
E’ quanto si legge in una nota del
coordinatore regionale di FareAmbiente Calabria, Antonio Iaconetti.
«Prima che si proceda all’allestimento di
opere costose, inutili e dannose – informa Iaconetti – prima di pregiudicare
l’inclusione di questo splendido tratto di litorale tra i Siti di Importanza
Comunitaria, intendiamo dare massima pubblicità, se necessario anche a livello
nazionale, della scellerata idea di posizionare barriere nell’area antistante
la scogliera, in completo spregio delle peculiarità naturali e morfologiche.
Per questo abbiamo richiamato l’attenzione degli Ordini Professionali affinché
diano vita ad un lavoro sinergico e di collaborazione con le istituzioni per
individuare una soluzione alternativa, che da un lato freni il fenomeno
dell’erosione e dall’altro non pregiudichi il patrimonio ambientale e
paesaggistico della zona di Coreca».
18 settembre 2014
Avv. Antonio Iaconetti
N.B.: si allega lettera ad Ordini professionali
Spett.li
Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Cosenza
e.p.c
Ordine Ingegneri Provincia di Cosenza
e.p.c.
Ordine Geologi Provincia di Cosenza
e.p.c.
IRPI - CNR U.O.S. Cosenza
OGGETTO: Comunicazione e
richiesta parere in merito alla predisposizione di opere di contrasto all’erosione costiera in località Coreca
(Amantea, cs) di elevato valore paesaggistico
Si segnala
all’attenzione degli Ordini Professionali quanto di seguito descritto, onde
pervenire alla massima pubblicità delle
vicende e degli interventi in progetto relativi alla presunte opere di
contrasto all’erosione costiera della scogliera di Coreca nel comune di Amantea
(CS), nota località balneare di pregevole interesse paesaggistico ed
identitario per una comunità, come quella del basso tirreno cosentino che,
inerme, sta assistendo da tempo alla distruzione del proprio patrimonio
ambientale e paesaggistico.
L’artificializzazione e la modificazione irreversibile del profilo
costiero attraverso opere invasive e completamente avulse da qualsiasi contesto
paesaggistico sta, infatti, pregiudicando, in nome di un’emergenza provocata ed auspicata, l’unica
vera risorsa in grado di riscattare un
territorio ricco di potenzialità culturali ed ambientali, mediante il turismo ed il miglioramento della qualità
della vita nelle sue molteplici forme e significati.
Procedere, quindi, al posizionamento di
nuove barriere nelle aree antistanti la scogliera di Coreca non è
la migliore soluzione per recuperare questo tratto di litorale di grande valenza paesaggistica e naturalistica, vista la
più che plausibile possibilità di includere tale area nel complesso dei Siti di
Importanza Comunitaria (SIC) e che, pertanto, così come si legge anche nella
relazione tecnico-economica del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria,
richiede un intervento che “induca il minore impatto visivo possibile”.
Continuano, invece, a propinarci l’idea di posizionare barriere
emerse ad un centinaio di metri dalla spiaggia in completo spregio alle peculiarità naturali e
morfologiche.
Come se non
bastasse, nel progetto, è previsto anche un ripascimento dell’arenile intorno lo
scoglio di Coreca utilizzando
un volume di sabbia da prelevare dal letto del fiume Oliva, e quindi con quella
stessa sabbia dal sito su la Procura della Repubblica di Paola sta facendo
indagini per accertare se in quel sito ci siano o meno, rifiuti tossici e radioattivi !!!
Per i motivi
appena espressi, si
chiede un parere agli Ordini professionali e delle altre
istituzioni rappresentanti la società civile, affinché ogni
intervento sia finalizzato al recupero ambientale ed alla riqualificazione e
tutela paesaggistica, aspetti fondamentali per una compiuta valorizzazione di Coreca nonché per tutto il
comprensorio, che di fatto, oggi vengono deliberatamente ignorati.
Riteniamo e ci preme evidenziare anche,
come risulti completamente assente una progettualità d’area rispetto alla
configurazione di uno scenario di recupero delle condizioni originarie della
Scogliera.
Invece, il progetto, così come è
redatto, e con la previsione di
massicciate e barriere, vada in sostanza verso la modificazione permanente e
irreversibile delle condizioni morfologiche ed ambientali originarie.
Pertanto, FareAmbiete in qualità di
Associazione Ambientale accreditata presso il Ministero dell’Ambiente e della
tutela del Mare (MATTM),
CHIEDE
Un parere tecnico - in merito
a quanto sopra esposto, sollecitando gli Ordini Professionali in indirizzo ad
esprimere – entro e non oltre il 22
settembre p.v., termine ultimo fissato dalla Regione Calabria per formulare eventuali
obiezioni al progetto - un Loro autorevole parere, onde giungere ad una
concreta tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio.
Ringrazio ed ossequio.
Cosenza, 15.09.2014
Il responsabile per la Calabria
Avv. Antonio Iaconetti
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