di tutte le posizioni politiche omogenee così da ridare nuovi stimoli a tutti coloro i quali, per ragioni differenti, oggi si trovano a percorrere strade diverse anche se solo apparentemente inconciliabili.
Senza questo passaggio rischiamo una incomprensibile divisione dell’area dei moderati con la inesplicabile conseguenza di essere relegati ai margini della politica locale ed ininfluenti sulle scelte che determineranno il futuro da dare alla nostra comunità.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento