mercoledì 1 ottobre 2014

Su Coreca, Fare Ambiente coinvolge gli ordini professionali

«Predisporre interventi efficaci per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera che interessa il sito di Coreca, ad Amantea, e però poco invasivi ed a basso impatto ambientale per tutelarne l’elevato valore paesaggistico, è una priorità che richiede il coinvolgimento dei migliori professionisti e dei tecnici più esperti su cui è possibile contare. Per questo abbiamo indirizzato una missiva all’Ordine provinciale degli architetti, a quello degli ingegneri e dei geologi ed all’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica chiedendo un parere in merito alla migliore strada da intraprendere per risolvere il problema».
E’ quanto si legge in una nota del coordinatore regionale di FareAmbiente Calabria, Antonio Iaconetti.
«Prima che si proceda all’allestimento di opere costose, inutili e dannose – informa Iaconetti – prima di pregiudicare l’inclusione di questo splendido tratto di litorale tra i Siti di Importanza Comunitaria, intendiamo dare massima pubblicità, se necessario anche a livello nazionale, della scellerata idea di posizionare barriere nell’area antistante la scogliera, in completo spregio delle peculiarità naturali e morfologiche. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione degli Ordini Professionali affinché diano vita ad un lavoro sinergico e di collaborazione con le istituzioni per individuare una soluzione alternativa, che da un lato freni il fenomeno dell’erosione e dall’altro non pregiudichi il patrimonio ambientale e paesaggistico della zona di Coreca».

18 settembre 2014
Avv. Antonio Iaconetti

N.B.: si allega lettera ad Ordini professionali

Spett.li
Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Cosenza
e.p.c
Ordine Ingegneri Provincia di Cosenza
e.p.c.
Ordine Geologi Provincia di Cosenza
e.p.c.
IRPI - CNR U.O.S. Cosenza

OGGETTO: Comunicazione e richiesta parere in merito alla predisposizione di opere di contrasto  all’erosione costiera in località Coreca (Amantea, cs) di elevato valore paesaggistico

Si segnala all’attenzione degli Ordini Professionali quanto di seguito descritto, onde pervenire alla massima pubblicità  delle vicende e degli interventi in progetto relativi alla presunte opere di contrasto all’erosione costiera della scogliera di Coreca nel comune di Amantea (CS), nota località balneare di pregevole interesse paesaggistico ed identitario per una comunità, come quella del basso tirreno cosentino che, inerme, sta assistendo da tempo alla distruzione del proprio patrimonio ambientale e paesaggistico.
L’artificializzazione  e la modificazione irreversibile del profilo costiero attraverso opere invasive e completamente avulse da qualsiasi contesto paesaggistico sta, infatti, pregiudicando, in nome  di un’emergenza provocata ed auspicata, l’unica vera risorsa in grado di riscattare  un territorio ricco di potenzialità culturali ed ambientali, mediante  il turismo ed il miglioramento della qualità della vita nelle sue molteplici forme e significati.
Procedere, quindi, al posizionamento di nuove barriere nelle aree antistanti la scogliera di Coreca non è la migliore soluzione per recuperare questo tratto di litorale di grande valenza paesaggistica e naturalistica, vista la più che plausibile possibilità di includere tale area nel complesso dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e che, pertanto, così come si legge anche nella relazione tecnico-economica del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, richiede un intervento che “induca il minore impatto visivo possibile”.
Continuano, invece,  a propinarci l’idea di posizionare barriere emerse ad un centinaio di metri dalla spiaggia in completo spregio alle peculiarità naturali e morfologiche.
Come se non bastasse,  nel progetto,  è previsto anche un ripascimento dell’arenile intorno lo scoglio di Coreca utilizzando un volume di sabbia da prelevare dal letto del fiume Oliva, e quindi con quella stessa sabbia dal sito su la Procura della Repubblica di Paola sta facendo indagini per accertare se in quel sito ci siano o meno,  rifiuti tossici e radioattivi !!!
Per i motivi appena espressi, si chiede un parere agli Ordini professionali e delle altre istituzioni rappresentanti la società civile, affinché ogni intervento sia finalizzato al recupero ambientale ed alla riqualificazione e tutela paesaggistica, aspetti fondamentali per una compiuta  valorizzazione di Coreca nonché per tutto il comprensorio, che di fatto, oggi vengono deliberatamente ignorati.
Riteniamo e ci preme evidenziare anche, come risulti completamente assente una progettualità d’area rispetto alla configurazione di uno scenario di recupero delle condizioni originarie della Scogliera.
Invece, il progetto, così come è redatto, e  con la previsione di massicciate e barriere, vada in sostanza verso la modificazione permanente e irreversibile delle condizioni morfologiche ed ambientali originarie.
Pertanto, FareAmbiete in qualità di Associazione Ambientale accreditata presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare (MATTM),
CHIEDE
Un parere tecnico - in merito a quanto sopra esposto, sollecitando gli Ordini Professionali in indirizzo ad esprimere  – entro e non oltre il 22 settembre p.v., termine ultimo fissato dalla Regione Calabria per formulare eventuali obiezioni al progetto - un Loro autorevole parere, onde giungere ad una concreta tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio.
Ringrazio ed ossequio.
Cosenza, 15.09.2014

                                                                                  Il responsabile per la Calabria
                                                                                                       
                                                                 Avv. Antonio Iaconetti



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